PIOMBINO: BARSOTTI COMMENTA IL CONSIGLIO COMUNALE SULL’ACQUA
Riportiamo un commento del consigliere Rinaldo Barsotti sull’ultimo “nervoso” consiglio comunale di Piombino sull’acqua e le relative tariffe.
Giovedì 19 gennaio – inizia il consigliere del PD RInaldo Barsotti – nella seduta consiliare abbiamo discusso e votato la delibera presentata con grande chiarezza e competenza dall’Assessore Marco Chiarei relativa alla proposta di deliberazione n. 2011/333 su “Accordo di programma per la definizione di un programma di interventi urgenti finalizzato al miglioramento della qualità dell’acqua potabile nel territorio ATO 5”.
Non spetta al sottoscritto spiegare, anche dal punto di vista tecnico e finanziario, la portata di simile intervento e l’opportunità di ratificare questo accordo.
Così come non mi sembra il caso di intervenire “politicamente” su una questione tanto dibattuta da autorevoli esponenti di ogni parte politica, le cui ragioni potranno essere opinabili, ma certamente legittime e meritevoli di ascolto.
Semmai mi limito ad osservare come siano stati inseriti in questa discussione fattori come l’esito referendario, il sistema tariffario che certamente tutti sanno che non sono di competenza di un comune ma chiamano in causa lo Stato e la regione con le proprie deliberazioni a cui a discesa tutti gli Enti dovranno ubbidire, dunque di che si parlava?
Piuttosto voglio osservare che al momento del voto le forze politiche di opposizione ed il rappresentante di una lista civica sono uscite dall’aula lasciando al PD, a SEL, oltre al voto di astensione di IDV, l’onere della tutela della salute dei nostri cittadini e questo è il punto. Personalmente ho votato a favore sentendomi investito di una responsabilità verso i cittadini che travalica le ragioni di una collocazione politica su questioni di questa rilevanza sociale, dove l’interesse comune davvero dovrebbe unire tutti.
Purtroppo non è così – conclude Barsotti – e dobbiamo renderci conto che la battaglia per rosicchiare qualche consenso fa rinunciare persino all’espletamento di un ruolo politico che è proprio di ciascuna forza politica secondo il mandato ricevuto dagli elettori e lo abbiamo visto anche in una successiva discussione su un OdG, dove ancora una volta i partiti di minoranza hanno fatto cartello persino su un punto di questo OdG dove addirittura si abdicava al ruolo attivo dei partiti a vantaggio dei comitati, se questa è la politica che taluni propugnano si capisce bene perché ci sia necessità dei Governi tecnici».
Rinaldo Barsotti – Consigliere Comunale PD
Dopo i giudizi a mezzo stampa dal Segretario territoriale del PD Valerio Fabiani in merito al voto in Consiglio Comunale sulla delibera ASA per l’accordo di programma per gli interventi urgenti finalizzati al miglioramento dell’acqua potabile dell’ATO 5, è opportuno che siano fatti precisa e doverosa replica.
Ricordiamo che la maggioranza si è espressa con un’astensione dell’IDV ed un voto “favorevole” di SEL, ma accompagnato da un intervento duro e profondamente critico, facendo comprendere chiaramente, che solo per una forzatura politica non hanno potuto fare altrimenti.
Il dissenso compatto di tutte le opposizioni e l’evidente malumore degli alleati del PD è chiaro e non ha nulla ha vedere con il principio di garantire la qualità dell’acqua, ma bensì in una gestione scellerata e dispotica di tutto il sistema idrico locale che dura da troppi anni, prima con C.I.G.R.I. ed ora con ASA.
In passato ci sono stati errori di pianificazione degli investimenti e mi riferisco all’epoca della condotta anello e del campo pozzi di Franciana, oggi ci troviamo punto e da capo a dover capire che interventi fare.
Inoltre tariffe esagerate, superiori alla media nazionale ed una politica di ASA certamente non tesa al risparmio, basti pensare i costi per l’energia che devono sostenere, quasi tutte le pompe sono alimentate con l’elettricità, mentre oggi ci sono soluzioni con pannelli fotovoltaici ed altri sistemi sicuramente molto meno onerosi.
In Consiglio Comunale il dibattito è stato acceso e le questioni per cui ci sono stati voti contrari alla delibera sono chiare, basta riascoltare gli interventi dei Consiglieri sul sito del Comune. Inoltre la polemica delle tariffe è concreta, poiché è vero che è l’Ambito Territoriale, al quale i comuni consorziati hanno trasferito la titolarità delle competenze del sistema idrico integrato, a determinarle, ma ciò avviene in funzione dei programmi e degli investimenti che certamente non sono “estranei” al gestore.
Se ci sono delle differenze tariffarie fra i diversi ATO della Toscana un motivo dovrà pur esserci, soprattutto se le bollette del nostro ambito avranno un aumento del 15% in tre anni.
La realtà è chiara, la politica ed i suoi esponenti gestiscono da anni, e lo fanno male, il nostro sistema idrico locale, un legame stretto con i partiti, anzi, con il “partito”; ebbene continuino a farlo ed a sostenersi l’un con l’altro.
Nonostante la buona volontà di qualcuno, che dopo “8 lunghi anni”, ha deciso di occuparsi del Boro e dell’Arsenico presente nell’acqua della Val di Cornia, non è che si possa far finta di nulla dimenticando e nascondendo un continuativa gestione fallimentare delle nostre risorse idriche.
