«SULL’AUTOSTRADA TIRRENICA, TRA IPOCRISIA E DISINFORMAZIONE»

E’ questo il titolo del comunicato del gruppo “No pedaggio sull’Autostrada Aurelia” in risposta ad una nota congiunta   degli operatori del porto di Piombino che ritengono indispensabile il completamento dell’autostrada Tirrenica. Visto che anche questo comunicato non è arrivato alla nostra testata (e con l’occasione ci scusiamo nuovamente con i nostri lettori… ndr.) ve lo riportiamo al termine della replica come è stato pubblicato da “Il Tirreno-cronaca di Piombino”, di oggi.

«Abbiamo letto con grande meraviglia e rammarico – inizia il gruppo No pedaggio sull’Autostrada Aurelia – il comunicato congiunto degli operatori del porto di Piombino. Ci sembra impossibile che gli uffici legali della Compagnia Portuali, Smepp, Ormeggiatori, Piloti, Agenzia Mixos, Moby e Blu Navy, non abbiano avuto accesso alla documentazione prodotta da SAT su come sarà realizzata la “Nuova Autostrada” e a quali condizioni questa sarà attivata per il traffico passeggeri e merci.

Visto che fino ad oggi SAT (secondo noi volutamente) non ha ancora prodotto il Piano Economico Finanziario dell’opera, ne uno studio dell’impatto socio-economico sul territorio relativo agli effetti della sottrazione della Variante Aurelia al libero traffico, ed un serio studio costi-benefici relativo alla costruzione di un’Autostrada nel tratto Rosignano-Grosseto; su quali basi queste aziende sostengono l’opera in modo così indispensabile quando tutti i partiti di centro sinistra, di centro destra, tutte le liste civiche della Val di Cornia e tutto l’associazionismo, eccetto il PD, pongono seri dubbi sull’opera, e lo fanno basandosi su studi rigorosi e scientifici?

Non vorremmo che, per sostenere il burocrate di turno, le aziende del porto di Piombino finissero, grazie alla “Nuova Autostrada” col pedaggio più alto d’Europa e alla SS398 che finisce al Gagno, dalla padella nella brace.

Girano voci infatti che, una volta che la variante non sarà più gratuita, le grandi aziende di trasporto dal porto di Piombino non ci transitino più, e che imbarchino, per risparmiare il pedaggio più alto d’Europa, direttamente a Livorno. Queste voci, visto che SAT non ha mai presentato i documenti citati sopra, hanno lo stesso peso delle promesse dei burocrati del PD che vi ricordiamo su questa opera sono in palese conflitto d’interessi.

Le Coop Rosse ed il gruppo Monte dei Paschi, sono due degli azionisti principali della SAT, e ruotano storicamente nell’area del Partito Democratico. Da una parte quindi il PD deve decidere sull’utilità e convenienza dell’opera, e dall’altra è quello che ha, seppur indirettamente, il ritorno economico dall’operazione, ed è di fatti l’unico partito ad insistere affinché questa venga realizzata a queste scellerate condizioni.

Per tutti questi motivi – conclude il gruppo “No Pedaggio” –  sosteniamo la petizione on-line contro l’autostrada realizzata da SAT che può essere firmata a questo indirizzo:

http://www.firmiamo.it/tirrenica–no-sat-su-aurelia-con-pedaggio

 

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Il comunicato dei PORTUALI tratto da IL TIRRENO del 13 maggio 2012:

Gli operatori del porto di Piombino ritengono indispensabile il completamento dell’autostrada Tirrenica. Compagnia Portuali, Smepp, Ormeggiatori, Piloti, Agenzia Mixos, Moby e Blu Navy, hanno infatti sottoscritto un documento contro i dubbi espressi «da quelle forze che hanno sempre impedito la realizzazione dell’opera, dopo lunghissimi anni di attesa di quel breve tratto di autostrada che ci deve “legare” al centro-nord. Il porto di Piombino – sostengono gli operatori – ha scontato e sconta tuttora un deficit difficilmente colmabile con gli altri porti toscani e dell’alto Tirreno. La mancanza di collegamenti veloci , autostradali e ferroviari, limita lo sviluppo dei traffici, rischiando addirittura dì vanificare anche quei forti investimenti pubblici che in questi anni ne hanno consistentemente migliorato l’offerta e l’appetibilità commerciale».

