FLI: SPINGERE PER REALIZZARE L’OSPEDALE A RIOTORTO

Il gruppo dirigente di FLI a Piombino

La Val di Cornia è la zona della provincia con le maggiori criticità nei servizi sanitari. È fondamentale riorganizzare e razionalizzare le risorse per la creazione di un ospedale di secondo livello a Riotorto senza smantellare in blocco i servizi sanitari attualmente presenti” – così sintetizza la posizione del comitato provinciale di FLI, il responsabile sanità Dott. Palombi, intervenuto per esplicare le linee guida emerse dal partito. “Non è possibile mantenere una situazione così sbilanciata a favore della zona di Livorno e Pisa”

L’occasione per discutere di una riorganizzazione dei servizi è stata la vicenda Agroppi che ha portato alla ribalta la difficoltà sanitaria del nostro territorio e la carenza di alcune tecniche come l’angioplastica, ad oggi non utilizzabili nelle strutture locali.

Esempio paradigmatico è rappresentato dalla cura dell’infarto al miocardio: secondo le linee guida internazionali, la terapia di prima scelta dell’infarto necessita dell’angioplastica che si deve effettuare entro un’ora. Nel territorio di Livorno e Pisa è possibile effettuare questa pratica in 5 ospedali mentre i cittadini della Val di Cornia hanno a disposizione tale servizio solo nel Capoluogo o a Grosseto, città distanti decine di chilometri.

“In quest’ottica – proseguono i responsabili regionali sanità di FLI, Siculo e Palombi – ed in un momento di scarse risorse economiche, le scelte della Regione dovrebbero favorire le zone più depresse nei servizi, al fine di ridurre il gap tra zone periferia e centro della provincia. Per questi motivi riteniamo che la scelta di costruire il nuovo Ospedale di Livorno impegnando la quasi totalità delle risorse sia incomprensibile ed inconcepibile.”

FLI, al contrario, ritiene necessaria la costruzione di una nuova struttura interprovinciale nella zona compresa tra la Val di Cornia e il nord della provincia di Grosseto, in modo da poter assicurare ad un’utenza di più di 100.000 persone (al netto delle presenze estive) un’offerta sanitaria adeguata alle attuali conoscenze mediche. Allo stesso tempo, anche vedendo le ultime politiche di smantellamento dei servizi locali già attuate, il comitato provinciale del partito propone una riconversione delle strutture esistenti in maniera graduale.

Per quanto riguarda le proposte a breve termine, FLI chiede di rivedere l’attuale politica di smantellamento degli ospedali di Cecina, Piombino e Portoferraio, favorendo il potenziamento e lo sviluppo di quei servizi ospedalieri e territoriali attualmente in grossa sofferenza.

“Il nostro partito – concludono Palombi e Siculo – è convinto che la sanità rappresenti uno dei temi che va oltre le contrapposizioni ideologiche ed è pronto ad appoggiare indistintamente qualsiasi movimento o forza politica che porti avanti le stesse richieste, sperando che nel prossimo Piano Sanitario Regionale siano contemplate le nostre proposte”.

Andrea Fabbri

Scritto da il 8.3.2012. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

14 Commenti per “FLI: SPINGERE PER REALIZZARE L’OSPEDALE A RIOTORTO”

  1. giuliano parodi

    l’ospedale NON potra’ essere costruito perche’ non era contemplato dal piano strutturale e non e’ presente nel nuovo regolamento urbanistico di Piombino…tecnicamente si chiama “specchietto per le allodole” o “armi di DISTRAZIONE di massa” da parte delle amministrazioni sui cittadini…