Concludiamo con una battuta a Fabiani, dicendo che se è un mistero per lui il comportamento dei suoi alleati, allora è bene che faccia quello che in certi casi qualunque segretario di partito dovrebbe fare.
Luigi Coppola
(Segretario Provinciale UDC Livorno)
Il Consigliere del PD Rinaldo Barsotti dice sulla stampa che uscire dall’aula durante la votazione di una delibera come hanno fatto nell’ultimo Consiglio le minoranze, significa rinunciare all’espletamento di un ruolo politico.
Punto primo, uscire dall’aula da parte delle minoranze non solo è legittimo e sancito dal regolamento, ma è soprattutto un atto politico preciso che in questo caso voleva sottolineare la gravità dell’azione che esprimeva il contenuto della delibera.
Certo, nella Duma forse, certe libertà non sono molto concepite.
Punto secondo, mantenere il numero legale durante il dibattito consiliare è prima di tutto dovere della maggioranza che si è assunta l’onere di governare, di certo non dovrebbe essere una preoccupazione delle minoranze.
Punto terzo, nel merito della questione acqua, la domanda cui dovrebbe rispondere il Consigliere Barsotti è la seguente: se l’investimento per l’abbattimento del Boro e dell’arsenico lo devono pagare interamente i cittadini, addirittura con investimenti stratosferici, perché non si è provveduto prima?
Ma si entrerebbe nel merito delle cose, si sa gli esimi esponenti del PD preferiscono le note personali, si rassegni Consigliere Barsotti, per fortuna c’è un’opposizione a Piombino e le garantisco che in democrazia sono molto importanti anche quelle.
Riccardo Gelichi
Portavoce di AscoltaPiombino
Nonostante anni di deroghe non si è mai visto un progetto per l’abbattimento del boro e dell’arsenico, come dice Riccardo se lo dovevano pagare i cittadini si poteva fare anche prima!Pensare che quando in consiglio comunale io e altri abbiamo sollevato il problema dell’aggravio delle tariffe ci hanno detto che erano bloccate fino al 2013 e questi investimenti non avrebbero influito!
La logica del Barsotti, come da sempre è stato nel Partito Padrone, è andare avanti obbedendo a cosa è già stato deciso nella segreteria. (La discussione e l’opposizione nei regimi totalitari venivano sanzionate con le “purghe”. )
trovo politicamente scorretto dare informazioni errate ai cittadini…si puo’ condividere o meno una decisione ma non si puo’ transigere ala regola della verita’ e della trasparenza…l’aumento del 5% fatto in qusti giorni e che proseguira’ negli anni successivi, come SCRITTO NERO SU BIANCO nell’accordo di programma e’ dovuto agli investimenti per l’abbattimento del Boro ed Arsenico..indi per cui e’ lecito parlare di tariffe parlando di questo intervento…ricordo a tutti che non e’ caduto un meteorite un mese fa nelle falde della val di cornia. ma il problema e stato sollevato 8 anni fa con delibera della comunia’ europea che concedea deroga di 3 anni (rinnovabile per 3 volte) per risolvere il problema….domanda in qusti otto anni cosa e’ stato fatto A) per informare correttamente la popolazione sui rischi ed i limiti di assunzioni per fasce di eta’ B) investimenti mirati all’abbatimento….risposta?..NIENTE..non a caso il TAR del lazio ha condannato Rgione Toscana e regione lazione insieme ad una serie di comuni a risarcire (simbolicamente con 100 euro) tutti i cittadini che aveva mosso la class action contro chi per anni ha permesso di bere acqua avvelenata….pregherei discussione sui fatti..grazie…
non partecipo al dibattito in quanto la nostra posizione in merito è stata abbastanza chiara e da voi chiarificata, volevo però dire che quello che ha detto jessica è vero e gravemente vero: anche a noi ci era stato garantito che le tariffe erano bloccate…..noi (io e jessica) siamo nei consigli dei comuni proprietari, è questo forse il fatto più grave che ha caratterizzato la vicenda su questo progetto per l’abbattimento di boro e arsenio. poi io sarò matto ma la mia idea (personale) è che spendere 20 milioni per rendere potabile un acqua colla quale ormai tiro lo sciacquone, annaffio e mi lavo è esagerato, io avrei preferito impianti di potabilizzazione a valle, cioè 10-20 cannelle pubbliche di acqua potabile con spese decisamente minori e più razionali.
Il comunicato di Futuro e Libertà inviato alla stampa … in attesa di pubblicazione?
Piombino 23 gennaio 2012
Futuro e Libertà per l’Italia
Gruppo consiliare di Piombino PRESIDENTE: Giampiero Amerini
Spett. Stampa Locale
Oggetto: comunicato su accordo di programma per miglioramento qualità dell’acqua
Nella riunione del consiglio comunale del 19 gennaio scorso Futuro e Libertà, insieme agli altri consiglieri di opposizione, al momento della votazione dell’Accordo di Programma per gli interventi relativi al miglioramento della qualità dell’acqua, è uscita dall’aula per protesta. Sbaglia chi afferma che siamo usciti per fare mancare il numero legale. Infatti, quando siamo usciti la votazione, che era in corso, è proseguita regolarmente, lo dimostra il risultato (valido) che è stato di 15 voti favorevoli e due astensioni. I motivi principali della protesta sono diversi e ritengo opportuno sottolinearli.
