VAL DI CORNIA: CONCOMMERCIO CHIEDE AI COMUNI CHIAREZZA SULL’AUTOSTRADA E SS398
Anche la Confcommercio, dopo la Confesercenti che si è dissociata totalmente dall’operazione, inizia ad avere grossi dubbi sulla variante Aurelia trasformata in autostrada con il pedaggio più alto d’Europa e la SS398 che finira alla rotonda del Capezzolo (cioè alla fine della frazione Gagno). Prima di prendere posizioni più rigide chiede però ai comuni della Val di Cornia di fare chiarezza sulle affermazioni che ormai stanno dilagando su tutti i media, sia on line che cartacei sul danno che questa operazione porterà a imprese e cittadini. A queste richieste i sindaci non hanno mai dato nessun tipo di risposta ufficiale.
Ricordiamo ai nostri lettori inoltre che fra pochi giorni entrerà in funzione il casello a Rosignano anche per chi prosegue sulla Variante Aurelia che di fatto è stata espropriata da SAT, e che domenica 3 giugno su RAI Tre ci sarà una puntata speciale di REPORT proprio su questo argomento.
«Nelle ultime settimane si sono susseguite sui giornali locali dichiarazioni favorevoli o contrarie al progetto della nuova autostrada da Cecina a Civitavecchia. Vista l’importanza che deriva da scelte come questa Confcommercio auspicherebbe, da parte dei Comuni della Val di Cornia, di fare chiarezza su tutta quella serie di affermazioni e smentite che a tale opera sono legate e che arrivano dalle fonti più disparate e riguardano la possibile modalità d’esenzione del pedaggio, il collegamento della 398 dall’autostrada al porto o meno, la conversione in autostrada dell’attuale superstrada effettuando una radicale trasformazione della stessa aumentando l’ampiezza della carreggiata o altresì lasciando tutto invariato tranne i caselli.
L’ attuale stato di incertezza genera dubbi e i dubbi normalmente fanno vedere con sospetto anche cose che normalmente dovrebbero essere accolte con forte interesse. I problemi sollevati non sono particolari di poco conto e quindi vanno affrontati in maniera costruttiva ma non evitati».
L’appello di Confcommercio è quindi per «un documento o confermare i già esistenti, da parte delle Amministrazioni della Val di Cornia, che esponga lo stato dell’arte della situazione al fine di poter dare a tutti delle basi concrete su cui lavorare e confrontarsi. Crediamo sia superfluo ribadire che – continua Confcommercio – nella delicatissima situazione economica piombinese e della Val di Cornia, lo sviluppo del porto e la realizzazione di una rete stradale che lo valorizzi, è una delle ultime frecce al nostro precario arco. Del resto il dubbio di oggi leggendo i recenti articoli di stampa, dimissioni del sindaco Fabio Tinti, da coordinatore dei Comuni della Bassa Val di Cecina, dovute all’applicazione della Tassa di soggiorno degli stessi Comuni della Val di Cecina in maniera difforme nei periodi e nelle tariffe, da Comune e Comune, da come presentate alle Associazioni, gestione parcheggi in Val di Cornia, che ha avuto risvolti assai eclatanti, Piombino per conto suo e San Vincenzo per conto suo, che porteranno sicuramente a ulteriori costi sia ai turisti che ai residenti, sono un segnale di drammatico scollamento tra Amministrazioni Comunali. Come Confcommercio ci incominciamo a domandare quale futuro se lo avrà la concertazione su quegli argomenti, che non sono strettamente comunali, ma riguardano problematiche sovracomunale e hanno risvolti economici per i cittadini e le aziende, in questo scenario attuale».