PIOMBINO: «BASTA PATERNALI ALL’OPPOSIZIONE» IN CONSIGLIO COMUNALE
Riportiamo l’ennesimo appello delle forze di minoranza tutte per la crisi di democrazia che, secondo loro, c’è sempre di più nel consiglio comunale di Piombino. Questo è il secondo appello che le forze di minoranza fanno nel giro di pochi mesi, e questo dovrebbe far pensare un pò tutti i soggetti citati nel loro comunicato. Comunque, visto che questa testata fa informazione, e non propaganda, a questo indirizzo potete vedere la seduta pomeridiana del 30 marzo, e potete farvi un idea autonoma di quello che succede. Per vedere il video premere QUI (aprire con Internet Explorer).
«Riteniamo irricevibili – iniziano le forze di opposizione in consiglio comunale a Piombino -le pesanti critiche avanzate dal Sindaco nei nostri confronti per aver volutamente lasciato l’aula consiliare alle ore 18,40, prima dell’inizio della discussione sul bilancio di previsione pluriennale 2012-2014, in chiaro dissenso per i ripetitivi atteggiamenti ostracistici da parte della maggioranza, mai disponibile a recedere dalle proprie rigidissime e precostituite posizioni.
Avevano richiesto nella Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Consiliari di inserire la delibera sul bilancio nel Consiglio Comunale del 3 aprile, peraltro già convocato, in modo da discutere quelle sull’IMU sull’Irpef e sul piano triennale delle opere pubbliche nel Consiglio del 30 marzo.
Tale proposta aveva l’intento di lasciare ampio spazio alla discussione su atti rilevanti che non potevano essere assolutamente archiviati in poco tempo.
Come quasi sempre accade, sono state respinte le istanze dell’opposizione in Conferenza dei Presidenti ed stato deciso di portare tutte le delibere nel medesimo Consiglio.
Alle 18,40, dopo una giornata intera trascorsa in Consiglio Comunale, abbiamo nuovamente chiesto di rimandare la presentazione ed il dibattito sul bilancio di previsione pluriennale 2012-2014 al 3 aprile (ripetiamo: Consiglio Comunale già convocato), onde evitare di risolvere una questione così importante in modo veloce ed approssimativo.
Ancora una volta la maggioranza ed in particolare il PD, attraverso uno dei suoi massimi esponenti territoriali, invece di ricercare un minimo di intesa ed eventualmente anche richiamando tutti ad uno sforzo comune per continuare la seduta, ha preferito perentoriamente impartirci un’inaccettabile lezione di stile che rimandiamo al mittente.
Peraltro è bene sottolineare che fra i gruppi di maggioranza e fra gli assessori le defezioni sono una costante oramai consolidata, tranne in qualche particolare occasione od “evento”.
Lo stesso Sindaco, proprio nel Consiglio in questione, è stato pressoché assente durante tutta la discussione delle delibere precedenti (IMU, Irpef e piano triennale delle opere pubbliche), tranne poi (chissà per quale impercettibile motivo), dopo circa “un’oretta” di presentazione e di dibattito del bilancio, permettersi di fare a chiusura della seduta una “paternale” a tutta l’opposizione.
In tutta questa vicenda, a fronte anche di riflessioni sulla complessità della materia, sull’esiguità degli strumenti a disposizione dei gruppi di minoranza rispetto alla maggioranza e soprattutto della reazione del Sindaco e del Partito Democratico, ci sorge – concludono – qualche maliziosa perplessità e ci ritorna in mente una famosa frase del secolo scorso: “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”».
I Gruppi Consiliari:
PRC, UDC , FLI , PDL, Misto – Riccardo Gelichi
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LA NAZIONE Edizione di LIVORNO (sab, 31 mar 2012)
PIOMBINO 5 PER MILLE PER LA PRIMA CASA, 10,6 PER LE SECONDE
Bagarre in consiglio sulle aliquote Imu e Irpef
Le minoranze hanno abbandonato l’aula per protesta
— PIOMBINO —
APPROVATE in Consiglio comunale le aliquote Imu e Irpef. Respinti gli emendamenti Udc e Fli. Ed è stato approvato anche il bilancio. Ma alle 18.40 quando è iniziata la discussione proprio sul bilancio, le minoranze sono uscite dall’aula in forma di protesta: volevano rinviarlo al prossimo consiglio. Sono arrivare le critiche del sindaco Gianni Anselmi, che ha invece ringraziato il vicepresidente Giovanni Sironi (Pdl) che è rimasto. «E’ stata una scelta irrispettosa perché questi consiglieri che sono usciti rappresentano i cittadini e non se stessi. Non avere assolto a questo compito è un atto grave. Se una sera si fanno le 23 o oltre, non succede niente, si dava solo un segnale alla cittadinanza». Al termine dell’intervento del sindaco ha preso la parola anche Giovanni Sironi. «Ringrazio il sindaco e il capogruppo Capuano (Pd) – ha detto Sironi – ho accettato una carica e ne sono orgoglioso, come il presidente Mataloni crediamo fortemente nelle istituzioni, crediamo che sia giusto così».