L’aumento del 5% delle tariffe dell’acqua per i prossimi quattro anni, stabilito dall’assemblea di Ato 5 (sindaci), fa sorgere molte perplessità. In particolare queste perplessità derivano dalle motivazioni che sono state portate per la loro giustificazione. L’aumento previsto per l’anno in corso (5%), stabilito per ricuperare il minore introito dovuto alla riduzione dei consumi del 2011, è inconcepibile. Come si può accettare che venga tassato il risparmio? Per gli aumenti previsti per i prossimi tre anni (15%), non possiamo accettare che siano i cittadini a pagare per gli errori commessi dagli amministratori: errori commessi nel passato, che continuano e sono previsti anche per il futuro.
L’escavazione del campo pozzi di Franciana, negli anni ottanta, per inviare l’acqua all’Elba è il più colossale. Ora i pozzi di Franciana saranno chiusi per infiltrazioni saline, e ne saranno escavati nuovi in località Forni. Il risultato sarà di portare l’insalinazione delle falde in tutta la Val di Cornia, visto che i Forni sono all’inizio della stessa. Questo quando, da studi (e progetti) effettuati, è ampiamente dimostrato che l’Elba, per quanto riguarda le risorse idriche, è sicuramente autosufficiente.
La scelta dei filtri e dei dissalatori, presa all’ultimo momento, per riportare il boro e l’arsenico nei limiti stabiliti, lascia alquanto perplessi. Perché si sono aspettati quasi dieci anni prima di intervenire? E quando non era più possibile, per esempio, costruire invasi per raccogliere le acque piovane? I costi esagerati per la gestione di questi impianti, che gravano sui cittadini, sono giustificati dall’emergenza (che si poteva evitare)? E che dire delle decine di tonnellate di sostanze chimiche, altamente tossiche, che servono per la rigenerazione delle resine che saranno stoccate in prossimità dei filtri? Sono sicuramente conservate nella massima sicurezza, ma, comunque, ci sono!
Infine, qualcosa devo dire anche su quel circa 43% (qualcuno dice 47%) di acqua che si perde dalle tubazioni di un acquedotto, non a torto, definito colabrobo. Perdite che, con la gestione ASA sono in costante aumento, e che sono a carico dei cittadini. Non pensano gli amministratori che la priorità è quella di eliminare queste perdite, che potrebbero permettere una riduzione importante delle tariffe? Forse, se a pagare le scelte sbagliate fossero gli amministratori, invece che i cittadini, ci sarebbe più attenzione. Questi sono alcuni dei motivi che ci hanno portato a questa forma di protesta.
Futuro e Libertà per L’Italia
Amerini Giampiero
Era ora…….finalmente abbiamo un opposizione seria.
W LA DEMOCRAZIA
Mi sono limitato a registrare il fatto che nell’ultima seduta del consiglio comunale di Piombino (19.1.2012) quando è stata posta in votazione la delibera per la ratifica dell’accordo per il miglioramaneto dell’acqua potabile e dunque anche e sopratutto per l’abbattimento di boro ed arsenico, i gruppi della minoranza “democratica” e “seria” sono usciti dall’aula (atto legittimo sia chiaro) con l’intento di fare cadere la seduta e quindi di non ratificare questa delibera.
Tutto il resto è noia….
Saluti cordiali e rispettosi, Rinaldo Barsotti (rinaldo.barsotti@tin.it)
Carissimo Rinaldo,
cerca almeno di riportare i fatti in modo reale: siamo usciti nel corso della votazione per protesta e non abbiamo affatto pensato di far mancare il numero legale. Quando siamo usciti nell’aula consiliare erano presenti 17 (diciassette) consiglieri, quindi il numero legale c’era e ne eravamo ben consapevoli, … a meno che tu voglia insinuare che non sappiamo contare fino a quel numero, ma questo sarebbe offensivo e non è nel tuo stile offendere …
Per quanto riguarda la democrazia e la serietà, consentimi signor consigliere Barsotti, devo chiederti di non stare davanti allo specchio quando parli di questo … guardandoti puoi essere influenzato dalla tua stessa immagine.
Ricambio i cordiali e rispettosi saluti. Giampiero Amerini
PS. se proprio ti annoi può fare a meno di replicare … non è che stiamo poi così male senza leggerti …
Tutto il resto non è noia è sostanza, e la sostanza Consigliere Barsotti, è molto importante, ma che glielo dico a fare ?
Se i cittadini si pagano interamente gli interventi sulla potabilità dell’acqua, se i cittadini si pagano anche l’acqua che non consumano, gestire in questo modo è piuttosto semplice; le opposizioni non ci stanno e utilizzano tutte le forme democratiche consentite per protestare.
Non saprei invece se è “serio” , come dice lei Consigliere, continuare a sostenere questo modello gestionale ” Asa”, dopo un pronunciamento referendario che chiede la pubblicizzazione della gestione della rete idrica, referendum che anche il suo partito ha sostenuto. Evidente l’imbarazzo di SEL e IDV durante la seduta consiliare.
Il ruolo del moralista fra le righe Consigliere Barsotti, non le si addice, provi invece a leggere le delibere che gli inviano per posta.