  2. piombinese

    a piombino non ci resterà più niente, stanno smantellando la città

  3. ASTUTO CACCIATORE

    Cari signori, non vi preoccupate più, ci pensa a tutto il nostro carissimo Sindaco. Correte a leggere la terza pagina di Piombino OGGI, marzo 2012, dove il nostro ci inonda, con la sua magniloquenza, di progetti e prospettive. Se ce la fate a resistere nella lettura fino in fondo all’obbligato editoriale, saprete tutto e di più su cosa ci riserverà il radioso futuro che il carissimo Sindaco ci sta apparecchiando. Egli ci illumina sulla “rivisatazione delle forme del governo sovracomunale”, propugna un “governo di ‘Area Vasta’ (…), il ‘luogo’ in cui è possibile programmare in maniera integrata, partecipata, coordinata e trasversale (sic) tutte le azioni e gli interventi collegati direttamente o indirettamente al miglioramento dei servizi e il ‘soggetto’ in grado di catalizzare e mobilitare risorse, in un sistema avanzato di sussidiarietà.”
    Signori, sforzatevi le meningi, per capire così alti ed eccelsi concetti occorre una mente superiore, meglio se “illuminata”. Altrimenti se non riuscite a capirci un “acca”, (come si diceva una volta, ora si usa una parola più volgare) contentatevi di riflettere e meditare sul mallegato, che è meglio.

  4. Giampiero Amerini

    @ Giuliano Parodi. Il nuovo ospedale non è nel piano strutturale per il semplice motivo che la richiesta di farlo è venuta dopo, e nel regolamento urbanistico non può essere inserito se non si effettua una variante allo stesso. Detto questo comincerò a credere che sarà effettuato quando ci saranno i finanziamenti e i progetti approvati. Questo però non vuol dire che non dobbiamo chiederlo e con forza. Le motivazioni della necessità di un nuovo ospedale che, da parte dei nostri rappresentanti, sarà portata nella commissione regionale della sanità, sono ben precisate nel nostro comunicato. Credo che la parte finale dell’intervento debba essere letta con attenzione e spero presa nella dovuta considerazione.

  5. giuliano parodi

    Spett. Amerini, sono solito credere che sia meglio quando decidiamo di costruire una casa di partire dalle fondamenta e non dal tetto…questa metafora per introdurre la mia riflessione in merito al “fantomatico” nuovo ospedale che la dottoressa Calamai in un consiglio comunale aperto a Suvereto su mia specifica domanda defini’ “fantasma mediatico”..tradotto invenzione giornalistica…ma soprassediamo, prima di pensare al CONTENITORE dovremmo lavorare tutti insieme alacremente al contenuto, ossia far si che grazie a sinergie tra comuni e provincie sia possibile attivare e generare un bacino di utenza tale che la richiesta e la costruzione di una nuova struttura sia INDISPENSABILE..ad oggi con il fuggi fuggi generale di competenze e quindi di cittadini dalle nostre strutture, con la crisi dell’industria pesante che potrebbe dimezzare i residenti dei nostri territori, illudersi che basti edificare un nuovo ospedale per ospitare 100mila persone e che miracolosamente questo si riempa mi pare un po “fantasioso”…un po come la costruzione , o meglio la trasformazione della variante in autostrada che dovrebbe servire da VOLANO PER L’ECONOMIA, senza che in questi anni nessuno mi abbia mai spiegato in che modo dati alla mano, ma quasi con quella PROVVIDENZA tanto cara ai malavoglia e agli italiani che poi qualcosa succedera’..per caso…ma succedera’…buona giornata

