PIOMBINO: FORSE TORNANO I FANGHI, MA LA REGIONE NON NE SA NIENTE
Il 9 maggio 2012 il Provveditorato interregionale delle Opere Pubbliche Campania-Molise ha aggiudicato la gara d’appalto per la bonifica degli arenili di Bagnoli. La gara è stata assegnata ad un’associazione temporanea di imprese, di Roma e Napoli, che avranno il compito rimuovere la colmata a mare e pulire i fondali di tutto l’area Bagnoli-Coroglio. Il progetto costerà 73,5 milioni di euro e la consegna dei lavori è prevista dopo 700 giorni, quasi due anni. Ma la regione Toscana, del fatto che i fanghi torneranno a Piombino ancora non ne sa niente.
La prima parte, che richiederà 15 mesi di tempo, prevede la rimozione della sabbia inquinata fino a al raggiungimento dei 7 metri di profondità dell’acqua e la bonifica dell’area ripulita. I sedimenti contaminati verranno spediti a Piombino, in provincia di Livorno, per riempire le casse di colmata del nuovo porto della cittadina toscana. Per dividere l’area bonifica da quella ancora inquinata verrà inserita una barriera soffolta.
“Sulla cosiddetta ‘svolta’ di Bagnoli nessuno al momento ci ha informato”. E’ lapidaria la risposta che l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini ha fornito alla testata greenreport, dopo la pubblicazione della notizia, in cui si annuncia che il 9 maggio il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche della Campania e del Molise, ha aggiudicato la gara (effettuata in base all’articolo 55 del Dlg 163/2006 secondo il criterio dell’ offerta economicamente più vantaggiosa) per «la rimozione di sedime inquinato e trasporto a Piombino».
«Voglio sottolineare – ricorda Bramerini – che stiamo parlando di un accordo partito dieci anni fa e sottoscritto nel 2007. Da allora a oggi sono trascorsi cinque anni in cui sono cambiati contesti, condizioni e prospettive. Pertanto Regione e Comune di Piombino hanno già segnalato al Ministero dell’ambiente la necessità di modificare l’accordo chiedendo un incontro in cui, tra i vari problemi all’ordine del giorno, sarà affrontato anche questo».