Cordiali saluti, R. Gelichi.
Fino ad oggi ho evitato di intervenire per rispondere al Consigliere Barsotti, ritenendo il dibattito fisiologico rispetto alle normali contrapposizioni politiche. E’ il gioco delle parti e ciascuno svolge il proprio ruolo, come meglio lo ritiene opportuno. Però a fronte di un commento specifico che riguarda la minoranza e che vede due aggettivi precisi circoscritti da virgolette, ossia “democratica e “seria” è inevitabile rispondere all’autore di siffatto commento. Secondo L’accademia della Crusca, punto di riferimento principale per le ricerche sulla lingua italiana, le due virgolette, utilizzate come ha fatto il Consigliere Barsotti, servomno per prendere le distanze dalle parole che si stanno usando, in quando ovviamente non se ne riconosce il significato preciso. Nel caso in questione sono palesemente riferite al contrario di ciò che esprimono, pertanto, la traduzione letterale sarebbe: minoranza non democratica e non seria. Tali commenti pubblici su un giornale online, ledono la dignità di membri del Consiglio Comunale che rappresentano la minoranza e soprattutto sono opinione di un componente dello stesso organo, anche se in quota maggioranza. Pertanto riteniamo tale atteggiamento offensivo nella dignità di quella parte in questione che rappresenta legittimamente cittadini che li hanno eletti, oltretutto è offensivo e denigratorio nei confronti dell’Istituzione di cui anche il Consigliere Barsotti e legittimo rappresentante, ossia il Consiglio Comunale.
Ovviamente non voglio stimolare un’ulteriore polemica e mi fermerò a queste considerazioni, certamente presenterò la questione agli organi consiliari preposti.
Per quel che riguarda la nostra opinione su ASA ed il nostro atteggiamento consiliare è chiaramente illustrato nel nostro comunicato reperibile nei commenti precedenti.
Dopo i giudizi a mezzo stampa dal Segretario territoriale del PD Valerio Fabiani in merito al voto in Consiglio Comunale sulla delibera ASA per l’accordo di programma per gli interventi urgenti finalizzati al miglioramento dell’acqua potabile dell’ATO 5, è opportuno che siano fatti precisa e doverosa replica.
Ricordiamo che la maggioranza si è espressa con un’astensione dell’IDV ed un voto “favorevole” di SEL, ma accompagnato da un intervento duro e profondamente critico, facendo comprendere chiaramente, che solo per una forzatura politica non hanno potuto fare altrimenti.
Il dissenso compatto di tutte le opposizioni e l’evidente malumore degli alleati del PD è chiaro e non ha nulla ha vedere con il principio di garantire la qualità dell’acqua, ma bensì in una gestione scellerata e dispotica di tutto il sistema idrico locale che dura da troppi anni, prima con C.I.G.R.I. ed ora con ASA.
In passato ci sono stati errori di pianificazione degli investimenti e mi riferisco all’epoca della condotta anello e del campo pozzi di Franciana, oggi ci troviamo punto e da capo a dover capire che interventi fare.
Inoltre tariffe esagerate, superiori alla media nazionale ed una politica di ASA certamente non tesa al risparmio, basti pensare i costi per l’energia che devono sostenere, quasi tutte le pompe sono alimentate con l’elettricità, mentre oggi ci sono soluzioni con pannelli fotovoltaici ed altri sistemi sicuramente molto meno onerosi.
In Consiglio Comunale il dibattito è stato acceso e le questioni per cui ci sono stati voti contrari alla delibera sono chiare, basta riascoltare gli interventi dei Consiglieri sul sito del Comune. Inoltre la polemica delle tariffe è concreta, poiché è vero che è l’Ambito Territoriale, al quale i comuni consorziati hanno trasferito la titolarità delle competenze del sistema idrico integrato, a determinarle, ma ciò avviene in funzione dei programmi e degli investimenti che certamente non sono “estranei” al gestore.
Se ci sono delle differenze tariffarie fra i diversi ATO della Toscana un motivo dovrà pur esserci, soprattutto se le bollette del nostro ambito avranno un aumento del 15% in tre anni.
La realtà è chiara, la politica ed i suoi esponenti gestiscono da anni, e lo fanno male, il nostro sistema idrico locale, un legame stretto con i partiti, anzi, con il “partito”; ebbene continuino a farlo ed a sostenersi l’un con l’altro.
Nonostante la buona volontà di qualcuno, che dopo “8 lunghi anni”, ha deciso di occuparsi del Boro e dell’Arsenico presente nell’acqua della Val di Cornia, non è che si possa far finta di nulla dimenticando e nascondendo un continuativa gestione fallimentare delle nostre risorse idriche.
Concludiamo con una battuta a Fabiani, dicendo che se è un mistero per lui il comportamento dei suoi alleati, allora è bene che faccia quello che in certi casi qualunque segretario di partito dovrebbe fare.
Luigi Coppola
(Segretario Provinciale UDC Livorno)
Caro Luigi mi spiace contraddirti ancora una volta, ma il mio virgolettato era per riportare testualmente (spero che conosca anche tu questa pratica) quanto era emerso nella nota precedente alla mia, tutto qui.
Con immutata stima al di là “delle normali contrapposizioni politiche” porgo cordiali saluti a tutti.
