IL SINDACO ANSELMI ILLUSTRA IL “PROGETTO PIOMBINO”
Piombino (LI) – Consolidamento della grande industria, accelerazione della diversificazione economica con riqualificazione urbana e del waterfront, bonifiche, infrastrutture e mobilità. Questi i temi principali del pacchetto di circa 112 milioni di euro complessivi, deliberato dalla Regione Toscana nell’ambito del PIS (Piano integrato di sviluppo) e presentato oggi nei dettagli dal sindaco di Piombino Gianni Anselmi.
“Quello di Piombino è il primo dei progetti approvati dalla Regione e legati ai centri industriali – spiega Anselmi – Il fatto che si cominci da Piombino rappresenta certamente un’attenzione particolare da parte della Regione, a favore di un lavoro iniziato insieme da molti mesi.”
“La genesi del progetto – continua il sindaco – parte ma anche dalla rinuncia da parte di Piombino dei cofinanziamenti previsti dal Piuss ed è legata sia a valutazioni di natura strategica sia a situazioni contingenti che si sono venute a creare, problema delle frane, e il Comune ha la necessità di approcciare prioritariamente.”
In pratica sono 4 i filoni trattati e che saranno interessati dai finanziamenti.
Il primo è quello relativo alla bonifica e al ripristino delle aree pubbliche del Sito di interesse nazionale, sito che costituisce l’oggetto dell’accordo di programma sottoscritto tra Ministero, Regione, Provincia, Autorità Portuale e Comune di Piombino, sottoscritto nel dicembre 2008 e che prevede risorse provenienti dalla 1à tranche dei finanziamenti destinati ai SIN. Per la bonifica di Città Futura, dunque, saranno utilizzati i 13,5 milioni già a disposizione del Comune. Ulteriori risorse invece, 8,8 milioni di euro, già previsti dagli accordi precedenti nell’ambito del Piano nazionale delle bonifiche, saranno messi a disposizione per il ripristino e il riuso delle aree di Città Futura, dopo la bonifica, proponendo la realizzazione di una strada interna tra il quartiere Cotone e viale della Resistenza, con relativi parcheggi e sistemazioni ambientali delle aree. L’obiettivo è quello di collegare il Cotone-Poggetto con la città e di consentire il riuso urbano delle aree bonificate.
Insieme a questo, nel primo filone, sono compresi anche la bonifica e il ripristino delle aree ex Fintecna, acquisite nel 2010 dal Comune per 7,4 milioni di euro, usufruendo del contributo regionale di 4,3 milioni da utilizzare per la bonifica del sito. L’area è stata venduta recentemente dal Comune all’Autorità Portuale per la somma di 2,7 milioni di euro.
Prevista inoltre la bonifica della discarica di Poggio ai Venti al costo di 7,3 milioni di euro provenienti da accordi nazionali precedenti (Apq 2007, convenzione Comune –Asiu).
Il secondo canale è quello delle infrastrutture e accessibilità al porto. Centrale la realizzazione del 2° lotto della 398 fino al porto, per la quale la Regione si impegna a versare 20 milioni di euro che, uniti ai 25 milioni del governo, a 1 milione della Camera di Commercio e a ulteriori 20 milioni di Sat, garantiscono le risorse necessarie al completamento fino al porto, come da protocollo stipulato nel dicembre 2010 con i Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, Regione, Comune, Autorità Portuale, Anas, Sat, Camera di commercio di Livorno.
Garantito inoltre, con 10 milioni di euro, anche il finanziamento per il collegamento ferroviario con il porto. E’ in corso di redazione infatti lo studio per riorganizzare la mobilità che comprende il riposizionamento della stazione ferroviaria, un sistema di trasporto pubblico integrato ferro-gomma-nave, un sistema di parcheggi adeguato con un parcheggio scambiatore.
Terzo grande tema, il consolidamento della grande industria. Rispetto a questo, di grande importanza la realizzazione di un collegamento stradale tra lo stabilimento Tenaris-Dalmine e il porto, per un costo di 1,5 milioni, per favorire il collegamento diretto con il proto commerciale. Prevista inoltre la bonifica dei suoli e la messa in sicurezza della falda acquifera del Sin dove le aziende sono localizzate, l’ampliamento della discarica industriale Ischia di Crociano ormai giunta all’esaurimento, sempre in area SIN, la messa in atto di soluzioni finalizzate al risparmio dei costi energetici all’interno delle aree industriali. Tra le altre si auspica anche la creazione delle condizioni volte a favorire l’accesso a condizioni vantaggiose alla fornitura di gas metano per le imprese della costa toscana, in relazione al progetto Galsi.