«Abbiamo raccolto – continano – la sollecitazione e la sfida che ci è venuta sia dalle istituzioni che dall’utenza di modificare e migliorare la nostra organizzazione, di confrontarci con la concorrenza, dì essere competitivi con i costi, con i mezzi, con le rese e con tutti i servizi; abbiamo fatto investimenti, abbiamo assunto personale , abbiamo “tenuto” e stiamo tenendo anche in questi anni bui e difficili nei quali molte aziende non sono state in grado di reggere il peso della crisi. Insomma abbiamo “creduto” e crediamo nel nostro porto, da tutti indicato ai primi posti sul fronte della possibile e necessaria diversificazione economica, produttiva ed occupazionale del territorio».

«Il presidente della Regione Enrico Rossi in prima fila, con le istituzioni locali, sindaco e Autorità portuale, ci hanno con forza sostenuto e ci sostengono, indicando questa strada e ponendo sempre al centro del rapporto con gli altri livelli istituzionali la necessità dei collegamenti: autostrada, 398, Due Mari, Ferrovia. Oggi , vogliamo rilanciare un grido di allarme, una preoccupazione forte, perché la realizzazione dell’autostrada, ovviamente unita al completamento della strada 398 fino alle aree portuali, non tardi ancora».

«Giusto discutere di pedaggi, di eventuali esenzioni, di percorsi alternativi, ma riteniamo davvero sbagliato riaprire il dibattito autostrada sì-autostrada no. Se il porto – concludono gli operatori non ha collegamenti rapidi verso il centro della Toscana e verso il nord Italia, resta limitato alle sole merci dirette in zona. Questo è il grande limite che vogliamo e dobbiamo superare, senza restare l’eterna “isola” tra Livorno e Civitavecchia».

Scritto da il 13.5.2012. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

6 Commenti per “«SULL’AUTOSTRADA TIRRENICA, TRA IPOCRISIA E DISINFORMAZIONE»”

  1. Ubaldo

    Il problema cari operatori NON è autostrada sì autostrada no… troppo semplicistico.
    Per Piombino il problema è accettare o meno il “furto” della Variante Aurelia a fronte di un completamento della 398 che sarà per la maggior parte comunque fatto con SOLDI PUBBLICI e non da SAT (come si vuol far credere), cioè pagheremo NOI per farci rubare la Variante (siamo dei geni!!).
    Nessuno che io sappia, si è mai opposto al completamento della 398, che andava fatta 30 anni fa, vista la sua “indispensabilità”… mi sembra che nel 2000 (progetto ANAS) i soldi ci fossero….e allora come mai non si è fatto niente sino ad ora? forse che con ANAS qualcuno non faceva abbastanza soldi?
    Nessuno che io sappia si è mai opposto al potenziamento delle ferrovie, del trasporto via ferro (che è ciò che l’ Europa auspica…non il furto della Variante), non troverete cortei o assemble di cittadini contrari…. ne saremmo felici…ma così non sarà. Perchè?
    Nessuno che io sappia dice che a Sud di Grosseto NON si debbano trovare soluzioni per rendere la mobilità più sicura e veloce…il che NON significa per forza autostrada a pedaggio. Ma in quel tratto NON c’è ancora un progetto condiviso, o addirittura presentato… ma intanto si parte a espropriarci della variante, cioè del pezzo di strada più sicuro e veloce. Perchè??

    Potete ingannare tutti per qualche tempo o alcuni per tutto il tempo, ma non potete ingannare tutti per tutto il tempo. (Abraham Lincoln)
    A me sembra che il tempo degli inganni sia finito!!

