GELICHI: ANSELMI CI SPIEGHI COSA SUCCEDE NELLA PATRIMONIALE
Il portavoce di “Ascolta Piombino” Riccardo Gelichi fa notare in un comunicato, che oltre alle promesse milionarie del “Progetto Piombino” (che i più maligni sul nostro forum già chiamano “Progetto Elezioni” in quanto quasi tutte le opere sono inrealizzabili prima di queste ultime) il sindaco dovrebbe illustrare ai cittadini cosa sta succedendo dentro la sua “amata” patrimoniale, visto che il comune sta per riaquisire da questa quasi tutti gli immobili ceduti.
«Eccoli di nuovo, sono tornati – inizia Gelichi – i milioni per le grandi opere, continuano a ballare: bonifiche, infrastrutture, industrie, riqualificazione waterfront, piazze e piazzali.
Chi potrebbe non essere d’accordo e più felice dei cittadini residenti, che da quasi due legislature si sono abituati ad immaginarsi progetti come: Città Futura e il PIUSS, i fanghi di Bagnoli, la Statale 398 fino al porto, e poi la Filiera Nautica, il Polo Culturale, senza vederne traccia; e che ormai sono abituati all’isolamento infrastrutturale, ad avere le transenne sul lungomare, a non trovare posto negli asili nido perché sono pochi.
Nel frattempo invece, il Comune di Piombino ha in previsione di riacquisire per un valore di circa 9,353 milioni d’euro, dalla società Patrimoniale, quasi tutti i beni immobili che fra il 2006 e il 2007 lo stesso aveva ceduto alla Patrimoniale per € 11,422 milioni, mentre resta di proprietà della società il Campeggio Sant’Albinia per un valore stimato d’euro 2,950 milioni.
Chiaramente, insieme agli immobili, il Comune si accolla un debito di 9,353 milioni d’euro, dopo aver anticipato alle banche, a titolo di fideiussore, in sostituzione della Patrimoniale € 569,150 mila.
Se la nascita della Patrimoniale, così come ce l’avevano spiegata a suo tempo, aveva l’obiettivo d’acquisizione di beni immobili da dismettere per aiutare il Comune nell’estinzione agevolata dei mutui, finalità chiaramente fallita; non si capisce perché lo stesso Comune continua ad aumentare l’erogazione di servizi pubblici a rilevanza economica ad una società che perde il suo scopo principale, ma nel frattempo beneficia di ricavi al netto delle gestioni, che potrebbero essere direttamente incassati dal Comune di Piombino.
Una cosa è certa – conclude Gelichi – se le rappresentanze politiche che formano le minoranze, non mancheranno di far fede al proprio ruolo, e vigileranno affinché le esternazioni milionarie non passino nel dimenticatoio come le precedenti, i cittadini residenti potranno contare su un’informazione completa».
Riccardo Gelichi
Portavoce di AscoltaPiombino