Rinaldo Barsotti
Il consigliere Gelichi mi parla di moralità e moralismi….non voglio aggiungere altro per non dare adito al vittimismo di cui è affetto caro consigliere, se non ricordarle come anche Lei abbia fatto parte della Duma ai più alti livelli e come abbia serenamente accettato tutto in vista di qualche possibile carriera politica (e sa bene che parlo con cognizione di causa).
Sull’oggetto vorrei semplicemente invitare Lei a leggere con maggiore attenzione di cosa si è parlato nella seduta in oggetto e sopratutto a distinguere le competenze e la forza contrattuale di un Comune rispetto a Leggi nazionali e regionali, la smetta di fare il demagogo e faccia il politico serio che magari potrebbe anche essere utile a tutti.
La verità è che Lei non ha tutelato con quell’atto la salute dei nostri cittadini a partire dai più piccoli e dalle future generazioni caro il mio paladino della giustizia e questo resterà scritto nella storia della nostra città. Termino qua una discussione che si ta facendo inutilmente lunga. Rinaldo Barsotti rinaldo.barsotti@tin.it
Sig. Barsotti
Il 13 giugno il 70 % dei suoi concittadini si e’ espressa per la ripubblicizzazione del servizio idrico. Il 17 ottobre in consiglio comunale si svolse un teatrino imbarazzante messo su dalla maggioranza, di cui Lei fa parte, in cui un’ottimo ODG presentato da Mosci dell’IDV ,(in cui IMPEGNAVA l’amministrazione a farsi promotrice di un serio percorso verso l’esito referendario), e’ stato cancellato e sostituito dieci minuti prima della sua discussione, con un’altro a firma PD, SEL,IDV, in cui non si impegnava piu’ nessuno a fare qualcosa ma si invitava il sig. Sindaco a far conoscere eventuali novita’ se mai ce ne fossero state. Il documento principale era stato stilato dal regionale dell’ IDV e Mosci non si sa perche’ fu convinto a ritirarlo e cambiarlo , (questo dovrebbe spiegarlo l’interessato). Fatto sta’ che il succo di tutto quello che doveva essere e’ rimasto questo:
INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA
ad adoperarsi presso ogni sede competente affinché:
1. nella massima trasparenza di tutti gli atti a portata generale approvati dall’ ATO, sia
garantita la massima informazione e accessibilità da parte di tutti i cittadini;
2. a riferire al Consiglio comunale tempestivamente circa le decisioni assunte da ATO e
ASA in ordine alle iniziative che intenderanno assumere anche in considerazione
dell’esito referendario;
3. il Consiglio comunale sia informato su ogni passaggio che riguardi ASA e il processo di
revisione in linea con il risultato referendario.
Cioe’ NIENTE !!!!!!!
Il comune di Piombino , che fa parte come ente del servizio idrico ( non dimentichiamolo), non venne obbligato a fare un centimetro in avanti verso nessun ente , per chiedere l’applicazione dell’esito referendario.
Dica sig. Barsotti quali passi ,richieste, atti siano stati fatti dalla sua amministrazione fino ad oggi per dare risposte ai suoi concittadini. A me risulta ZERO !!
Non e’ per caso che al PD dell’esito del referendum non importi poi un granche’ , o peggio, remi contro??
Dimenticavo ……. anche in quell’occasione ,in consiglio, al momento della votazione quasi tutte le forze di opposizione abbandonarono l’aula in segno di protesta per questa vergognosa manfrina, PSI e PDCI votarono contro.
Se c’e’ qualcuno che non ha tutelato la salute dei cittadini,(e non lo vuole fare ), questi siete voi e la vostra maggioranza, alle future generazioni state togliendo il futuro, ed e’ questo che rimarra’ scritto nella storia di Piombino. Per ultimo…. non offenda o sminuisca gli altri suoi colleghi consiglieri ,non se lo puo’ permettere.
Il Barsotti ha terminato la discussione, con la logica tipica di chiunque appartiene senza tentennamenti al Partito Padrone. Lui ha detto basta e basta deve essere. “Cribbio” avrebbe detto il Berlusca, ci consenta una replica !!!
Buonasera a tutti, ho letto, con interesse, le interviste ( Barsotti_Gelichi) ; dai due toni, dalle due esposizioni emerge una visione dei fatti, una concezione della politica ed addirittura un rapporto con i cittadini totalmente diversa, anzi diciamolo pure, opposta . Da una parte c’è chi comanda e non accetta , non sopporta, non tollera altre voci aldifuori della sua , non si pone interrogativi, non sottopone la sua verità ad una critica attenta ed aperta, non cogliendo così quanto c’è di unilaterale e di parziale nella sua visione. Dall’altra c’è chi si oppone a tutto questo, dando voce alla “ società civile”, ai cittadini ,all’esito referendario, “ ..utilizzando tutte le forme democratiche consentite per protestare ..” , non “ abdicando “ il ruolo politico anzi rafforzandolo e rinverdendone il senso . Non aggiungo altro, lascio a Piombino, la mia, la nostra città il giudizio. Un abbraccio, Massimo .
