CAMPIGLIA MARITTIMA: IL PREFETTO IN VISITA AL COMUNE
Il 7 giugno 2012 il Prefetto di Livorno Tiziana Giovanna Costantino ha fatto visita ufficiale al Comune di Campiglia ricevuta dal Sindaco Rossana Soffritti alla presenza delle autorità civili, religiose e militari. La dott.ssa Costantino ha raggiunto la sala consiliare dopo aver attraversato il palazzo comunale che ha apprezzato, così come le caratteristiche del centro storico dei suoi monumenti e del suo tessuto urbano che ha potuto conoscere nella breve ma intensa visita accompagnata dal sindaco, dall’assessore Benedettini e dal capo di gabinetto della prefettura.
In sala consiliare il sindaco ha accolto il rappresentante del governo tracciando il quadro socio economico locale e le difficoltà di questo periodo, evidenziando i rischi a cui la crisi e la sempre minore possibilità di spesa degli enti locali possono portare, ha focalizzato che il lavoro sinergico tra le varie istituzioni dello Stato dà sia maggiore sicurezza ai cittadini sia a chi quotidianamente opera per il rispetto dei loro diritti. Ha quindi auspicato e augurato al Prefetto di poter svolgere il proprio incarico nella massima collaborazione tra istituzioni ed ha espresso soddisfazione per la nomina del primo Prefetto donna della Provincia di Livorno.
La dott.ssa Costantino ha condiviso le preoccupazioni del sindaco per la crisi in atto ed ha sostenuto che il superamento di questo periodo difficile potrà verificarsi solo in presenza di coesione sociale e nazionale. Una coesione che, ha detto il Prefetto, vede come condizione essenziale il ruolo degli enti locali che sono l’istituzione più a diretto contatto con i bisogni dei cittadini, ha poi evidenziato la necessità di una stratta collaborazione per tutelare il territorio dal pericolo di infiltrazioni di criminalità organizzata.
“Questo è un territorio dal tessuto sociale sano come le mie prime analisi hanno evidenziato – ha detto la dott.ssa Costantino – e tale dobbiamo mantenerlo perché a ciò si lega il benessere dei cittadini, delle famiglie, delle imprese”. Ha poi parlato di una repressione di reati caratterizzata da un alto livello da unire ad un’attività di prevenzione non solo di polizia ma anche del disagio, che è condizione per il consumarsi dei reati. Infine ha proposto per dare corso a questi obiettivi di sottoscrivere con le istituzioni un protocollo condiviso di regole per dotarsi di un percorso da seguire con concretezza.