VENTURINA: LA LISTA CDC REPLICA A PARTESOTTI DELLA SOLARIS
Pubblichiamo integralmente la replica della lista civica campigliese “Comune dei CIttadini” alle affermazioni di Lorenzo Partesotti della Solaris S.r.l., azienda che ha proposto la realizzazione di un grande campo eolico a Venturina.
«Partesotti – inizia Giacomo Spinelli di “Comune dei Cittadini” – ha tutto l’interesse a vendere il prodotto per cui ha partecipato all’elaborazione progettuale. La sua logica è finalizzata a convincere le comunità locali citando accordi internazionali e una pronuncia del tar, ed altri, molto più discutibili, come affermare che se non si provvede a fare l’eolico si deve fare il nucleare. Per questo c’è già stato un referendum.
Il progetto presentato prevede la realizzazione di un mega campo eolico di 17 pale alte centocinquanta metri sparse nelle campagne tra Venturina e Piombino. Questo tipo di progetto non è certamente “leggero”. Non si parla di piccole pale alte 30 metri per integrare il reddito familiare o aziendale, che giudichiamo positivamente. Si parla di un progetto molto impattante che si estende in tutta la piana del Cornia. E’ sin troppo evidente che in questo progetto ci sono in gioco anche beni comuni e interessi generali, pure di tipo economico che richiedono di essere rappresentati. Partesotti ha tutto il diritto di vendere il suo prodotto, come noi (e ci auguriamo anche le istituzioni) abbiamo il diritto di tutelare il bene e il “prodotto comune”. Per il Comune dei Cittadini il prodotto comune si chiama “economia degli abitanti del comprensorio della Val di Cornia Cornia”, terra di agricoltura, storia, natura e cultura, non certo abbandonata dalla civilizzazione in quanto ospita porti, industrie pesanti e un gran numero di piccole e medie imprese.
Ma la crisi degli apparati produttivi del secolo scorso (come quello siderurgico) ci costringe sempre più urgentemente a rivedere le prospettive di sviluppo e a guardare con maggiore attenzione alle risorse del nostro territorio. Esso è oggi meta di turisti che aspetta solo di essere potenziata e valorizzata. Campagne, prodotti di pregio, enologia, viticultura, agriturismi, strutture ricettive, percorsi ambientali, archeologici, termali, spiagge, ambienti costieri e retrodunali ancora intatti ed ottime offerte gastronomiche. Se questo è il prodotto che vogliamo difendere, come possiamo pensare di riempirlo di pale eoliche sparse qua e là per la campagna? Se il nostro territorio e le nostre campagne non fossero già state antropizzate avremmo anche potuto rifletterci, ma se lo accogliessimo oggi, siamo sicuri, offriremmo uno spettacolo visivo meno accogliente. Faremmo un danno al futuro di questa zona che, peraltro, ha già dato tantissimo in termini di compromissione delle risorse ambientali.
Vede Sig. Partesotti, nella nostra terra siamo abituati a vedere, nelle giornate terse, l’isola d’Elba come fosse la prosecuzione del promontorio di Populonia. Ha mai provato a fare lo stesso, tornando in traghetto dalle isole dell’arcipelago? La prima cosa che si vede sono le nostre colline, non per la loro bellezza, ma perché spiccano per il bianco delle cave. Se si avvicina vede ciminiere sempre fumanti, una centrale enel e tante case delle quali forse non c’era bisogno. Sono il frutto della storia industriale italiana alla quale la Val di Cornia, nel bene e nel male, ha dato il suo massiccio contributo.
Ma se attraversa la Val di Cornia e presta attenzione ai particolari, scoprirà che qui sono stati conservati anche vasti territori agricoli, ancora intensamente coltivati con prodotti di alta qualità, nonostante si faccia di tutto per farli dismettere. Scoprirà che ci sono coste, colline, aree archeologiche ben protette e valorizzate a parco , che c’è un economia turistica che si è sviluppata proprio perchè qualcuno ha protetto questi beni. Queste imprese e il lavoro che offrono sono alcune delle cose su cui possiamo contare per far ripartire la nostra economia. E’ proprio sicuro che il suo progetto di mega pale eoliche nel bel mezzo delle campagne faccia bene al futuro della Val di Cornia? Noi siamo sicuri di no. Così come siamo sicuri che alternative per incrementare la produzione di energia eolica ci siano. Lo abbiamo già detto parlando del mini eolico diffuso, ma anche se dovessimo pensare a grandi impianti, questo territorio offre molte altre alternative senza andare a snaturare le campagne. Come vede il nostro non è un NO a priori, ma un preciso SI ad uno sviluppo che mal si concilia con le sue opere».
Giacomo Spinelli
Consigliere lista civica Comune dei Cittadini
bravissimi… condivido, ma temo che sia come parlare di cammelli agli esquimesi
Eh, si, purtroppo, non tanto perché il Sig. Partesotti non si renda conto di come le sue pale siano un offesa inutile al patrimonio paesaggistico e naturalistico della Val di Cornia, ancorché non funzionanti per mancanza di vento, (ma a lui che gliene importa, quando l’avranno installate, il suo ricavo ci sarà già), ma perchè i cosiddetti “esquimesi” sono, piucchealtro, gli esponenti del Partito Padrone che hanno già deciso che le pale vengano posizionate. E con loro non c’è niente da fare, hanno la maggioranza assoluta e sempre l’avranno !!! O no ?