TIRRENICA, ROSSI AL VICEMINISTRO: “REGIONE FAVOREVOLE. ECCO LE CONDIZIONI”
AGGIORNAMENTO 2 – Il presidente della regione Toscana ha incontrato questa mattina il viceministro Mario Ciaccia al quale ha fatto delle proposte affinche il parere della regione sia favorevole alla realizzazione dell’opera. Ad una primaria analisi però sembra che in questo modo i cittadini la variante non la paghino più due volte (prima con la realizzazione della SS1 e dopo con il pedaggio dell’ “autostrada”) ma ben tre volte (rinunciando lo stato al canone concessorio e offrendo a SAT anche ulteriori esenzioni fiscali). Ora è vero che il mal voluto non è mai abbastanza, ma ci devono dire pubblicamente a chi giova un progetto che costa tantissimo e che leva anche un bene pubblico al cittadino? E intanto a Grosseto passa una mozione presentata dai NO SAT.
ROMA – “E’ stato un incontro positivo. Ho detto al viceministro che la Tirrenica bisogna farla e farla in fretta. Le infrastrutture servono allo sviluppo e a rilanciare la crescita. Per questo siamo favorevoli, anche se ad alcune condizioni”. Questo il commento del presidente Enrico Rossi al termine dell’incontro con il viceministro Mario Ciaccia, che si è svolto stamani a Roma.
“Al viceministro – prosegue il presidente – abbiamo spiegato che l’opera va completata, ma che questo richiede interventi che consentano ai pendolari di non dover pagare il pedaggio su una strada che verrà costruita sul sedime dell’Aurelia, utilizzando quindi un’arteria frequentata dalle popolazioni locali quotidianamente per i propri spostamenti. Questa esenzione potrà essere finanziata – ha aggiunto Rossi – attraverso due strumenti: da una parte utilizzando il canone concessorio che la Sat (la società che dovrà realizzare l’autostrada con il project financing) dovrà pagare all’Anas per l’uso del sedime dell’Aurelia; dall’altra inserendo anche questa infrastruttura tra le opere che beneficeranno delle esenzioni fiscali. A queste condizioni noi siamo favorevoli al completamento di questa autostrada e interessati ad accelerarne i tempi di realizzazione”.
L’incontro con i viceministro, durato oltre un’ora, è stato costruttivo. Rossi ha esposto e motivato le ragioni di queste richieste e il viceministro Ciaccia ha confermato la sua disponibilità ad approfondirle e convocare un nuovo incontro nel giro di qualche settimana.
Il presidente Rossi ha poi ricordato al viceministro gli impegni contenuti nell’accordo quadro stipulato nel giugno dell’anno scorso con i precedente governo, fra cui: la realizzazione, contestuale al completamento della Tirrenica, della Marroccone-Chioma a Livorno; il completamento della Due Mari nel tratto Grosseto-Arezzo; l’adeguamento della Firenze-Siena e della Fi-Pi-Li. Su questi punti il viceministro si è detto disponibile ad aprire un confronto con la Regione in modo da poter dare, in tempi brevi, risposte certe sugli impegni che il governo sarà in grado di assumersi.
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GROSSETO: LA MOZIONE DEL COORDINAMENTO “NO SAT” OLTREPASSA LE IDEOLOGIE ED E’ GIA APPROVATA
Mentre il governatore Rossi corre a Roma per discutere a quattrocchi con il Governo delle agevolazioni al pedaggio, le forze locali del territorio maremmano si uniscono da Grosseto a Rosignano per difendere i cittadini dalla trasformazione della Variante Aurelia in Autostrada a pedaggio.
Il Coordinamento Territoriale NoSat, tra le tante iniziative, ha predisposto anche il testo di una mozione, a disposizione di tutti i consiglieri comunali e provinciali dei territori coinvolti, in cui sono evidenziate le carenze nella documentazione depositata dalla SAT nella procedura di valutazione dell’impatto ambientale:
1.)non è dato conoscere il Piano Strategico Finanziario dell’opera;
2.)non è dato conoscere uno studio dell’impatto socio-economico sul territorio relativo agli effetti della sottrazione della Variante Aurelia al libero traffico;
3.)non è dato conoscere uno studio costi-benefici relativo alla costruzione di un’Autostrada a pedaggio nel tratto Rosignano-Grosseto;
In assenza di questi tre studi è assolutamente impossibile fare una valutazione obbiettiva del progetto e non ci sono dati per rispondere alle tante domande dei cittadini e tantomeno per sostenere che questa è un “opera strategica”, solo con essi sarà possibile verificare le tesi di coloro che sostengono a spada tratta il progetto.
