PIOMBINO: CONFERENZA CONGIUNTA SULLA NUOVA AUTOSTRADA
Giovedì 10 maggio alle ore 21,00 nella sala del Quartiere Città Nuova , a Piombino località Perticale, SEL, IDV, PdCi, Prc, Ascolta Piombino, organizzano un’assemblea pubblica per informare i cittadini sulle implicazioni della prossima trasformazione dell’attuale variante Aurelia in autostrada a pagamento. Parteciperanno anche le liste civiche della VdC e il coordinamento No-Sat.
«E’ un primo importante momento – iniziano i partiti di Piombino – che vede forze diverse, ciascuna con una propria specifica identità , convergere su una problematica che avrà pesanti ripercussioni sulle economie delle famiglie e delle imprese e sulla quale non si è ancora fatta sufficiente chiarezza.
Il primo obiettivo è quindi l’informazione: i cittadini devono sapere che quest’opera, sostenuta e giustificata con il ricorso all’uso di espressioni tanto altisonanti, quanto prive di riscontro effettivo nella realtà, è un’opera che risulterà inutile e dannosa per loro e il loro territorio. E’ un’opera che , come tutte le grandi opere, si prefigura come un investimento finanziario di cui beneficeranno gli azionisti della SAT, che sono Monte dei Paschi di Siena, il gruppo Gavio, Caltagirone, l’Holcoa Spa (le cosiddette cooperative rosse) e Benetton. Non sarà “strategica” per lo sviluppo, anzi inutile e peggiorerà la vita dei cittadini e dei paesi sui quali si riverserà gran parte del traffico; non sarà “volano per l’economia” ,ma dannosa per le imprese e le famiglie; non la chiede l’Europa, come dicono e non servirà per velocizzare le merci.
In tutti i territori interessati all’autostrada si sono costituiti movimenti di opposizione , che hanno avuto anche dei riflessi importanti nei consigli comunali. In VdC, invece, regna sovrano il silenzio: unica eccezione il CC del comune di Suvereto dove è stata di recente approvata all’unanimità una mozione presenta da UpS, in cui si chiede l’esenzione dal pedaggio per tutti i cittadini residenti nelle provincie interessate.
A Piombino , l’amministrazione comunale ha sottoscritto, a dicembre 2011, un accordo con SAT che prevede il prolungamento della 398 fino al Capezzolo (non fino al porto) accettando in cambio il pagamento del pedaggio. Ricordiamo tutti le parole del sindaco che accusò di provincialismo quanti non volevano pagare il balzello.
E’ doveroso un breve excursus. Con il progetto ANAS del 2001, che prevedeva la messa in sicurezza dell’Aurelia a nord di Grosseto (senza pedaggio), la realizzazione di una variante a sud con complanari adeguate, il collegamento con i porti di Livorno e Piombino, il costo era stato calcolato intorno agli 800 milioni di euro e l’opera sarebbe stata finanziata interamente con fondi pubblici. Questo progetto è stato abbandonato nel 2004 dall’asse Berlusconi-Lunardi-Matteoli che ha affidato il progetto a SAT con il risultato che il costo è lievitato fino a raggiungere i 3 miliardi e 800 mila euro. Dopo la bocciatura del CIPE, SAT ha dovuto rivedere al ribasso le sue previsioni, che comunque sono rimaste a livelli altissimi (2,2 mld) , mantenendo però il prolungamento della concessione governativa fino al 2046, negando la gratuità prima promessa e imponendo tariffe alte , destinate a compensare i previsti bassi flussi di traffico. Cifra che potrà difficilmente essere ripagata dalle sole entrate dei pedaggi, e questo autorizza a pensare che anche la fattibilità finanziaria dell’opera sia avvolta in un alone di incertezza.
