NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 13 FEBBRAIO 2012

GELICHI: PRIMA LE INFRASTRUTTURE POI L’OSPEDALE NUOVO

Riceviamo e pubblichiamo da RIccardo Gelichi di “Ascolta Piombino”.

PIOMBINO – Ospedale unico con la Val di Cornia, il sindaco Anselmi in un recente convegno a Follonica, rilancia la proposta con forza, adducendo anche motivazioni che hanno un senso logico rispetto alle opportunità del miglioramento dei servizi sanitari, che magari, oggi troviamo a Pisa.

Mia nonna usava spesso questa metafora, dammi un bottone che ti ci attacco un cappotto, questa purtroppo è la logica che  accompagna le strategie di lungo respiro di questa Amministrazione.

Mi spiego meglio, immaginate voi un piombinese che deve andare al nuovo Ospedale di Riotorto nel mese di Luglio o Agosto: il malcapitato deve uscire da Piombino, imprigionato in un budello con due corsie e rotatorie in uscita che in alcuni orari t’inchiodano sul posto, poi deve avventurarsi sulla geodetica, che d’estate non è proprio adeguata, altrimenti deve affidarsi ai potenziati mezzi della Tiemme.

Forse arriviamo prima a Pisa, ma rinunciamo all’ospedale sotto casa, e gli elbani che fanno ? Scopa di gobbo, direbbe sempre mia nonna.

 

Questo territorio ha un’estrema necessità d’infrastrutture, non si può pianificare nulla se non si tiene conto di quest’enorme deficienza che nel tempo ha assunto caratteristiche gigantesche, tutto ci cambia intorno e noi restiamo arroccati nella nostra penisola, invece di portare qualità a Piombino preferiamo far muovere i piombinesi.

Ho fatto un esempio semplice ma realistico di come troveremo cambiato in peggio un servizio sanitario che dovrebbe essere solo salvaguardato e magari potenziato, ma realisticamente quest’amministrazione non ha mai nemmeno ammesso il depotenziamento dell’ospedale di Villamarina, sostenendo sempre a spada tratta l’operato della dirigenza Asl, ora non gli resta che vendere ancora sogni».

                                                                                                                        Riccardo Gelichi

                                                                                                             Portavoce di AscoltaPiombino

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PIOMBINO: MORTO UOMO SENZA RISCALDAMENTO IN CASA

L’uomo di 45 anni ricoverato da sabato presso l’ospedale di Piombino a causa della grave ipotermia,  è’ morto ieri mattina nel reparto di rianimazione dell’ospedale. L’uomo era ricoverato da sabato. Stava già male da alcuni giorni ed è stato soccorso in un’abitazione che, secondo quanto si apprende, sarebbe priva di fonti di riscaldamento in funzione.

Tanto che per i medici, anche l’abbassamento delle temperature registrato negli ultimi giorni, sarebbe da considerare una concausa dell’aggravamento delle condizioni di salute dell’uomo.

Quando è intervenuta l’ambulanza del 118, allertato dai familiari del quarantacinquenne, l’uomo sarebbe stato trovato già privo di sensi. Secondo quanto emerso l’uomo viveva in un palazzo di edilizia popolare.

I parenti hanno spiegato ai soccorritori che l’uomo stava male già da giorni, ma aveva rifiutato di andare dai medici. La situazione sarebbe stata aggravata dal fatto che nella casa non ci sarebbe il riscaldamento.

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SAN VINCENZO: TRENTANOVENNE TROVATA CADAVERE, DISPOSTA L’AUTOPSIA

E’ morta in casa, probabilmente per un malore. Sarà però l’autopsia, stamani, a chiarire meglio i motivi del decesso di una donna ucraina, Kateryna Poshtaruk, 39 anni che è stata ritrovata senza vita nella sera di sabato dal convivente il quale ha subito dato l’allarme chiamando l’ambulanza.

Purtroppo però, per la donna non c’era più nulla da fare, il medico ha tentato la rianimazione, ma la donna era già morta. In via Piave dove si trova l’appartamento in cui è deceduta la giovane donna, sono intervenuti anche i carabinieri che hanno svolto i rilievi. Sul volto una ferita, però compatibile con la caduta della vittima al momento del malore.

A questo punto delle indagini, non ci sono motivi specifici che facciano pensare a qualcosa di diverso da una morte per malore, ma per fugare qualsiasi dubbio è stata disposta l’autopsia.