  6. Gianluigi Palombi

    Gentilissimo Signor Parodi,
    la politica, la buona politica, può essere definita come l’identificazione del bene comune e l’attuazione dei mezzi che portano al suo raggiungimento.
    Aristotele affermava che una buona politica non afferma principi, ma propone risposte fattibili a problemi concreti.
    La tutela della salute del cittadino è un problema concreto.
    La medicina è cambiata in modo sorprendente negli ultimi 10-20anni. Il motore principale della rivoluzione in campo medico è stata la tecnologia. Il progresso medico è in larghissima misura dipendente dal progresso tecnologico.
    Nella Medicina moderna ha assunto un ruolo fondamentale un nuovo elemento, “il fattore tempo”. Sono sempre di più le patologie acute (ictus cerebrale ed infarto del miocardio su tutti) che, per essere trattate in maniera ottimale, a volte risolutiva) necessitano di interventi che possono essere effettuati solo entro piccolo lasso di tempo rispetto all’esordio della malattia. Questo lasso di tempo, spesso è tale da non permettere, ad esempio, ai pazienti della Val di Cornia, di arrivare a Livorno nei tempi utili.
    Noi abbiamo sollevato un problema vero, che prescinde da qualsiasi discorso strettamente demagogico-politico e economico-demagogico.
    Sono gli ospedali del nostro territorio (Massa Marittima compresa) in grado di dare quelle risposte che la medicina moderna richiede affinché i nostri cittadini possano avere le stesse possibilità di cura (e quindi di sopravvivenza) rispetto a cittadini di altre zone della Toscana?
    E’ giusto che nell’area Livornese-Pisana ci siano fino a quattro reparti (cinque contando la Versilia) dove trattano l’infarto cardiaco con l’angioplastica (gold standard nella cura di questa patologia e spesso unica possibilità di trattamento per alcuni tipi di infarto) e clamorosamente non esista una sola struttura di questo tipo in una zona vastissima da Livorno a Grosseto, che comprende la Val di Cornia, le Colline Metallifere, l’alta Maremma?
    Costruire un nuovo ospedale di livello adeguato, che sia allineato alla tutela della nostra salute , ma soprattutto a quella dei nostri figli è l’unica possibilità per avere un trattamento all’altezza, che prescinde dalla professionalità dei singoli medici ma è assolutamente dipendente dai mezzi tecnologici.
    Questa è il nostro punto di vista, che prescinde da fatti incontrovertibili.
    Ritornando ad Aristotele, questa è la nostra proposta a un problema concreto.
    Non credo ce ne sia un’altra.

  7. ASTUTO CACCIATORE

    “Aristotele affermava che una buona politica non afferma principi, ma propone risposte fattibili a problemi concreti.”
    Se un nuovo ospedale è fattibile, allora si faccia. Il problema è che ci vogliono i soldi, e senza questi rimangono solo “principi” da affermare.
    Molti non hanno ancora capito che questi “nuovi ospedali” hanno un costo elevatissimo, non ci sono i soldi per costruirli, per attrezzarli, per pagare il personale che ci deve lavorare. Chi fa simili proposte non si rende conto che la crisi economica pesantissima nella quale ci troviamo ci consentirà, al massimo, di mantenere i servizi esistenti. E’ finito il tempo in cui si creava nuovo debito pubblico per finanziare opere e servizi. Questo modo di operare è tipico del vecchio sistema partitocratico che ha portato l’Italia alla rovina, aumentando il debito pubblico per mantenere la sua struttura di potere e le proprie consorterie clientelari. Un vantaggio la crisi lo ha portato: costringere i partitocrati a fare i conti con la realtà e disilludere la gente di poter legare la vigna con le salsiccie. Voglio dire che è l’ora di farla finita di dare a bere al popolo che ci sarà nuovo e aumentato benessere, illudendoli con progetti di strutture ospedaliere avveniristiche, dove si curano le malattie prodotte dalla iperalimentazione e dalle ansie esistenziali (malattie cardiache), quando invece non c’è “una lira”. Ma per favore, ma per favore…

  8. Giampiero Amerini

    Forse, sig. Parodi, dovrebbere leggere con più attenzione il nostro comunicato. Penso che da una attenta lettura possa capire il senso della nostra proposta che non è affatto fantasiosa. Intanto chiediamo di rinunciare al nuovo ospedale a Livorno e dimostriamo con dati incontestabili che un nuovo ospedale nella Val di Cornia è indispensabile. Non abbiamo noi il potere, non possiamo decidere, ma solo proporre, e questo cerchiamo di farlo. Non è nel nostro stile dire solo no a tutto, ne criticare tutto, preferiamo fare delle proposte e su quelle confrontarci con chi è disposto a farlo. La parte tecnica l’ha ben descritta il dott. Palombi, per la parte politica siamo disponibili al confronto, con tutte le forze politiche e con tutti i cittadini. Le polemiche sterili non portano a nulla, anche perchè criticare è molto facile … fare proposte serie e sostenerle nelle sedi opportune un po’ meno (Questo non è diretto a lei sig. Parodi che non si nasconde affatto quando esprime le sue idee)