Consigliere Barsotti, immaginavo che sarebbe scivolato ancora una volta sul personale, evidentemente è il suo punto forte ; io non ho capito o forse si, il ruolo che lei svolgeva dentro il partito nel periodo in cui uno sparuto gruppo di avventurosi che con il sottoscritto, al tempo segretario del Comunale, provarono a contrastare la mozione Bersani, che si sapeva già allora avrebbe affossato lo spirito di un PD mai nato. Io mi sento ancora coerente con la mia idea di partito democratico innovativo e moderno, l’antitesi di una politica bollita che ha il solo obbiettivo di contendersi lobby e corporazioni, professionisti e categorie in uno strenuo impegno finalizzato a difendere interessi particolari; le carriere invece le lascio a lei che è rimasto nel caldo abbraccio del partito e sostiene l’insostenibile. Consigliere Barsotti i cittadini la ringrazieranno per la spremitura del partofoglio e per la coerenza politica rispetto all’esito referendario; la moralità e la serietà lasciamola giudicare agli altri io di solito affronto i problemi concreti,http://www.ascoltapiombino.it/ ,un brutto vizio che attualmente non è molto in voga. Cordiali saluti R. Gelichi.
Purtroppo scendere sul personale è un brutto vizio, e alla gente non importano questi giochetti, vuole solo che chi li rappresenta possa portare nelle istituzioni la volontà popolare invece che fare quadrato intorno a decisioni che nulla hanno a che fare con la salute delle persone che viene usata come giustificazione. Forse le persone non sarebbero così lontane dalla politica se la discussione tornasse sui fatti e si smettesse di avere opinioni preconfezionate
E’ interessante come questa faccenda dell’acqua abbia risvegliato una discussione piuttosto animata. Questo è un fatto, secondo me, molto positivo. Mi sembra che si dicano cose che un tempo nessuno si azzardava a dire, perchè comunque avrebbero subito un ostracismo assoluto da parte delle fonti “ufficiali” di comunicazione, giornali tipo “Il Tirreno” per esempio. Fortunatamente, oggi, grazie ai blogs su Internet, la gente comincia a esprimersi liberamente.(Su questo blog siamo arrivati a 20 commenti). I signori padroni della politica non possono far tacere le critiche e questo li infastidisce molto. Ma per ora tirano avanti con le vecchie logiche.
A parte le polemiche personali, che non mi interessano, rimane il fatto incontestabile che il costo dell’acqua nel nostro Ato è fra i più alti d’Italia. Gli ultimi aumenti decisi dall’assemblea di Ato 5, composta dai sindaci dei comuni, alla quale tra l’altro erano presenti solo due sindaci, (nessuno della Val di Cornia), comporta un ulteriore aumento del 5% per i prossimi tre anni (quattro con l’anno corrente). Questo anche in barba al referendum che ha stabilito che il guadagno del 7% ai privati deve essere abolito. Nel mio intervento in consiglio comunale ho criticato il sindaco dicendo “mi sarei aspettato che il nostro sindaco, visto anche la particolare situazione economica che stiamo attraversando, fosse stato presente all’assemblea di Ato e avesse picchiato pugni sul tavolo chiedendo a gran voce di non aumentare le tarriffe. E’ inconcepibile che si tassi il risparmio, si ignori il risultato del referendum e si facciano pagare ai cittadini gli errori degli amministratori”. (Queste più o meno le mie parole che si possono controllare sul sito del comune) La risposta del sindaco è stata che ci si doveva vergognare a fare simili affermazioni (dopo il sindaco si è scusato modificando la sua affermazione, Scuse accolte dal sottoscritto). Certo è che, a mio parere, il sindaco era molto in difficoltà a sostenere gli aumenti, tanto che ha detto o lasciato intendere che forse questo poteva essere il motivo per cui non aveva partecipato all’assemblea. Diverso a quanto pare il comportamento di alcuni consiglieri della maggioranza.
Logica di partito? Il partito decide e si accetta anche se non si condivide? Liberi di fare le scelte e di usare i metodi che vogliono, ci mancherebbe altro. Posso solo dire che il mio partito può prendere le decisioni che vuole, se sono contrarie ai miei principi e, in particolare, agli impegni presi con coloro che mi hanno mandato a rappresentarli, non le appoggerò mai! Ma ognuno ha i suoi pricipi e le sue idee: saranno i cittadini a giudicare …… io, almeno, lo spero.
