CAMPIGLIA: BILANCIO PREVENTIVO IN CONSIGLIO COMUNALE
Tagli alle entrate, ma il comune non aumenta Irpef e altre imposte. Pubblichiamo integralmente il comunicato dell’ufficio stampa del Sindaco.
Il Bilancio preventivo 2012 sarà portato all’approvazione del Consiglio comunale nella seduta di martedì 27 marzo alle ore 15:00, in Via Roma a Campiglia Marittima. La votazione in consiglio comunale è la parte conclusiva dopo le fasi del confronto nell’apposita commissione bilancio, degli incontri con le associazioni, le categorie, i sindacato confederali e le assemblee pubbliche con i cittadini. Con i sindacati, sulla scia di quando avvenuto anche negli ultimi anni, è stato frimagto un protocollo d’intesa su temi legati alla tutela delle fasce deboli. Il quadro in cui si definisce la previsione di bilancio è il seguente: persistente crisi economica, reintroduzione da parte dello Stato dell’Imposta patrimoniale sugli immobili, taglio ulteriore delle risorse trasferite dallo Stato, necessità di potenziamento dei servizi al cittadino.
“Un bilancio particolarmente difficile da mettere a punto per i tagli pesanti che i comuni hanno subito – afferma il sindaco Rossana Soffritti – basti pensare che a Campiglia nel 2011 sono stati tagliati 355.000 euro e nel 2012 altri 700.000, quindi significa che rispetto al 2010 il comune avrà oltre un milione di trasferimenti in meno dallo stato; tagli che non potranno assolutamente essere compensati dalla reintroduzione della tassa sugli immobili, l’Imu, dato che di questa imposta allo stato andrà il 50% del gettito di tutto ciò che non è prima abitazione. Ad ogni modo, consapevoli della difficilissima situazione economica generale, non abbiamo voluto appesantire i sacrifici dei cittadini e quindi, malgrado lo Stato ne abbia dato facoltà, non abbiamo aumentato l’aliquota Irpef e abbiamo anzi introdotto delle agevolazioni aggiuntive che ne prevedono l’azzeramento per i redditi inferiori a 10.000 euro.”.
Proprio dai bisogni dei cittadini e dalla volontà di sostenere la tenuta sociale si è articolato il lavoro del sindaco e della giunta per la stesura del documenti di programmazione economica locale. “In un quadro di crescenti necessità dei servizi al cittadino – si legge nella relazione dell’assessore alle finanze Elena Fossi – l’impostazione generale va nella direzione di non sacrificare, e dove possibile aumentare i servizi che diventano necessari per la tenuta sociale della comunità. Lo sforzo quotidiano prosegue anche nella direzione della manutenzione e degli investimenti sul il territorio Comunale, privilegiando interventi che ne migliorano la qualità urbana, l’infrastrutturazione, la vivibilità e lo sviluppo. Le regole del Patto di stabilità rappresentano un grande ostacolo che affrontiamo cercando gli equilibri necessari alla corretta interlocuzione con le imprese che forniscono servizi e realizzano le opere pubbliche. Abbiamo sempre cercato la virtuosità proprio per poter procedere ai pagamenti in tempi ragionevoli ed ottenere maggiori spazi di utilizzo di quelle risorse che abbiamo ma non possiamo spendere.Continueremo a sviluppare la capacità progettuale che ci permette, ogni volta che se ne crea l’occasione di partecipare alla ricerca di finanziamenti pubblici”.
Particolare attenzione è stata data al settore dei servizi sociali prevedendo un contributo aggiuntivo all’Asl pro capite di 4 euro, passando quindi da 36 a 40 euro per un totale di 532.000 euro.
Servizi all’infanzia, adolescenza e famiglia e contributi alla scuola proseguono in modo importante, destinando ad esempio agli asili nido circa 700.000 euro di cui l’80% a carico del comune, circa 450.000 euro per la mensa di cui il 30% a carico del comune e circa 150.000 euro per lo scuolabus coperto dal comune per il 68%.
Ancora un occhio di riguardo alle politiche della casa che vedono il comune impegnato con 50.000 euro per integrare i canoni d’affitto e la possibilità di agevolazioni per l’acquisto della prima casa nel centro storico da parte dei giovani.
Gli investimenti in Opere pubbliche e Attività culturali, in un periodo così critico, sono caratterizzati da una particolare oculatezza che nel primo caso punta alla valorizzazione del patrimonio esistente e nel secondo caso intreccia sinergie virtuose tra i vari soggetti che insieme al comune concorrono alla qualità dell’offerta: il Teatro, la Sefi, l’Accademia di Belle Arti di Firenze e le università toscane; questo insieme ad un tessuto associazionistico che in questo campo, così come nel sociale e nello sport, è una ricchezza insostituibile per la comunità locale.
Sull’applicazione dell’Imu, imposta sugli immobili reintrodotta dal governo, la scelta del comune è stata quella di ricercare la massima equità nell’applicazione dell’aliquota. L’aliquota base prevista dal governo è del 7,6 per mille. Per la prima abitazione l’aliquota sarà del 6 per mille. Per la seconda abitazione non locata 10,6, seconda abitazione locata 7,6 e 7 per mille per le abitazioni messe a disposizione di parenti entro il 2° grado. 6 per mille per le abitazione locate a canone concordato, 1 per mille i fabbricali rurali ad uso strumentale e 10,6 per mille le banche. Tutti gli altri fabbricati saranno soggetti all’aliquota del 7,6 per mille.
Proseguendo nel ricordare le politiche fiscali, da sottolineare che sono invariate Cosap, Affissioni, Pubblicità, Inserzioni pubblicitarie sul periodico “Il Comune”. Per la Tia, tariffa igiene ambientale, sono state previste agevolazioni fino all’esenzione totale per i redditi Isee più bassi.