  9. Gianluigi Palombi

    Caro Astuto cacciatore,
    i soldi non ci sono ma viene edificato un nuovo ospedale a Livorno, in una zona dove sono presenti, entro poche decine di km, nosocomi di altissimo livello (Cisanello, Santa Chiara, CNR) e tenendo conto dei numerosi ed importanti interventi di restyling dell’ospedale labronico, effettuati negli ultimi anni.
    I soldi non ci sono ma si stanno edificando ben quattro nuovi ospedali in Toscana (Prato, Pistoia, Apuane e Lucca).
    I soldi non ci sono ma si continua a potenziare l’ospedale Cisanello, orgoglio della Sanità toscana.
    I soldi non ci sono ed infatti stanno ridimensionando notevolmente i servizi sanitari nella nostra zona, grazie anche al silenzio dell’ opinione pubblica che si rassegna (perché i soldi non ci sono…) ed una politica locale “tiepida”, molto spesso asservita al potere centrale, senza distinzioni di colore politico.
    Rimango del parere che il diritto alla salute e la sua tutela devono essere uguale per tutti.
    Lei probabilmente non è della stessa idea.

  10. giuliano parodi

    Grazie Signor Amerini e grazie dott Palombi…chiedo scusa ma forse mi son anch’io espresso male…inanzitutto facciamo piazza pulita da questa storia del NO a tutto, e’ una storiella che non sta piu’ in piedi, personalmente non ho mai detto NO a niente che non fosse sostenibile e sopratutto CONVENIENTE e vantaggioso per la COMUNITA’…ma ahime’ devo tristemente riscontrare che in questi anni di PROPOSTE VANTAGGIOSE per la comunita’ le nostre amministrazioni ne ha fatte ben poche da li’ forse il mio ripetuto NO (noin perdo tempo a fare esempi ma la lista e’ lunga e facilmente reperibile, a partire dalla BALLA della necessita’ di trasformare la variante in autostrada difesa a spada tratta dal PD tutto a cui mi son sempre opposto ma non perche’ son un luddista contro le infrastrutture, ma perche’ sono contro le opere inutili e dannose, visto il carico economico che andra’ a gravare su tutti noi…chiudo l’inciso..)…Il nuovo Ospedale e’ stato “negato” dalla dottoressa Calamai Direttrice dell’ASL in un cc aperto, dove lo bollo’ LEI STESSA come una trovata giornalistica di poco conto…invece preferiva parlare di cose serie come la trasformazione dell’ospedale attuale in “intensita’ di cure”…detto questo non ho mai lottato per avere tutto a Piombino sarebbe sciocco e utopistico, ma credo che un pronto soccorso efficente e i servizi cosi’ detti SALVAVITA siano necessari, poi per interventi anche piu’ specilistici possiamo spostarci su Pisa o Siena ..anche perche’ il bacino della val di cornia e’ vasto con territorio ampio…e’ impensabile eliminare la sala parto a Piombino anche se facesse meno dei parti stabiliti per legge (1000 parti all’anno a regime ora indica solo 500), perche’ (ho due figli e conosco le complicazioni che possono esserci) la gravidanza e’ cosa estremamente delicata ed e’ impensabile che l’unica sala parto rimanga a Livorno…concludo dicendo ben venga il nuovo ospedale, mi cheido solamente perche’ 7 anni fa non fu inserito nel piano strutturale e ad oggi s enon erro non fa parte del Nuovo regolamento Urbanistico..forse perche’ le amministrazioni che fanno roboanti proclami poi nei fatti sono i primi a non credere alle fattibilita’ delle loro proposte…

  11. giuliano parodi

    Dott Palombi, mi deve rendere atto che personalmente nella mia veste di Consigliere Comunale di Suvereto(anche se conto come il due brisca) le mie lotte contro i tagli alla nostra sanita’ e alla perdita di servizi le ho fatte per primo e troppo spesso da solo a partire dalla situazione del TAO, passando per l’Emodinamica….ma sembra che i cittadini siano troppo sordi e sicuramente non abituati ad ascoltare voci fuori dal coro che non riescono a distinguere e percepiscono le nostre critiche come un fastidioso rumore di fondo….

