VENTURINA: “IL MISTERO DI CAIO TREBAZIO” BISSA IL SUCCESSO DI PUBBLICO
Ieri sera, giovedì 5 luglio, nella suggestiva cornice offerta dal Calidario, il laghetto termale di Venturina, è andata in scena la commedia dialettale “Il mistero di Caio Trebazio”. Lo spettacolo è stato rappresentato dalla compagnia teatrale “Forza Venite Gente” e questa è la prima di una serie di manifestazioni di musica, ballo e teatro che coinvolgerranno gli spazi del Calidario.
“Il mistero di Caio Trebazio” è una storia che ha inizio nel primo secolo, in una villa situata nel territorio venturinese dove un signore romano ha perduto un anello a lui molto caro perchè rappresenta un ricordo di un suo antenato, tale Caio Trebazio. Secoli dopo, nel 1934, durante degli scavi nella campagna, Beppe, un contadino un pò ingenuo, trova la preziosa gemma dell’anello e decide di arricchirsi rivedendola. Beppe deve però fare i conti con il fattore e con il segretario del fascio che vogliono impossessarsi del gioiello, e col padrone che ignora l’esistenza della pietra ma che vuole insabbiare la storia d’amore tra suo figlio e la figlia di Beppe. Nascono quindi una serie di spassosi equivoci che hanno divertito il pubblico, fino al lieto fine in cui l’amore trionfa e il gioiello può finalmente essere ammirato da tutti ad un museo di Firenze.
Lo spettacolo ha debuttato il 26 e il 27 aprile scorsi al centro Agape a Venturina ma, visto il successo di pubblico, la compagnia Forza Venite Gente ha deciso di replicare la commedia, prima a Follonica il 26 maggio in occasione della Primavera del Volontariato, poi ieri sera al Calidario, e probabilmente verrà ripetuta nuovamente durante il periodo estivo.
Anche ieri il pubblico è stato numeroso e, a fine serata, e sono stati molti gli apprezzamenti per la bravura degli attori e la vivacità della storia, scritta da Piero Cavicchi, che ne ha tratto anche un libro, edito da Gianluca Camerini, mentre lo spettacolo ha la regia di Gisella Giovannoni e le coreografie di Anna Banti.
La commedia è stata accompagnata da alcuni piacevoli pezzi suonati dal vivo dal trio “Musica da ripostiglio”, che ha curato tutti i brani presenti nello spettacolo.
Irene Caroti