BERTINI: «NERVOSISMO E TERRITORIO IMPOVERITO A SAN VINCENZO»
Abbiamo intervistato Nicola Bertini, capogruppo del Forum del Centrosinistra per San Vincenzo, a proposito di alcuni dei temi che stanno interessando il nostro territorio.
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Primo commento per il “tema caldo” di questi giorni: i parcheggi di Rimigliano divenuti a pagamento dal 1 giugno.
All’inizio pensavo che si dovessero raggranellare soldi perché Piombino ha tolto alla Parchi Val di Cornia i proventi dei parcheggi di Baratti e della Sterpaia.
Dopo aver visto il bilancio si deve concludere che l’unico motivo per far pagare i parcheggi a Rimigliano è il sadismo. Con l’installazione di 6 parcometri e l’affidamento alla cooperativa il Comune spende 90.000€ e prevede di incassarne appena 130.000. Ora i parcometri sono diventati 20 e temo che il bilancio sia in rosso.
Anche ammesso e non concesso che si riescano a guadagnare dall’operazione 40.000€ ricordiamo che i parcheggi posti in adiacenza del Garden Club sono pubblici e sono stati utilizzati per vent’anni in modo inappropiato. Chiedendo l’affitto di quel suolo pubblico alla struttura turistica avremmo potuto mettere a bilancio proprio 40.000€ l’anno senza considerare gli arretrati. Invece, come sempre si è scelto di far pagare i più deboli.
Sempre su Rimigliano, ma sulla vicenda della tenuta, il Forum ha espresso più volte il proprio parere negativo. A distanza di qualche settimana dalle ultime vicende, si sta muovendo qualcosa?
Non ci risulta che si stia muovendo nulla. Probabilmente l’iter procede ma non con atti ufficiali. Il verbale della Conferenza paritetica interistituzionale, ad esempio, non è stato neppure ratificato dal Consiglio Comunale.
Altro “tema caldo”: l’autostrada tirrenica. Quale è l’impegno del Forum per questa questione?
Le liste d’opposizione non possono che informare, denunciare e controllare. L’abbiamo fatto e continueremo a farlo. Presentiamo mozioni contro l’autostrada da sette anni. San Vincenzo è il Comune che, nella Val di Cornia, rischia di più dalla realizzazione dell’Autostrada. Non è possibile che i cittadini si siano dimenticati cos’era l’Aurelia prima della costruzione della Variante. Oggi per garantire un lauto guadagno a Monte dei Paschi, Cooperative rosse, Gavio e Caltagirone i nostri amministratori sono pronti a immolare vivibilità del paese e salute dei cittadini.
Dal Comune arrivano solo timidi pareri contrari alle opere ma esiste un accordo politico tra imprenditori, PD, UDC e PDL a livello regionale e nazionale a cui la Giunta sanvincenzina non ha il coraggio né la saggezza per sottrarsi.
L’ultimo consiglio comunale è stato caratterizzato da un episodio che ha creato dell’imbarazzo, a causa dell’intervento di una persona, esponente del pd, dal pubblico. Anche di fronte a questo avvenimento, che clima si respira in Consiglio?
Quell’episodio è accaduto perché il Sindaco non è in grado di svolgere ruoli super partes e di garanzia. Non è mai stato capace e gliel’ho sempre detto ma non ha mai voluto far presiedere ad altri le sedute del consiglio comunale. La percezione, anche dopo le dimissioni della Consigliera Angelini, che hanno un preciso significato politico, è che l’oligarchia del PD locale si senta assediata dai mille problemi rimasti irrisolti e che le crepe al palazzo del potere comincino a creare il panico.
Oltre al mancato raggiungimento degli obiettivi politici ed amministrativi, ricordo che l’ufficio urbanistica è investito dall’inchiesta sull’ecomostro e il corpo della polizia municipale non pare passarsela meglio. Vent’anni fa, quando ancora si dovevano rispettare alcune forme di correttezza istituzionale nel fare politica, l’Amministrazione in una simile situazione avrebbe rassegnato cento volte le dimissioni.
Oggi tutto è cambiato e l’unica cosa che è diventata più efficace è la colla che appiccica le solite membra alle solite poltrone. I giovani che Biagi aveva in lista si stanno dimostrando più dottrinari e chiusi di tanti anziani, accettano passivamente d’alzare la manina ratificando delibere che non conoscono e non sanno difendere.
Ci sono state diverse problematiche nella costruzione del porto, a partire dai tempi non rispettati, e il Comune sembra non volersi imporre sulla Sales. Secondo voi perché?
Le cosiddette piazze sono ancora cantieri. In effetti non sarebbero ancora praticabili eppure si fa finta di niente perché non si saprebbe come rimediare a quel disastro progettuale. La cittadinanza intanto ha fatto l’abitudine ad avere una spiaggia artificiale, che ci è costata 1,5 milioni di € di opere di contenimento dell’erosione e chissà quanto ci costerà in futuro.
L’Amministrazione sapeva bene che sarebbe andata a finire così. Se, nonostante tutto, ha garantito alla Marina di San Vincenzo la possibilità di iniziare i lavori e ha variato in corsa il progetto tante volte che abbiamo perso il conto, è evidente che non c’è alcuna intenzione di far pagare al privato i ritardi della realizzazione delle opere.
In realtà, se quel privato fossi io, potrei persino chiamare come correi gli amministratori che hanno permesso che me la prendessi con calma o che realizzassi opere strampalate e non previste dal Progetto definitivo. Siamo sicuri che chi avrebbe dovuto controllare ma non ha controllato sia esente da responsabilità – anche gravi – sui ritardi?
Con assurda miopia si è scelto d’assecondare la speculazione edilizia. Ora che la bolla è esplosa ci troviamo un territorio impoverito e una crisi sociale di drammatiche proporzioni. Eppure si continua a parlare di nuove edificazioni come a Rimigliano e non si pensa invece a garantire un futuro alle aziende e ai lavoratori dell’edilizia favorendo la conversione del settore verso le ristrutturazioni con accoglimento dei criteri di bioedilizia e bioarchietettura. Avevamo presentato una decina d’emendamenti al bilancio dimostrando che una simile riconversione si può attuare con risorse pubbliche certe, ma l’Amministrazione li ha bocciati senza grandi riflessioni.
Non sono io a dover trovare un mio sostituto. Quello che mi auguro è che il lavoro che ha fatto il Forum del Centrosinistra per San Vincenzo negli ultimi otto anni e quello d’Alternativa prima ancora, non vada perduto e trovi forme e persone in grado di portarlo a confrontarsi con il governo del comune. A giudicare dalla valanga d’errori fatti dall’Amministrazione negli ultimi tempi credo sia molto probabile che il PD perda il comune di San Vincenzo.
Ho sempre dovuto dire che c’erano le possibilità di vincere senza mai crederci davvero perché in paese si respirava un clima favorevole al potere costituito. Oggi non è più così e tra scandali d’ogni genere, sono ormai una minoranza quelli che difendono l’operato dell’Amministrazione.
L’oligarchia tenterà come sempre di presentare un tizio “affidabile” che possa incarnare il rinnovamento (esattamente come fu per Biagi nei confronti di Roventini), il cambiamento rispetto all’epoca Biagi che non è politicamente difendibile. Stavolta i giochi sono molto più difficili e l’aria che si respira in paese giustifica il nervosismo dei fedelissimi uomini di partito.
Irene Caroti