Ad oggi la mozione risulta presentata in nove comuni ed è liberamente scaricabile dal web (www.nosat.it) dove viene aggiornato costantemente l’iter comune per comune. Proprio ieri è stata approvata a Grosseto con il voto favorevole di tutti i presenti, escluso il PDL.
Un primo effetto “tsunami” per la politica locale il progetto autostradale lo ha prodotto: la mozione è stata presentata uguale da Grosseto a Cecina e da gruppi consiliari dei più diversi colori politici e l’attività del Coordinamento Territoriale NoSat sembra riuscire nell’intento di coagulare più forze possibili nell’opporsi al progetto SAT, questo mentre continua a ritmo serrato la raccolta firme proprio alla vigilia dell’attivazione del primo pedaggio sul tratto Rosignano-San Pietro in Palazzi annunciato per fine marzo.
Nel frattempo, a rafforzare la tesi della mozione, è arrivata l’ordinanza del TAR di Roma che il 5 marzo scorso ha ordinato a SAT e Governo di esibire in giudizio il piano economico finanziario dell’opera e tutto il progetto del lotto di Tarquinia, un segnale forte che la trasparenza non è un optional e che le lamentele del territorio sono sensate e di buon senso.
Ecco l’elenco dei Comuni dove la mozione è già stata presentata:
Riparbella, Casale M., Rosignano, Montescudaio, Grosseto, Castellina M., Cecina, Suvereto, Castagneto Carducci
Coordinamento Territoriale NoSat
Nodo Va di Cecina
A.Lucibello Piani
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PARODI: PEDAGGIO SI PEDAGGIO NO, LE CONTRADDIZIONI DI ROSSI
Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
«Lo sviluppo di Pontedera e della Valdera e’ andato di pari passo con la crescita delle infrastrutture, di cui la superstrada e’ l’elemento piu’ importante. Il timore e’ che l’introduzione del pedaggio scoraggi la comunicazione. Inoltre ci sono in ballo la sicurezza e la tutela ambientale: il pedaggio ha come conseguenza indiretta il flusso di traffico nelle arterie secondarie, dove ci sono problemi di traffico rallentato,minore sicurezza e inquinamento».
«Una dichiarazione uguale a tante altre – inizia Parodi – che si leggono sulla stampa in questi giorni in cui si discute della proposta di SAT di convertire la Variante Aurelia (Grosseto-Rosignano) in autostrada a pagamento, una dichiarazione che riassume le tante osservazioni di buon senso di chi si ricorda la situazione ai tempi in cui la Variante non esisteva.
Ma la dichiarazione non è di oggi, è del 14 agosto 1998 e apparve su tutte le edizioni del Tirreno della Val d’Era. A parlare era l’allora Sindaco di Pontedera, Enrico Rossi, che bocciava con decisione ogni ipotesi di pedaggio sulla superstrada Fi-Pi-Li.
A distanza di 14 anni la FI-PI-LI è rimasta senza pedaggio –per ora-, ma Enrico Rossi, oggi Presidente della Regione, non si prodiga altrettanto per difenderci dall’esproprio della Variante che la SAT vuole trasformare in autostrada a pedaggio, anzi l’appoggia a piene mani. Sorge legittima la domanda: quale sarà mai la differenza tra chi abita lungo l’Arno e chi abita l’alta Maremma?
E’ evidente che gli interessi attorno al progetto sono tutti di natura finanziaria e nulla hanno a che fare con gli interessi dei cittadini e in Regione sarebbe bene che qualcuno ricordasse al Presidente quanto aveva dichiarato 14 anni fa perché le condizioni della Variante Aurelia sono identiche alla superstrada FI-PI-LI e non può pensare di poter continuare ad addolcire la pillola promettendo esenzioni al pedaggio che Lui propone siano finanziati da una partita di giro di soldi pubblici e quindi sempre dei cittadini.