  12. ASTUTO CACCIATORE

    ” I soldi non ci sono ed infatti stanno ridimensionando notevolmente i servizi sanitari nella nostra zona, grazie anche al silenzio dell’ opinione pubblica che si rassegna (perché i soldi non ci sono…) ed una politica locale “tiepida”, molto spesso asservita al potere centrale, senza distinzioni di colore politico.”
    Ecco, quello che volevo sentir dire. Con questo asservimento al potere centrale i soldi non ci saranno mai.

  13. Gianluigi Palombi

    Egregio Signor Parodi, la ringrazio della sua cortese replica. Sono assolutamente d’accordo con lei sull’appiattimento culturale (o forse mentale) di molti cittadini, ormai troppo abituati all’ipse dixit di quella sinistra, egemone del pensiero locale e abituata a governare da tempo, da troppo tempo, senza alcuna opposizione.
    Opposizione che significa confronto delle idee e quindi crescita di tutta la comunità.
    E’ certamente difficile avere spazio in questo ambito e poter affermare il proprio pensiero.
    Ma questo non vuol dire che non si possano comunque esprimere le proprie idee, che, anche se non omologate al pensiero unico di una intelligentsia monocorde, possono essere comunque illuminate ed illuminanti.
    Tornando alla questione del nuovo ospedale, presumo che il pensiero del Direttore Generale dell’ASL 6, che affermava che l’ospedale nuovo fosse una invenzione giornalistica, risulta paradossalmente vera. Perché, nell’assetto attuale dell’ASL tale nosocomio ancora non esiste.
    Ma il nostro interlocutore non è l’ASL 6, che ha ben altre competenze. La politica non dovrebbe mai parlare con le Aziende pubbliche, che devono (o almeno dovrebbero) avere come interlocutori solo le Istituzioni.
    Per le nostre proposte in tema di politica sanitaria abbiamo come interlocutrice la Regione, ed è qui che la questione da noi sollevata deve essere trattata. Sperando di avere al nostro fianco le Istituzioni locali, in primis i Sindaci che, a prescindere dal colore politico, dovrebbero avere a cuore la salute dei propri cittadini.
    Proprio per il fatto che la tutela della salute è di loro diretta competenza, ci aspettiamo dai Sindaci una risposta ai nostri quesiti, che originano da evidenze scientifiche e lasciano poco spazio ad interpretazioni.

  14. Mimmo

    Egregio dott. Palombi
    Futuro e Libertà di cui mi onoro di appartenere, sarà sempre dalla parte del cittadino e ne sosterrà sempre le posizioni in quello che noi definiamo il nostro scopo principale…riportare la Patria, la Nazione, il Paese a quella LEGALITA’ che manca ogni giorno di più.
    L’ illegalità che persone come Lei ci aiutano a combattere ( esempio eclatante è lo spreco di denaro pubblico per la costruzione del nuovo nosocomio di Livorno dove nella stessa zona nel raggio di pochi km ci sono ospedali di eccellenza).
    Giustamente come ha scritto il sig. Parodi qui sopra” i cittadini siano troppo sordi e sicuramente non abituati ad ascoltare voci fuori dal coro che non riescono a distinguere e percepiscono le nostre critiche come un fastidioso rumore di fondo….”
    Noi quel rumore di fondo sig. Parodi dobbiamo sostituirlo con una melodia che possa far dire ai cittadini” finalmente Futuro e Liberta pensano a noi più del partito che fino adesso abbiamo votato.

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