PIOMBINO: VIGILI IN VIA AMENDOLA «STRUTTURA FUORI NORMA»
Grazie alla nostra segnalazione il comune ha effettuato sopralluoghi presso la nuova struttura turistico-ricettiva situata in Via Amendola dove era stata costruita una struttura in muratura che nel progetto non ci risultava fosse presente. Smentita quindi la società costruttrice del complesso turistico che sosteneva in un recente articolo apparrso sulla stampa l’aderenza dei lavori al progetto: la baracchina (un vano contatori) sarà demolita.
«In merito agli articoli apparsi sulla stampa locale – ci ha comunicato il Comune di Piombino – relativi all’intervento edilizio di via Amendola per la realizzazione del complesso turistico-ricettivo, si comunica che a seguito delle verifiche compite dai vigili edilizi e dagli uffici edilizia del Comune, il manufatto in muratura recentemente realizzato in prossimità del piede della scarpata risulta difforme dal progetto originale».
A motivare il provvedimento è l’assessore all’urbanistica Luciano Francardi: «Nel piano particolareggiato della costa si stabilisce che i locali tecnici debbano essere integrati o adiacenti alle strutture». Pertanto, il Comune procederà con provvedimenti conseguenti previsti dalle leggi in materia; l’amministrazione comunale provvederà nei prossimi giorni a notificare all’azienda la decisione più probabile, la demolizione.
Ma la domanda vera è perché Simeti potrebbe averlo fatto? Guardando il progetto ed i lavori effettuati salta subito all’occhio quel cordolo in cemento che arriva fino alla struttura contestata. Chiaramente quel muretto in cemento serve quasi sicuramente per poi effettuare una recinzione di tutta l’area, che però non sembra prevista nel progetto. Ma cosa ci deve venire al posto del “locale caldaie”? Abbiamo fatto un po’ d’indagini e alla fine abbiamo scoperto quale poteva essere, ovviamente secondo la nostra ipotesi, il vero obbiettivo del costruttore che da subito ha mostrato poco interesse al valore ecologico ed ambientale dell’area.
Il lettore sicuramente ricorderà il taglio della pianta di fico all’inizio dei lavori. Il taglio di uno dei due fichi “piombinesi”, ha mostrato sin dall’inizio dei lavori la scarsa sensibilità ambientale de “La Sorgente S.r.l.”. Nell’area dove è stato costruita la struttura in muratura, nel progetto è prevista la realizzazione di un giardino a tutela e valorizzazione della famosa sorgente di Via Amendola e dell’area verde circostante.
Il giardino, già ridimensionato dall’azienda rispetto alle proposte dell’amministrazione comunale prevede la ricostruzione del lavatoio e della vasca-laghetto, ruscellamento, tutela del verde, idonee piantumazioni arboree, e deve essere un intervento di tutela effettiva sia del patrimonio culturale che ambientale di quel tratto di costa urbana. Una salvaguardia non fine a se stessa, ma che valorizza tutta l’area circostante e le attività turistico-ricettive che la società “La Sorgente S.r.l.” ha intenzione di promuovere.
Il muro di recinzione realizzato da “La Sorgente S.r.l.” dimezza di fatto le dimensioni già ridotte del giardino e del laghetto e mostra, a prescindere o meno dalla legittimità dell’opera, ancora una volta, una scarsa sensibilità ambientale, che si accompagna all’eccessivo uso di cemento, argomento contestato da buona parte dei residenti in Via Amendola.
Entrando poi nel dettaglio specifico, esattamente come riportato nelle “Osservazioni: sintesi e controdeduzioni (marzo 2006)” allegate in Delibera, nelle Norme Tecniche di Attuazione al Piano Particolareggiato della Costa Urbana e del Promontorio del Falcone (versione modificata in seguito all’accoglimento delle osservazioni – marzo 2006), all’Art. 10, Ambito d’intervento 3 “Via Amendola” si legge:
Per l’Ambito d’intervento denominato “Via Amendola” il piano prevede… [omissis]
L’intervento dovrà essere attuato nel rispetto delle seguenti prescrizioni:
– … [omissis]
– il parcheggio pertinenziale a servizio dell’ambito dovrà essere realizzato lasciando il più possibile inalterata la morfologia attuale dell’area; il fondo del parcheggio dovrà essere finito in battuto di cava o con pavimentazione ad elementi autobloccanti in cls di tipo filtrante; il parcheggio dovrà essere arricchito con nuova piantumazione (leccio, palma, tamerice, ornello) al fine di ombreggiare e mitigare la vista degli stalli; nella realizzazione del nuovo parcheggio si dovrà prevedere la conservazione della sorgente esistente che dovrà essere maggiormente valorizzata anche attraverso la creazione di un’area “a giardino” che la separi dalla nuova struttura a parcheggio. Nella sistemazione dell’area a verde dovranno essere salvaguardate le essenze e la vegetazione spontanea esistente, e si potrà valutare la possibilità di realizzare un piccolo ruscello alimentato dalla stessa sorgente.
Contestualmente alla realizzazione del centro ludico-ricreativo… [omissis]