TIRRENICA: «NO AL FURTO LEGALIZZATO DELLA VARIANTE AURELIA»
Può un‘azienda privata rigettare “con cinismo e arroganza” le osservazioni degli amministratori, democraticamente eletti, in tema di un bene comune come è la mobilità? E’ questo quello che si chiedono i numerosi cittadini che da mesi denunciano questa operazione, che secondo loro non va nell’interesse dei cittadini, e che si sono costituiti nel comitato interprovinciale NO SAT.
«Noi di NO SAT pensiamo di no, ma la risposta di SAT alle osservazioni e richieste data a Regione Toscana e ai vari comuni (per quanto riguarda la Val di Cornia, gli atti ufficiali li potete leggere a questo indirizzo e farvi un idea concreta dei fatti, ndr ) fanno pensare il contrario, cioè che gli interessi privati siano predominanti rispetto a quelli dei cittadini interessati.
Non vogliamo entrare nel merito al tratto sud di Grosseto, sicuramente importante, ma che, secondo la nostra opinione, è utilizzato attualmente come arma di distrazione di massa, per distogliere l’attenzione di noi tutti dal furto di un’ottima superstrada, la Variante Aurelia, giudicata dall’Europa arteria già sufficiente per il traffico presente e futuro.
Variante, ricordiamolo, costruita con i nostri soldi e che ci assicura da anni una mobilità sicura e gratuita. Non riusciamo, in alcun modo, a vedere quali vantaggi potrebbero esserci dalla sua trasformazione in una pessima autostrada a pedaggio se non quello di dovere pagare un esoso balzello (tra i più cari d’Europa) e vedere intasate le complanari (per altro in molti casi inesistenti) da chi non vorrà pagare o non potrà permettersi il pedaggio.
Pagheremo questo “furto legalizzato” con un impoverimento certo, con maggiori incidenti, con un calo del turismo (che in una crisi economica valuta bene i pochi euro da spendere), con l’aumento delle merci (su cui i trasportatori scaricheranno il pedaggio).
Chiediamo ai nostri amministratori di dire no e opporsi allo scippo di una statale (cosa mai verificatesi in Italia), statale nostra, di tutti. Il bene comune deve comunque prevalere sugli interessi privati, e non sarà certo la presunta esenzione per 20 ridicoli chilometri a risarcirci del danno subito».
Giardelli Ubaldo
Coordinamento territoriale NO SAT, nodo di Follonica