Ho letto con attenzione l’intervento di Barsotti sull’acqua e le relative considerazioni che fa sulle posizioni assunte dai vari partiti in consiglio comunale in merito alla delibera sull’accordo di programma e le repliche che ne hanno fatto seguito. Personalmente rispetto e conoscendo Barsotti credo alla sua onestà politica. Detto questo però, ritengo doveroso, visto il tono e i contenuti del dibattito, non tanto e soltanto rispondere a Lui, o a chi è intervenuto, verso cui porto il massimo rispetto, quanto precisare la posizione che SEL ha dovuto tenere in Consiglio Comunale e ribadire la sua posizione in merito. Lascio perdere le considerazioni, che anche io ritengo gratuite sul tentativo di cercare consensi elettorali su questioni di così grande importanza per l’intera collettività da parte di alcune forze politiche, oppure, opinione interpretabile, il dire che chi ha votato la delibera ha guardato agli interessi dei cittadini e chi non l’ha fatto no. Noi abbiamo votato la delibera, per un atto di rispetto verso l’Assessore Chiarei e per i due progetti, impianto Arsenico e Boro, contenuti nella delibera. Non condividiamo, però e lo abbiamo ribadito nel nostro comunicato le motivazioni che in essa si adducono per una eventuale revisione tariffaria. E questo non lo diciamo solo perchè vogliamo mantenere piena coerenza con i contenuti del referendum, che per il PD, forse non hanno niente a che vedere con l’approvazione dell’Accordo di Programma, ma per noi si, ma soprattutto perchè riteniamo sbagliate e pericolose le affermazioni che l’ASA adduce su un programma di aumenti tariffari per i prossimi 5 anni a fronte di minori entrate nelle sue casse per ridotti consumi da parte dell’utente. Sono affermazioni gravi che vanno contro gli interessi degli utenti e delle risorse del territorio e contro qualsiasi logica in una gestione pubblica del servizio e denotano tutta la precarietà della gestione ASA. Le responsabilità Barsotti non stanno nello Stato o nella Regione, e per favore non ci nascondiamo sempre dietro questo paravento, perchè non siamo il solo o i soli comuni in questo paese, quanto, spesso nella latitanza delle istituzioni locali, ne è un esempio l’assemblea dell’ATO 5 in cui si è deciso questo percorso di aumento tariffario. Ne il solo costo dell’impianto per abbattimento di Arsenio e Boro possono motivare una tale scelta. Concludo, nel ribadire che il referendum approvato dai cittadini per noi rimane un punto fermo e l’attuazione degli obiettivi in esso contenuti è e sarà per noi motivo di impegno e iniziativa politica dentro e fuori le Istituzioni.
Cordialmente
Roberto Marini
Ho letto con attenzione l’intervento di Barsotti sull’acqua e le relative considerazioni che fa sulle posizioni assunte dai vari partiti in consiglio comunale in merito alla delibera sull’accordo di programma e le repliche che ne hanno fatto seguito. Personalmente rispetto e conoscendo Barsotti credo alla sua onestà politica. Detto questo però, ritengo doveroso, visto il tono e i contenuti del dibattito, non tanto e soltanto rispondere a Lui, o a chi è intervenuto, verso cui porto il massimo rispetto, quanto precisare la posizione che SEL ha dovuto tenere in Consiglio Comunale e ribadire la sua posizione in merito. Lascio perdere le considerazioni, che anche io ritengo gratuite sul tentativo di cercare consensi elettorali su questioni di così grande importanza per l’intera collettività da parte di alcune forze politiche, oppure, opinione interpretabile, il dire che chi ha votato la delibera ha guardato agli interessi dei cittadini e chi non l’ha fatto no. Noi abbiamo votato la delibera, per un atto di rispetto verso l’Assessore Chiarei e per i due progetti, impianto Arsenico e Boro, contenuti nella delibera. Non condividiamo, però e lo abbiamo ribadito nel nostro comunicato le motivazioni che in essa si adducono per una eventuale revisione tariffaria. E questo non lo diciamo solo perchè vogliamo mantenere piena coerenza con i contenuti del referendum, che per il PD, forse non hanno niente a che vedere con l’approvazione dell’Accordo di Programma, ma per noi si, ma soprattutto perchè riteniamo sbagliate e pericolose le affermazioni che l’ASA adduce su un programma di aumenti tariffari per i prossimi 5 anni a fronte di minori entrate nelle sue casse per ridotti consumi da parte dell’utente. Sono affermazioni gravi che vanno contro gli interessi degli utenti e delle risorse del territorio e contro qualsiasi logica in una gestione pubblica del servizio e denotano tutta la precarietà della gestione ASA. Le responsabilità Barsotti non stanno nello Stato o nella Regione, e per favore non ci nascondiamo sempre dietro questo paravento, perchè non siamo il solo o i soli comuni in questo paese, quanto, spesso nella latitanza delle istituzioni locali, ne è un esempio l’assemblea dell’ATO 5 in cui si è deciso questo percorso di aumento tariffario. Ne il solo costo dell’impianto per abbattimento di Arsenio e Boro possono motivare una tale scelta. Concludo, nel ribadire che il referendum approvato dai cittadini per noi rimane un punto fermo e l’attuazione degli obiettivi in esso contenuti è e sarà per noi motivo di impegno e iniziativa politica dentro e fuori le Istituzioni.
Cordialmente
Roberto Marini segreteria SEL
Premesso che il PD e’ saltato sul carrozzone del referendum gli ultimi giorni prendendosi poi la paternita’ della vittoria………
Qualcuno puo’ rispondere alle domande ?
Sig. Barsotti…. Cosa ha fatto finora il PD e il Comune di Piombino a favore del referendum?
Sig. Mosci…… Come mai cambio’ il quell’ ODG , tradendo l’originale inviato dal suo Regionale?
Sig. Marini…… Come mai quel documento fu presentato e votato anche da Trotta (SEL) andando contro le indicazioni che venivano dalla base di SEL ?
Inoltre non si votano delibere per rispetto a qualcuno o perche’ una parte va bene ma l’altra e’ da suicidio, non siamo al mercato.
SEL tramite Trotta sta accondiscendendo troppo il PD, ma forse alle prossime votazioni il vostro uomo passera’ la sponda.
I fatti:
1)c’è un esito referendario da rispettare, i cittadini di Piombino hanno votato SI con percentuale di circa il 70%, ricordo Fabiani che in piazza Gramsci urlava vittoria con il pieno di bandiere del PD.. mi chiedevo con quale diritto, visto che il PD non aveva proprio fatto nulla per la campagna referendaria, aveva visto l’onda elettorale e l’ha cavalcata. Comunque la fiducia non muore e allora aspetto che il PD e Fabiani indichino un serio percorso di dignità politica. Ricordate quando qualcuno diceva “Dalema dicci qualcosa di sinistra” stessa storia?
