PROGETTO “GIOVANI Sì”: FIRMATO L’ACCORDO CON GLI ORDINI PROFESSIONALI

FIRENZE – Il progetto “Giovani Sì”, avviato dalla Regione Toscana per venire incontro alle molte esigenze dei giovani, raggiunge un nuovo obiettivo, grazie all’accordo ottenuto con 38 tra ordini e associazioni professionali presenti in Regione. In questo modo sarà possibile attivare dei tirocini retribuiti anche per chi li svolge per ottenere l’abilitazione professionale. Il progetto “Giovani Sì” si occupa, oltre che di tirocini, di contributi per la casa, studio e formazione, servizio civile, imprenditoria e lavoro.

In particolare l’accordo fra Regione e rappresentanti regionali degli ordini professionali riguarda i tirocini obbligatori, quelli, cioè, che devono necessariamente essere sostenuti per esercitare la professione una volta conseguito il titolo di studio. In questo caso la Regione si impegna a dare un contributo mensile di 300 euro, a parziale copertura dell’indennità corrisposta ai praticanti dai soggetti, pubblici o privati, che li ospitano per il tirocinio. Il contributo verrà erogato dal settimo mese di tirocinio per un massimo di 12 mesi e a condizione che al tirocinante sia corrisposta un’indennità di almeno 500 euro mensili lordi. Il contributo della Regione sarà di 300 euro mensili, per i soggetti in età compresa tra i 18 e i 32 anni e di 500 euro per i soggetti disabili e svantaggiati.

Le rappresentanze regionali delle professioni non ordinistiche, firmatarie del presente accordo, si impegnano inoltre a promuovere lo sviluppo di tirocini, curricolari e non curricolari. La Regione, nei limiti delle risorse disponibili, eroga al soggetto ospitante un contributo per la copertura totale o parziale dell’importo forfettario, a titolo di rimborso spese corrisposto al tirocinante.

Infine la Regione si impegna ad erogare anche un contributo (a parziale copertura del rimborso spese forfettario) a soggetti che svolgono tirocini curriculari dell’ultimo anno della laurea triennale, del primo o del secondo anno della laurea specialistica o durante il corso di specializzazione post-lauream.

«Il progetto giovani è un punto di forza in più sul quale far leva per abbattere il muro che divide le giovani generazioni dal mondo del lavoro». Così il presidente della Regione Enrico Rossi ha commentato la nuova tappa raggiunta con gli accordi firmati oggi con 38 ordini e associazioni professionali della Toscana, per estendere la possibilità di retribuzione dei tirocini anche ai praticantati finalizzati all’esercizio della professione.

«Sono dai 3000 ai 5000 giovani – ha detto Rossi – i potenziali interessati a queste tipologie di tirocinio e, per circa metà di loro, si potrebbe prospettare uno sbocco lavorativo. Se mettiamo insieme questi numeri ai tirocini attivati sulla base della legge 3, che ad oggi sono già 2500 e a fine anno dovrebbero diventare poco più di 5000 e, ancora, se aggiungiamo anche i tirocini che stiamo definendo con le università toscane,  si arriva a coinvolgere, in un anno, oltre 10 mila giovani fra i 18 e i 32 anni. Credo che, senza avere la pretesa di risolvere tutti i problemi, quella che stiamo mettendo in campo in Toscana sia, per i giovani professionisti, una bella opportunità formativa e un’occasione per rendersi autonomi affacciandosi concretamente nel mondo del lavoro mentre, per i datori di lavoro, rappresenta un’occasione di mettere alla prova nuove competenze e di arricchimento professionale».

 

Scritto da il 20.7.2012. Registrato sotto Foto, Giovani e Sapere, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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