Ultimo filone la riqualificazione del waterfront urbano con il consolidamento delle frane urbane, per un totale di 8,54 milioni di cui 6,15 messi a disposizione dalla Regione e 2,39 del Comune, con interventi specifici in piazza Manzoni, con il rifacimento della piazza e il consolidamento della frana, sul lungomare Marconi in corrispondenza dell’hotel Esperia, piazza Bovio presso il faro della Rocchetta, Cittadella nell’area compresa tra la fortezza e il convento dei Frati, viale del Popolo e Calamoresca. Previsto inoltre il risanamento degli accessi pedonali al mare di Calamoresca, Canaletto, spiaggia ex Bernardini, Macelli che dovranno essere resi fruibili ai cittadini e ai bagnanti.
Ulteriori risorse sono previste inoltre per la riqualificazione delle piazze e degli spazi aperti che si affacciano sulla costa urbana, come piazza Bovio, per la quale è previsto un restyling con il rifacimento della pavimentazione, illuminazione e restauro delle panchine per 2,6 milioni, e il piazzale d’alaggio, che sarà utilizzato a fini turistici per l’organizzazione di eventi (3,6 milioni).
Ultimo intervento il parcheggio a servizio della spiaggia “ex Bernardini” nell’area antistante i campi da tennis comunali.
Sono anni che “Mister milioni” ci snocciola cifre che devono arrivare a Piombino e che poi o non arrivano, oppure peggio ancora, il comune non è in grado di spenderli perché non ha i soldi per il cofinanziamento e come ci sono stati dati, ci vengono tolti.
Ora è il turno di questo bel contenitore, il “Progetto Piombino”. Io lo chiamere “Progetto Elezioni”, nel senso che si stanno avvicinando e in qualche modo stanno cercando di vendere qualcosa a chi, dieci anni fa, ha creduto che questo sindaco avrebbe davvero cambiato qualcosa.
A me ha fatto perfino rimpiangere il Guerrieri, e con questo ho detto tutto…
Città Futura, sogno di intellettuali idealisti, un bel nuovo “mondo” dove non ci sarà nient’altro da fare che starsene a respirare aria calda e inquinata in qualche ufficio o negozio o museino o teatrino o sala conferenze per partitocrati e dove non entrerà mai un cane. Traduzione di Città Futura: solo qualche affare, in una buca asfissiante, per i cementificatori di turno. Che i nostri “intellettuali idealisti” si sforzino le meningi per proporre simili affari è desolante.
Città futura è fallita per come la descrive il cacciatore.
Il progetto non è stato approvato per mancanza di cofinanziamento da parte del comune.
La nuova città futura prevede solo la strada d’accesso dal poggetto a piombino e i parcheggi, nulla più… e meno male… ci mancava il museo del ferro e dell’acciaio!
Fanno morire il bellissimo museo del territorio di populonia, e loro pensano al ferro arrugginito (avete visto che schifo, come è tenuta in modo raccapricciante quella zona? Piazza cittadella quasi terremotata…). perché il Corriere Etrusco non ci fa un salto a dare un occhiata?
Ha ragione Luca: progetto elezioni.
Ma la gente non è stanca di sentirsi snocciolare, a cadenze regolari, cifre , finanziamenti, progetti ? Non si accorge che niente è stato realizzato e niente lo potrà essere? Non si accorge del desolante vuoto di progettualità vera per il territorio? Vanno avanti a spot elettorali, soldi che appaiono dal cilindro e che nel cilindro riscompaiono. Gli unici soldi che spendono sono quelli per i progetti: soldi della collettività che vengono buttati al vento. Vedi Città Futura, Piscina comunale etc.
ma non vi va mai bene niente! bisogna avere fiducia nelle istituzioni. Comunque è vero come ha scritto Luca che le ultime cose importanti a Piombino l’ha fatte Guerrieri (castello, museo cittadella, parco baratti, ec.). Dopo solo spot e annunci di svlte epocali che non si sono viste. Si è visto invece il progressivo declino e degrado della città