2) L’aumento delle tariffe sono un vero insulto a tutte le persone che anche con sacrifici e costanza hanno comportamenti virtuosi, ricordiamoci che l’aumento delle tariffe servono a compensare i minori consumi effettuati, mi vergogno per chi ha votato una cosa simile.
4)Il dissalatore forse non è la soluzione migliore, ma doveva essere data una risposta a 12 anni di deleghe su boro e arsenico, la colpa vergognosa è sicuramente chi non ha deciso fino a oggi speculando sulla salute di tutti noi.
5) Trotta e Chiarei stanno a SEL come i calzini di lana a ferragosto, quindi non mi meraviglio di queste continue contraddizioni.
6)Il PD non esiste, ovvero non esiste un partito dove si discute, ma c’è un capo indiscusso che è il sindaco, il miglior sindaco che Piombino ha avuto dicono in molti, Berrighi compreso, speriamo che le decisioni del padrone siano sempre a vantaggio della collettività, un pò come diceva Silvio “il processo breve lo faccio per il paese”
Non mi stupisco dei commenti del consigliere del PD, fanno parte della loro logica di pensiero, sono staccati dalla gente, non vanno a ascoltare ma cercano di convincere esattamente come un venditore. Il PD un partito destinato alla fine, non si mettono anime diverse in un contenitore per prendere i voti di tutti, così hanno creato il vuoto del pensiero, “si lavora per voi” ma non ci rompete troppo i cogli@ni la discussione politica fa perdere tempo.
Riccardo ex elettore PD mi vergogno anche un pò
@marco. rispondo alla mia domanda.
abbiamo cambiato il documento (o meglio abbiamo accettato la richiesta di variazione allo stesso) per un motivo semplice che può, se vuole, risentire anche nel mio intervento in consiglio.
il pd non avrebbe mai votato quel documento da qui la scelta.
1) vedere il documento bocciato palesando una divergenza in maggoranza.
2) correggerlo e fare un piccolo passo insieme verso qualcosa meglio di prima.
in pratica o facevo 50 metri da solo e da solo restavo o ne facevo 5 insieme al pd trascindoli un pò in avanti. vede signor marco la politica è fatta di compromessi, io credo di averne fatto uno a vantaggio dei cittadini a scapito di una bella figura col mio partito regionale
Sig. Mosci
Conosco benissimo i due documenti e ho gia’ visto le registrazioni del consiglio comunale(non scrivo senza conoscere). Come ho gia’ scritto, i due documenti hanno niente a che vedere tra loro, sono completamente diversi. Nel primo c’era tutto, fatto benissimo e racchiudeva tutta la sostanza dei due referendum e si articolava ad impegnare i Sindaco su 12 punti tra cui anche l’abrogazione del famoso 7% (era piu’ di una pagina di richieste ).Nel secondo il vuoto assoluto, come ho gia’ scritto qualche commento prima. Lei per far piacere al PD ha stravolto le aspettative dei cittadini e dei suoi elettori che erano racchiuse in quel documento, non mi meraviglia che il PD non avrebbe mai votato il primo documento ,sarebbe andato contro logiche affaristiche.E poi a lei che importa di una divergenza nella maggioranza, se aveva presentato un documento’ convinto della sua importanza e validita’ , erano gli altri a prendersi le propie responsabilita’ e votare contro mettendoci la faccia di fronte alla citta’. Voi non l’avete corretto……l’avete stravolto. Non avete fatto nessun passo in avanti ma vi siete immersi nel fango fino al naso, avete tradito i vostri elettori e concittadini, mi dica da allora quale vantaggio abbiamo avuto . I compromessi si fanno anche quando non si ha il coraggio di portare avanti le propie idee e convinzioni e lei questo coraggio non l’ha avuto. Si sara’ preso qualche pacca sulla spalla da qualcuno della sua maggioranza , ma di fronte a chi questa storia la conosce ha perso di credibilita’.
Ripresenti quel documento ,se ne era convinto ,e non faccia marcia indietro,
inviteremo la stampa ad assistere durante la discussione in aula, e vedremo chi votera’ contro.
Cordiali saluti
P.S. Grazie della risposta e sincerita’……. aspetto gli altri…..
Al PD, pardon al Partito padrone, l’unica cosa di cui importava del referendum sull’acqua era che potesse servire per “la spallata a Berlusconi”. Tutto quello che c’era dietro la loro sbandierata felicità, dopo la vittoria, era quello. (Avanti popolo). Queste sono le conseguenze nefaste di un simile modo, strumentale, di fare politica. Ora ci ritroviamo con un bell’aumento delle tariffe, in barba alla retorica del risparmio dell’acqua. L’incapacità dei dirigenti degli enti che gestiscono l’acqua a portare avanti una linea economica di rigore gestionale porta a questi risultati. Siamo in presenza di persone che occupano quei posti in base a logiche di spartizione di potere. Quello che a loro interessa è mantenere la loro rete di potere, supportata da adeguati stipendi. La gestione del servizio pubblico è solo un’occasione per farlo.