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ENEL, I SINDACATI DIFENDONO LE CENTRALI A OLIO COMBUSTIBILE

Buffo che siccome un “catafalco” piazzato 365 giorni all’anno nel bel mezzo del golfo di Follonica è tornato utile per una settimana, dopo anni di inutilizzo, ora Enel e sindacati tornano all’attacco ricordando l’utilità degli impianti a olio combustibile e carbone, per non farli passare a metano o chiuderli definitivamente. Questo tipo di centrali sono il passato, che lo vogliano oppure no. Riportiamo il commento delle RSU dell’Enel sull’argomento.

« Le centrali Enel di Livorno e Piombino devono chiudere»? Le Rsu ritengono invece che «si debba produrre il massimo sforzo affinché si consolidi e si sviluppi ulteriormente la presenza di Enel sul nostro territorio».

«Occupazione di qualità – affermano le RSU –  è di questo che abbiamo bisogno. Non è certo attraverso attività saltuarie e di pochi mesi che si può ambire ad una vita dignitosa, priva d’umilianti e necessarie forme di sussidi sociali, ai quali purtroppo molti nostri giovani sono costretti a ricorrere».

Ecco perché a parere dei sindacati si deve cercare ogni modo o nuova tecnologia per rendere gli impianti più compatibili con l’ambiente, ma senza rinunciare alla loro presenza, adoperandosi per la formazione di un utile e costruttivo tavolo di confronto pubblico.

«Bene le fonti rinnovabili, bene la ricerca e il risparmio energetico – concludono – ma essendo tra i Paesi più industrializzati e tenendo conto della rinuncia al nucleare, crediamo non si possa rinunciare all’energia prodotta attraverso sistemi tradizionali».

«Oggi – concludono – nei due impianti di Livorno e Piombino, operano circa 250 addetti e non tutti sono dipendenti Enel. Le frasi che si sono sentite negli ultimi anni, non sono state né piacevoli né costruttive».

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LIVORNO: L’UDC PROVINCIALE RICORDA PINO LUCCHESI

RIceviamo e pubblichiamo dall’UDC .

«Ho appreso la triste notizia della morte di Pino Lucchesi, un amico vero con il quale ho condiviso molte battaglie fin dai tempi della DC.

Sempre disponibile e pronto a dare una mano, non posso dimenticare il suo contributo per le elezioni amministrative del 2009 in cui ero candidato Sindaco a Piombino, venne di proposito a sostenermi nella chiusura della campagna elettorale.

Un vero politico di razza, un uomo che conosceva la politica e la interpretava nel modo migliore, stando vicino alla sua gente ai suoi elettori, nonostante i suoi molteplici impegni ed il poco tempo a disposizione non si negava mai a nessuno.

Negli ultimi tempi non stava bene, si sentiva un po’ abbandonato dagli amici di un tempo, e forse un po’ lo era davvero.

La nostra provincia ed in particolar modo Piombino e la sua Isola d’Elba sono state sempre nel suo cuore, ha fatto molto per i nostri territori, abbiamo il dovere di ricordarlo, perché Pino Lucchesi è parte integrante della nostra storia.

Da buon democristiano ha sempre avuto a cuore lo scudocrociato e se pur con qualche comprensibile mal di pancia, cercava di dare il suo contributo all’UDC, nonostante tutto diceva che è l’unico partito che gli ricordava il suo passato.

“-Addio caro Pino, ci mancherai…..-“»

Luigi Coppola

(Segretario Provinciale UDC Livorno)

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PIOMBINO: PORTO, AGGIUDICATI I LAVORI PER DUE NUOVE BANCHINE

CMC e SALES, riunite in un’unica associazione d’impresa, hanno vinto la gara per la realizzazione di due nuove banchine al porto di Piombino, per lavori per un valore di 22 milioni e 300mila euro.

Le due aziende devono realizzare due nuovi accosti, uno a nord della darsena piccola, l’altro a sud della darsena grande. Nel mezzo lavori di bonifica dei sedimenti marini e la messa in sicurezza della falda. Saranno realizzate due banchine per circa 500 metri lineari complessivi, nell’area antistante i carbonili. La profondità dei fondali sarà di 13 metri. Ciò significa che potranno arrivare navi di grandi dimensioni e che l’attuale accosto sarà destinato ai traffici ro-ro. Saranno realizzati anche Quaranta mila metri cubi di nuovi piazzali che serviranno per le operazioni d’imbarco/sbarco delle materie prime.

A partecipare alla gara sono state nove le buste di imprese interessate,  vinta dalle due ditte con un ribasso di circa il 27% sulla base d’asta, pari a 32 milioni di euro.

Scritto da il 13.2.2012. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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