  2. mario

    sorprende la poosizione degli opoeratori economici, evidentemente più sensibili alle direttive politiche di chi comanda che attenti agli interessi delle proprie imprese e dell’occupazione: con l’autostrada arriveranno a Piombino meno traffici e le imprese locali avranno costi di trasporto più alti. Comne si fa a non comprendere una tale evidenza? Del resto abbiamo visto che anche recentemente ci si interessa più a piazzare un uomo del pd alla Toremar (e magari una donna del pd all’Autorità portuale) piuttosto che ai reali interessi del porto. Questa è la politica qui e anche per l’autostrada si 0pensa più ai destini individuali e al ceto politico piuttosto che agli interessi del territorio, dei lavoratori, dei giovani.

  3. Giuliano Parodi

    RISPOSTA ALLA COMPAGNIA PORTUALI SULLA 398
    14 MAGGIO 2012

    Strana posizione quella degli operatori del porto quando si rivolgono a “quelle forze che hanno sempre impedito la realizzazione dell’opera, dopo lunghissimi anni di attesa di quel breve tratto di autostrada che ci deve legare al centro-nord.”

    Mica vorranno far credere che se in tutti questi anni non è stata realizzata l’autostrada tirrenica o la messa in sicurezza dell’Aurelia, come avevano previsto ANAS e Regione fino al 2001, la responsabilità è di chi oggi contesta gli esosi pedaggi previsti dalla SAT?

    Oppure che la mancata realizzazione della SS.398 fino al porto, opera fondamentale per lo sviluppo dei traffici marittimi, dipende dalle forze di opposizione a Piombino e non, com’è evidente, dall’incapacità delle amministrazioni comunali di saper avanzare correttamente al Governo il tema del completamento di una strada d’interesse nazionale, indipendentemente da ricatti e contropartite come i fanghi di Bagnoli prima e i pedaggi sull’autostrada oggi?

    Lo stesso dicasi per la Grosseto-Fano, che giustamente la Compagnia Portuali indica altrettanto strategica per collegare il porto di Piombino con quello di Ancona, e’ in costruzione da anni e ancora non e’ stata completata, e non certo per l’opposizione delle Liste civiche o di qualche partito ambientalista, ma per il malaffare e la cattiva gestione degli appalti sulle grandi opere. Un esempio su tutti la galleria della Guinza, snodo centrale della Fano – Grosseto, sono già stati spesi in passato circa 300 milioni di euro, e da più di 20 anni però, si attende il passaggio della prima auto.

    Ci chiediamo perché gli stessi operatori non hanno alzato gli scudi quando, nel 2010, il Sindaco di Piombino ha fatto un accordo con la SAT e l’allora Ministro Mattioli con il quale rinunciava alla realizzazione dell’intero tratto della SS 398 fino al porto, contentandosi di un breve tratto da Montegemoli a Gagno, che non serve a nulla, e solo di promesse per la progettazione e il finanziamento del tratto che attraversa le fabbriche e arriva al porto. Un accordo che non risolve il problema del porto e fa perdere a Piombino forza di contrattazione.

    Se non fosse stato per le forze di opposizione, di questo problema non si sarebbe più parlato.
    Gli operatori del porto intervengono invece per contestare le posizione di coloro che sostengono due cose essenziali proprio per lo sviluppo del porto: la realizzazione della SS 398 come opera prioritaria e autonoma da qualsiasi condizionamento e, nel caso si decida di trasformare l’Aurelia in Autostrada, di non prevedere pedaggi nei tratti dove non esistono viabilità alternative percorribili.

    Le compagnie di autotrasportatori dovrebbero essere le prime ad opporsi a questo scellerato progetto, pedaggiare l’attuale variante portera’ inevitabilmente un aumento dei costi dei prodotti nei mercati e sulle tavole della gente, perche’ e’ bene ricordare che i fantomatici sconti per i residenti e pendolari, richiesti dalla Regione Toscana, si limitano ai possessori di veicoli in classe A, ossia solo automobili private.