La richiesta fatta al governo dal presidente Rossi, appoggiato dall’Onorevole Sani, di trasferire direttamente alla Regione i 20 milioni di euro/annui del canone concessorio, perché poi sia lui a decidere come distribuire le esenzioni, potrebbe essere una soluzione molto utile per farsi una campagna elettorale a spese dei cittadini che peraltro passerebbero dalla condizione odierna, dove tutti godono dell’esenzione, ad una in cui solo alcuni prescelti ne avrebbero diritto, visto il meccanismo perverso e mai chiarito di chi sarebbe esentato, i cittadini dei soli comuni interessati dal tracciato o tutti gli abitanti della Val di Cornia ad esempio?
Il cosiddetto pedaggio gratuito è una palese contraddizione in termini, peraltro un pedaggio-pagamento presuppone che l’opera per cui pago sia utile, altra cosa che nessuno è riuscito a dimostrare per il tratto Rosignano-Grosseto, identificato anche dall’Europa con la sigla E80, strada europea idonea a supportare la quantita’ di traffico che la percorre quotidianamente.
E’ necessario che la Regione Toscana – conclude Parodi – blocchi questa operazione dannosa per l’economie locali. Nessuna mediazione, trasformare la variante in autostrada non serve a nessuno, non aumenterebbe lo sviluppo della zona ma anzi ne creerebbe un ulteriore contrazione. Allo stato delle cose con i Comuni che hanno espresso, dall’ alta alla bassa maremma parere negativo, non si capisce per quale motivo continuare ad alimentare un progetto finalizzato a svuotare le tasche dei cittadini e riempire le casse della SAT e dei suoi importanti soci».
Giuliano Parodi Capogruppo UNITI PER SUVERETO
Se anche ci regalano 20 km chi da Riotorto deve andare al casello di San VIncenzo (Nord, perché quello sud non esisterà più) dovrà pagare perché sono 21 km… e al ritorno pagherà tutto, oppure passerà dalla vecchia Aurelia.
Chi abita a Suvereto non rientra nella categoria “residenti” e quindi pagherà sempre…
Fate domande ai vostri amministratori, oppure andate sui siti dei comuni e leggetevi le relazioni… c’è anche una raccolta in un articolo su questo giornale/blog.
Questa faccenda della SAT sta diventando sempre più simile a quella della TAV in Val Susa. Secondo la mia modesta opinione si tratta di una faccenda molto pesante, dove gli interessi arroganti di una certa classe imprenditoriale si sono saputi inserire e imporre utilizzando logiche politiche a cui i nostri amministratori hanno in qualche modo aderito.
Come per la TAV è il segno che si sta sempre più affermando un sistema di potere che vuole sfruttare al massimo le risorse pubbliche per interessi privati, declamando che lo si faccia per il progresso e l’occupazione. Il pedaggio che saremo costretti a pagare sarà solo la ciliegina sulla torta della capacità di certi gruppi di potere di sottomettere tutti coloro che veramente lavorano e producono con le proprie esclusive forze, senza ricorrere a sussidi e sovvenzioni di qualsiasi genere e provenienza. In pratica tutti i lavoratori, commercianti, artigiani, piccoli imprenditori, associazioni senza fini di lucro etc. che tutti i giorni adoperano l’Aurelia per il loro lavoro, subiranno questa tassa che ci riporta al medioevo, a rapporti sociali di carattere feudale.
Ma forse, come in Val di Susa, dovranno fare i conti con una forte opposizione.
Avviso a tutti gli interessati: un link per essere informati sulla faccenda SAT
http://www.senzasoste.it/locale/autostrada-tirrenica-bargone-conti-e-gli-inciuci-del-pd-anche-noi-abbiamo-la-nostra-tav#.T2bgDWpplcw.twitter
Venerdi 23 marzo a Cecina alle ore 21,15 presso la biblioteca comunale incontro con in senatore PD Marco Filippi sulla questione autostrada che cosi come concepita portera’ solo disagi e una tassa in piu’ agli aitanti della zona ;facciamo sentire anche la voce di Piombino e della val di Cornia!