MASSA MARITTIMA: IL MESSAGGIO DI PASQUA DEL VESCOVO CIATTINI

Riportiamo integralmente il messaggio per la Santa Pasqua 2012 del Vescovo di Massa Marittima – Piombino, Mons. Carlo Ciattini.

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Carissimi,

le prossime feste di Pasqua ci chiamano ancora una volta a partecipare alla vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte. I nostri giorni, troppo distratti dalle cose di Dio, sembrano quasi sfuggire a questa grande verità, non ascoltare o addirittura irridere la Chiesa che invita ogni uomo di buona volontà all’esultanza e alla letizia: “Gioisca la terra inondata di così grande splendore: la luce del Re eterno ha vinto le tenebre del mondo… Egli ha pagato per noi all’eterno Padre il debito di Adamo, e con il suo sangue sparso per la nostra salvezza ha cancellato la condanna della colpa antica…Questa è la notte che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo dall’oscurità del peccato e dalla corruzione del mondo, li consacra all’amore del Padre e li unisce nella comunione dei santi…Nessun vantaggio per noi essere nati, se Cristo non ci avesse redenti”  (Annunzio Pasquale “Exsultet”).

È necessario, come cristiani, riappropriarci della nostra fede.

Come fu ieri e come sarà domani, anche il nostro tempo, nel suo scorrere inevitabile, smaschera i facili ottimismi, le effimere illusioni contrabbandate per speranza, i progetti, che non avendo come fondamento la verità, si risolvono in dannose fantasie che lasciano dietro loro terra bruciata abitata da uomini arrabbiati, disperati, ancor più miserabili.

Coscienti di tutto questo, vogliamo ritornare al Signore nell’ascolto della Sua Parola, nella celebrazione dei sacramenti, nella preghiera per divenire poi capaci di carità. L’oscurità del peccato e la corruzione del mondo non ci fanno vedere l’altro, ce lo fanno solo usare, con formalità diverse, subdolamente, artificiosamente, più o meno coscienti del nostro egoismo e della nostra doppiezza, per poi precipitare anche noi in quelle stesse trappole, in quegli stessi lacci tesi dalla nostra tenebrosa stupidità.

È urgente ritrovare il Signore, godere del suo perdono, essere da Lui guariti: “Beato l’uomo a cui è rimessa la colpa e perdonato il peccato (cfr. Salmo 31,1), perché non può essere beato, o fratelli, chi persiste nella vecchia vita, sempre accesa dalla fiamma che mantiene ribollente nel cuore i delitti: che porta con sé il lezzo del suo carcere…È questo un nuovo genere di giudizio, nel quale il reo, se scusa il proprio delitto, è condannato;  è invece assolto, se lo confessa” (S. Zeno di Verona, Libro II-Trattato 33).

In un tempo come il nostro, in cui l’altro è sempre più altro a motivo di un egoismo che è grave ripiegamento su noi stessi,  mentre siamo chiamati a vivere un fraterno incontro di popoli e religioni, è più che mai necessario implorare da Dio il dono dell’unità e della pace.

Il Santo Padre, Giovanni Paolo II, ricordando la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, affermò: “Poiché la riconciliazione dei cristiani supera le forze e le doti umane, la preghiera dà  espressione alla speranza che non delude, alla fiducia nel Signore che fa nuova ogni cosa. Ma la preghiera deve essere accompagnata dalla purificazione della mente, dei sentimenti, della memoria. Diviene così espressione di quell’interiore conversione, senza la quale non c’è vero ecumenismo. In definitiva l’unità è un dono da implorare senza stancarsi con umiltà e verità” (cfr.  L’Osservatore Romano del  20/1/05).

Quello che il papa sottolineò essere necessario per realizzare l’unità dei cristiani, può essere ripetuto per ogni altra realtà dove l’uomo, perduto e disperso a causa del peccato, è chiamato a ritrovare se stesso.  Ritroviamo nel pane spezzato, che è il Corpo e il Sangue del Signore Gesù dato per noi, la grazia per realizzare l’unità e la pace in noi e con i fratelli: “Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciati il memoriale della tua Pasqua,  fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi  benefici della redenzione”.

A tutti il mio cordiale augurio di una santa Pasqua.

+ Carlo, vescovo

Scritto da il 31.3.2012. Registrato sotto Foto, sociale, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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