    Se questo non sarà possibile, molto meglio per l’economia e la sicurezza dei nostri territori tornare al progetto di adeguamento dell’Aurelia, partendo da sud, dove esiste davvero l’emergenza, e non certo da nord dove si circola senza problemi e senza pedaggi, come invece hanno previsto SAT e Regione.

    Ci sembra molto strano che questi due obiettivi non debbano far parte delle rivendicazioni degli operatori portuali perché, se dovesse passare il progetto della SAT così com’è e come la Regione lo ha approvato, per i nostri territori non ci sarebbero vantaggi per la circolazione dei mezzi e delle merci, ma solo tariffe tra le più alte d’Europa da pagare per una strada che c’è già. Ed il porto, questo è certo, non ne trarrebbe vantaggio, ma bensì un danno.

    Giuliano Parodi
    PRC federazione elba-val di cornia

  4. Andrea Serni

    Per la SS398 tutti saremmo disposti a pagare una tassa di tasca o accettare i disagi ,costi, pericoli ,che porterebbe la trasformazione dell’attuale VARIANTE AURELIA , ad AUTOSTRADA, voler far credere che questa trasformazione porterebbe alla costruzione della strada di penetrazione al porto sia un modo superficiale di veder le cose,come superficiale e’ dire che qualcuno abbia sempre bloccato quast’ opera ,che se non ricordo male collegata in altra occasione alla faccenda dei fanghi di Bagnoli.

    Operazione saltata non certamente per la presa di posizione di alcuni gtuppi locali che si opponevano all’operazione ma x altri e piu importanti motivi,
    Ma se in quel caso sparita l’pperazione non abbisamo avuto ne il disagio ne i benefici ,quest’operazione x come e’ stata impostata alla fine non ci darebbe i benefici (398) e ci troveremmo i disagi e costi (trasformazione della variante aurelia) ,e quando sara’ successo a poco servira’ lamentarsi dopo; serve valutare bene prima.

    Credo che la valutazione vada fatta sulle notizie e dichiarazioni che abbiamo sono queste :
    Per quanto riguarda il progetto ,al di la che presenta qualche problema di sicurezza ,che ritengo alla fine risolvibile viene collegato da SAT alla sua realizzazione fino al Capezzolo ,alla ‘accettazione del CIPE dellatrasormazione e approvazione del progetto finito ; progetto che al momento mi risulta nemmeno esistere x il tratto Fonteblanda – Civitavecchia x la complessita’ di realizzazione,

    Ancora peggio e’ il discorso finanziamento dell’opera : X quello che riguarda SAT verserebbe una ciffra di 20 milioni di euro SEMBRA;dico sembra perche non essendoci un piano finanziario presentato (mi risulta)no e’ dato sapere cosa e stato messo in bilancio x l’intera opera, un contibuto di 20 milioni della regione ,mentre altri 20 erano stati premessi dal ex ministro delle infrastutture (ora il governo e’ cambiato) credo non fossero messi a bilancio ,ma tra le priorita’ .( Come il ponte sullo stretto) oltre ad altri spiccioli .
    Ammesso che siano sufficenti mi sembra che siano abbastanza approssimatvi .

    Mentre per l’esenzione pedaggio le cose sono piu’ chiare : Dalle dichiarazione di Bargone, presidente di SAT e commissario straordinario del governo per quest’opera (anomalia Italiana) dice che il pedaggio si paghera’ cosi come lo diceva anche il ministro delle infrastutture che non vedeva il motivo come una cosa che si paga in tutt’Italia non si dovesse pagare qui.

    Infatti per il lotto 1 ormai terminato, la proposta di SAT alle popolazioni della Val di Cecina e’ di dare il telepass e la viabilita’ x quel tratto x un anno …Poi si vedra.’
    Se pero qualcuno ha notizie diverse che portino ad una diversa valutazione di qust’operazione mi piacerebbe ne parlasse con la gente assumendosi meriti e responsabilita invece di cercar di fare passar tutto sotto silenzio (o quasi) fio a trovarsi quest’operazione finita.(trasformazione della variante Aurelia) .

