GELICHI: PERCHÉ NON PARTONO LE BONIFICHE DI CITTÀ FUTURA ?
“Città futura” a Piombino ormai sta ritornando un “progetto utopia”, e quando sembrava che forse si era riusciti ad imboccare la strada giusta, a fine 2010, con l’anno appena concluso invece abbiamo visto fare notevoli passi indietro. Leggiamo un commento del consigliere Riccardo Gelichi sull’argomento in relazione ad un articolo apparso lunedì 6 gennaio che potete leggere premendo su questo LINK.
«Città Futura non esiste più, è bene ricordarlo – inizia Gelichi di Ascolta Piombino – il Comune di Piombino con lettera del 31 marzo 2011, ha rinunciato all’attuazione dell’intervento. Non si capisce allora quali sono le attività produttive che dovrebbero sorgere in quegli ambiti, mi riferisco all’articolo apparso sulla stampa che indicava lo stop al bando delle Bonifiche per ulteriori studi, propedeutici proprio allo sviluppo produttivo delle suddette aree. Le previsioni urbanistiche attualmente prevedano cose irrealizzabili in quei siti, se non sarà modificato qualcosa nel tanto atteso e continuamente rimandato Regolamento Urbanistico, roba che comunque vedremo compiuta se va bene fra un decennio.
Invece non si capisce proprio perché i soldi stanziati dal Ministero dei Beni Ambientali, già disponibili, rispetto ad un progetto del Comune di Piombino, non sono utilizzati; ricordo che le bonifiche dovevano iniziare a metà anno del 2011. Quindi, se l’Amministrazione comunale volesse fare un’operazione di chiarezza e non di propaganda, dovrebbe rispondere alle seguenti domande:
1) Quali sono le opere che s’intende realizzare del progetto Città Futura una volta bonificati i terreni? Con quali soldi s’intendono realizzare?
2) Con quali altri s’intende urbanizzare dette aree perché gli imprenditori, quelli che dovrebbero fornire posti di lavoro, realizzino le previsioni artigianali e commerciali ivi compresi?
Per il fallimento di Città Futura sono stati spesi circa un milione d’euro dei cittadini, più le ore dedicate dagli uffici comunali per i progetti, ma non bastava, mancavano le duemila euro di nuove tavole per le bonifiche, ma cosa volete che siano duemila euro a confronto di un milione».
Riccardo Gelichi
Portavoce di AscoltaPiombino