PER QUANTO riguarda l’addizionale comunale Irpef per il 2012 viene confermata allo 0,5 punti percentuali. Sono esenti dall’applicazione i redditi imponibili fino a quindicimila euro. Quanto all’imposta sugli immobili (Imu) la tassa applicata è il 5 per mille sulla prima casa, stessa cifra per l’abitazione a canone concordato, 7,6 per gli altri contratti, 1 per mille per gli immobili rurali e il massimo, 10,6 per le seconde case sfitte. Sono stati respinti gli emendamenti prima di Fli e poi dell’Udc. «Lo scopo era quello di ridurre l’Imu sulla prima casa portandola da 0,5 a 0,46 per mille – ha spiegato il capogruppo Fli Giampiero Amerini – ne traevano vantaggio i redditi più bassi, in particolare quelli sotto la soglia dei 15.000 euro. Meraviglia che un’amministrazione di centro sinistra, a parole sempre con i più deboli, abbia respinto emendamenti come questi». L’Udc chiedeva per la prima casa una riduzione dal 5 al 4 per mille.
m.p.
Siamo alle solite ! Mancanza di argomenti nonostante fiumi di parole e tanta demagogia, questo stanno dimostrando e anziché fare del vittimismo di maniera farebbero meglio a partecipare più concretamente nel merito ed invece alle 18,40 preferiscono abbandonare l’aula perché sono stanchi !
La verità, come più volte abbiamo sentito dai banchi delle opposizioni, è che comunque sul bilancio comunale (e non solo) votano sempre e comunque NO a prescindere, dunque è comprensibile che ad una certa ora se ne vadano per i fatti loro, che gli importa di quanto accade? che gli importa di quali sacrifici dobbiamo tutti farci carico? che gli importa di contribuire a fare le scelte che sono talvolta dolorose per i nostri amministratori? Sono le 18,40 meglio andarsi a godere il tramonto di Piazza Bovio… I cittadini possono vedere gli atti e fare le loro considerazioni e queste pagliacciate inconcludenti avranno la risposta che meritano.
Caro Bassotti, ma non siete voi quelli del SI a prescindere??? ci vuole un bel coraggio a rivolare la frittata. Non ho mai visto consiglieri di maggioranza esprimere un voto autonomo e spesso nenche consapevole. Una volta un consigliere di maggioranza tuttora in arica mi ha detto “io mi fido dei miei, quindi che me ne importa di conosere le cose che voto?”. Sarebbe il caso di dire viva la fede cieca, viva ‘ignoranza abbasso la ragione.
@ Rinaldo, credo che Mario ti abbia dato la risposta giusta. Per quanto mi riguarda le tue osservazioni non mi toccano. Voglio solo dire che non credo tu possa dare del pagliaccio agli altri, ma forse mentre scrivevi eri davanti allo specchio.
Ho ascoltato l’intervento del tuo sindaco e del tuo capogruppo e sinceramente sono rimasto esterefatto. Il primo ha avuto il corraggio di definirci “irresponsabili”, lui che in questi ultimi tempi non c’è mai in consiglio. E non mi venga a dire che ha degli impegni perchè è lui a scegliere la data dei consigli. Se ci sono irresponsabili credo proprio che lui sia l’ultima persona che possa stabilire chi sono. Il tuo capogruppo invece ha detto che “chiederà di ridurre i tempi degli interventi perchè le minoranze parlano troppo” …. Vuole, per dirla in parole povere, applicare i sistemi di Stalin, Mao, Castro….. E’ proprio vero Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Un consiglio amico Barsotti: togli la parola “democratico” dal tuo partito, mi sembra un tantino fuori luogo per i militanti come te.
Mi chiedo fino a che punto di superbia e arroganza si deve arrivare, ha ragione Mario e anche Amerini, andrebbe tolta la parola “democratico” dal nome del partito. Ma come nelle tragedie dei veri regimi chi ne è braccio non si rende nemmeno conto di esserlo, anzi addirittura si sente vittima.