    Tutti saremmo contenti di vedere un traffico snello verso il porto che porta lavoro e toglie i disagi di viabilita da Piombino . Ma stando cosi le cose la quasi certezza e’ che il porto ed il traffico restano quelli che sono; invece un lavoratore che deve fare una visita a Livorno dovra pagare la tassa doppia: Una per i Tiket ed una per il pedaggio.

    Grazie per l’ospitalità cordialmente,
    Andrea Serni
    Cordinatore IDV Val di Cornia

  5. Riccardo Gelichi

    PERCHÉ È IN DISCUSSIONE IL FUTURO DEL PORTO

    L’allarme lanciato dagli operatori portuali è concreto, loro lo lanciano, ma non spiegano i motivi. Sono seriamente in pericolo tutte le destinazioni relative all’indotto della nautica previste dalla Chiusa fino a Poggio Batteria, compreso anche alcune funzionalità del porto commerciale.
    Perché con la prossima adozione del Regolamento Urbanistico e del relativo art. 96 saranno condizionate alla contestuale realizzazione del prolungamento della SS.398 fino al porto.

    Non vorrei dire noi l’avevamo detto in tutte le sedi e in tutte le occasioni, ma è proprio così, abbiamo sempre sottolineato quanto fosse vincolante la norma presente nel MASTERPLAN (Piano di Coordinamento dei Porti della Toscana), con la quale la Regione imponeva la contestuale realizzazione del prolungamento della SS. 398 fino al porto commerciale, perché si potesse cantierare tutte le previsioni della filiera nautica presenti nell’ambito della Chiusa, compreso il porto sotto Poggio Batteria già oggetto di progettazione definitiva.

    Tutto ciò accade mentre Piombino, il suo porto, e l’intera Val di Cornia soffrono da tempo la mancanza di infrastrutture viarie di livello internazionale, le amministrazioni locali e regionali non sanno fare altro che proporre autostrade costose e irrealizzabili, alle quali legare il destino di arterie importanti come la SS. 398.

    I rappresentanti delle categorie portuali, invece di analizzare il problema nella sua concreta realtà, strumentalmente puntano il dito contro chi è contrario a questo tipo di autostrada, quando sanno benissimo che l’accordo per la Tirrenica prevede la 398 fino al Capezzuolo e non fino al porto. Questi operatori portuali, le responsabilità del mancato sviluppo se le cerchino al loro interno, le loro dichiarazioni dovrebbero rivolgerle al partito che ha siglato quell’accordo capestro con Sat, e non sparare su chi vuole informare i cittadini.

    Paradossalmente, assistiamo in questi giorni ad una sterile bagarre politica, tutta interna al partito democratico e guarda caso tutta incentrata proprio su quei personalismi che il nostro Sindaco dice di abiurare, dettagli per gli operatori portuali, politicamente un capolavoro.

    Riccardo Gelichi
    Portavoce di AscoltaPiombino

  6. ASTUTO CACCIATORE

    Queste rimostranze degli operatori portuali verso la parte della pubblica opinione formata dai cittadini organizzati nei comitati, movimenti e partiti che sostengono la necessità di fermare questo assurdo piano delll’autostrada, dimostrano come sia forte e radicata la struttura partitocratica e clientelare del PD (che ancora una volta dimostra il suo livello di Partito Padrone).
    La struttura partitocratica mostra la sua incapacità di risolvere i problemi economici e sociali perché li vede e gestisce soltanto all’interno della sua logica. Il loro obiettivo è il mantenimento dello status quo della loro struttura di potere ad ogni costo, magari facendo pagare un balzello esoso per il pedaggio. Intanto però mantengono e rinforzano le loro strutture di potere insediando un “vecchio compagno”, presentato come un buon caro amico del popolo da certa stampa, alla Toremar, che anche se privatizzata deve restare un feudo partitocratico. Meditate, gente, meditate…

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