Da sottolineare anche che il presidente della SAT è Antonio Bargone , prima sottosegretario nel governo D’Alema e poi consulente dell’assessore ai lavori pubblici della Regione Toscana, Riccardo Conti . Bargone viene successivamente nominato da Matteoli Commissario Straordinario governativo per la Tirrenica, cioè controllore di se stesso in un palese e sottaciuto conflitto d’interessi. E’ doveroso ricordare anche che la SAT nel 1998 aveva già beneficiato di un generoso salvamento da parte del governo D’Alema: 172 mld di lire, denaro pubblico regalato alla SAT e di cui non si chiederà più conto.
A febbraio del 2012, l’annuncio di SAT: esazione del pedaggio al termine del primo tratto di autostrada, niente complanari, ritenute concorrenziali per l’autostrada, niente 398 fino al porto di Piombino, rinvio a data non indicata il tratto a sud di Grosseto, quello realmente pericoloso, da cui, in un paese normale, si sarebbe cominciato l’opera di messa in sicurezza della viabilità, come richiesto dall’UE. Inoltre, dal momento che SAT non ha ancora presentato un piano economico-finanziario per l’opera, è facilmente prevedibile che, quanto promesso oggi sarà negato domani con il venir meno delle necessarie condizioni di fattibilità.
La Regione Toscana come ha risposto? Ha chiesto alla SAT un cronoprogramma dell’opera, da presentare prima dell’esazione del pedaggio. Inoltre offre ancora benefici alla SAT: la defiscalizzazione per finanziare la riduzione del pedaggio per pendolari e residenti e l’eliminazione del canone che SAT dovrebbe corrispondere ad ANAS per l’uso della variante di cui ANAS è appunto proprietaria. Altri due regali ad una società privata che si è già presa un bene pubblico a costo zero senza rispettare nessuno degli impegni assunti in cambio.
Di fronte a tutto ciò, pesa il silenzio degli amministratori della Val di Cornia, in evidente imbarazzo di fronte agli impegni assunti pubblicamente con i cittadini ai quali avevano presentato l’autostrada come un’opera necessaria, a patto che fossero garantiti esenzione per i residenti e pendolari nonché viabilità alternativa. La 398 è stata sempre vista come una strada da barattare, prima con l’operazione fanghi tossici di Bagnoli, poi con il consenso alla trasformazione della superstrada in autostrada a pagamento: il risultato è sempre lo stesso, cioè la 398 si fermerà al Gagno. La domanda a questo punto nasce spontanea: se la necessità della 398 fosse stata considerata come un’infrastruttura necessaria in se stessa, senza baratti e compromessi, forse le cose avrebbero avuto un esito diverso? L’imbarazzato silenzio forse ha motivo di essere.
Noi riteniamo inaccettabile questo progetto, inutile un’autostrada che si è andata a sovrapporre a una variante sicura, gratuita e promossa in termini di percorribilità, dalla stessa Europa.
Riteniamo che il pedaggio graverà sulle economie delle famiglie e delle imprese, già duramente provate dalla crisi e dal costo della benzina. Riteniamo che il traffico si riverserà pericolosamente sulla vecchia Aurelia e sui centri urbani limitrofi all’autostrada, riportandoci indietro di trent’anni, quando i paesi erano attraversati dalla vecchia aurelia.
Riteniamo che la 398 sia una priorità per Piombino e per la sua economia e che sia stato un errore considerarla alla stregua di un’opera compensativa.
L’assemblea di giovedì – commentano i partiti – vuole essere il primo momento di una mobilitazione che veda anche i cittadini di Piombino impegnati nella difesa dei loro interessi e della loro sicurezza. Sarà in quell’occasione possibile firmare la petizione avviata sul web contro il progetto SAT. Infine verrà presentata una mozione che porti all’apertura di un dibattito in CC e al pronunciamento della Giunta».
Sinistra Ecologia Libertà
Italia dei Valori
Ascolta Piombino
Partito della Rifondazione Comunista
Partito dei Comunisti Italiani