Riccardo
Se potessi riscrivere quella nota non userei il termine “pagliacciate” anche se voglio precisare che non era riferito agli uomini (che complessivamente stimo salvo rarissime eccezioni) ed ai partiti rappresentati, ma al fatto accaduto che secondo me resta grave: al di là delle posizioni politiche non si può infatti abbandonare l’aula quando si discute il bilancio comunale senza suscitare almeno un commento negativo. Sulla libertà di pensiero va precisato che in Consiglio qualunque schieramento mostra una necessaria compattezza e semmai in questo caso, anche da quanto udito dall’intervento del mio capogruppo mi pare sia stato evidente come egli abbia preso le distanze dal sottoscritto, dunque quale si a prescindere? Voglio anche aggiungere che molte volte le argomentazioni delle opposizioni hanno provocato in me domande ed interrogativi che ho utilizzato all’interno delle stanze del mio partito e non è vero affatto che c’è insensibilità nei confronti dei colleghi delle minoranze e questo vale per tutti (qualche eccezione è presente sempre in ogni schieramento). Infine voglio precisare che mi sento un moderato a tutti gli effetti e ammetto che qualche volta non è stato nemmeno tanto facile possedere questo sentimento e gli epiteti che ho sentito nei miei confronti non mi sfiorano, anche se in qualche misura ed in questo caso li ho meritati.
Buona Pasqua
desolante un confronto di questo tipo…ringraziamo il cielo che a piombino c’è ancora una maggioranza che bene o male lavora a costo di sentirsi appellare forza antidemocratica e di regime..
se a piombino le forze di opposizione non sanno esprimere niente di più e di meglio di una bagarre improduttiva …a partire da rifondazione per arrivare al fritto misto…allora ben venga una maggioranza che qualcosina produce.
A Zeno, ma mi dici questa maggioranza cosa produce?
Fammi qualche esempio?
Io non ho visto niente di più di opere ordinarie, come rotonde, marciapiedi e dossi. Anche il rifacimento di Piazza Bovio, quando e se ci sarà rientra nelle opere ordinarie. Cosa ha fatto di straordinario in questi ultimi otto anni questa amministrazione?
LA SS398, la piscina comunale, il museo del ferro e dell’Acciaio dentro città futura?
Fammi l’esempio di tre opere straordinarie non programmate dalla giunta Guerrieri e portate a termine da questa (ad esempio Centro Giovani, giardini dei frati e Piazza Gramsci non sono merito dell’Anselmi).
Il problema è che a Piombino il PD vive di spot e demagogia come la peggiore Lega, solo che qui, come al nord, loro sono i “buoni”, e a loro tutto è perdonato.
Sarà il caso che anche noi iniziamo ad aprire gli occhi?
per luca…
mi sembra di poter dire, che muovendosi un po’ in giro a destra e sinistra, politicamente parlando e a nord e sud , geograficamente parlando , che il bicchiere a piombino è ancora fortunatamente mezzo pieno piuttosto che tristemente mezzo vuoto.
Una curiosità però ce l’ho, chissà se qualcuno mi aiuta?
Ma le critiche al pd piombinese arrivano:
più da destra?
più da sinistra?
più da personaggi isolati?
cordialmente a tutti un ciao
Le critiche al PD piombinese,della Val di Cornia e regionale sono principalmente orientate a mettere in evidenza come il sistema di potere partitocratico che “i compagni” si sono costruiti negli ultimi 60 anni, si sta rivelando inadatto ad affrontare i problemi attuali. E’ un sistema di potere che funziona bene in tempi di vacche grasse cioè di crescita economica perché gestisce molti posti di lavoro in maniera più o meno diretta e tutta una serie di benefici attraverso un modo di amministrare dove c’è sempre qualche bistecchina per tutti. Le politiche iniziate alla fine degli anni 90 con la promozione di attività edilizie molto espansive (quelle del cartello degli imprenditori venturinesi dell’edilizia, cemento, cave etc.) e di attività di sostegno al turismo non sempre hanno trovato il massimo gradimento perché certuni vi hanno visto degli eccessivi “favoritismi”. I problemi della 398 con il fallimento dei fanghi di Bagnoli, la crisi dell’acciaio, la crisi dell’ospedale di Villamarina hanno condizionato negativamente le opinioni di molta cittadinanza. La crisi economica e sociale sta facendo il resto. Da un sistema di potere partitocratico come quello del Pd, una ragnatela fittamente intessuta e solida, la gente si aspetterebbe qualcosa di più che non il mantenimento delle posizioni di rendita per chi si trova agganciato ai nodi della trama. I roboanti editoriali che il Sindaco si ostina a declamare sull’organo ufficiale del “Comune” cercando di infondere fiducia e speranza fanno talvolta rabbrividire, da un lato perché sono incomprensibili per chi non abbia un livello di istruzione molto elevato destando il sospetto che siano messaggi in codice per qualcuno, da un’altro lato perché sembrano fuori dalla realtà in quanto troppo ottimistici. C’è bisogno che la cittadinanza prenda coscienza e rifletta su questo modo di “governare”. Mi auguro che Piombino possa tornare ad essere quella città dove la politica aveva un ruolo importante con molta attiva partecipazione.
Destra, sinistra, qui ci sono in gioco i problemi della gente, vogliamo cercare di restare sul merito ? Mi sembra molto faticoso.