TIRRENICA: GRILLI TAGLIA LE AGEVOLAZIONI FISCALI, PROBLEMI PER SAT
Il neo ministro del Tesoro, Vittorio Grilli ha tagliato dal decreto «Salva Italia» la possibilità per la concessionaria Sat di usufruire delle agevolazioni fiscali per le grandi opere realizzate tramite project financing. Un aiuto che, investendo Iva, Irap e canoni accessori, comporta risparmi nell’ordine del 15 per cento del costo dell’opera, più o meno 500-600 milioni di euro. L’autostrada Tirrenica finirà a causa della crisi economica e non perché fermata dal buon senso degli amministratori?
A questo indirizzo potete leggere un interessante articolo tratto da “LA NAZIONE” di Cecina del 22 luglio 2012 che illustra il rischio che il taglio delle agevolazioni (anche se qualuno le chiama “regalie”, ndr) operate dal ministro Grilli alle opere realizzate tramite project financing dia la spalla ta finale al progetto SAT, che rischia, in caso contrario, di essere comunque approvato solo pochi mesi prima delle prossime elezioni con gran parte dei residenti/elettori che sono stressati dalle code e dal pedaggio che si sono create a causa del casello di Vada.
Tra le altre novità sull’argomento riportiamo un comunicato del coordinamento “NO SAT” che denuncia che “ogni altra forma di contributo pubblico per il finanziamento delle esenzioni dal pedaggio a favore della società concessionaria, può essere erogata solo nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie sugli aiuti di stato alle imprese. Non rispettare tali normative potrebbe costare caro all’Italia che verrebbe sanzionata dall’Unione Europea”.
Il comunicato integrale è riportato qua sotto. Certo la preoccupazione più grossa per la Val di Cornia è che se salta la Tirrenica salta anche la SS398 anche nel breve tratto da Colmata fino al Gagno, e di conseguenza tutti i progetti, a partire dal piano strutturale di Piombino, che sono incentrati su quest’opera stradale, dovranno essere quanto meno ridimensionati, se non modificati.
Giuseppe Trinchini
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No Sat: La Tirrenica, ieri senza oneri per lo Stato oggi diventa un debito
24 luglio 2012
Hanno scomodato persino il vice capo-guppo alla camera del PD per ottenere gli aiuti di Stato a favore della SAT per trasformare la pubblica variante Aurelia in autostrada privata a pedaggio, la più inutile e più cara d’Europa.
L’annunciato emendamento dell’Onorevole Michele Ventura del PD testimonia l’ostinatezza con cui un ben definito gruppo di pressione agisce nel tutelare gli interessi privati della SAT e dei suoi soci. L’ultima delibera della Regione Toscana riporta una quantità di inesattezze incredibili ed è insostenibile sia economicamente che giuridicamente.
Si rileva infatti che l’art. 18 comma 2 della legge 183/2012, menzionato nella delibera di Giunta non risulta applicabile alla fattispecie. Ai sensi di tale articolo, l’importo del contributo pubblico a fondo perduto e i relativi termini e condizioni sono posti a base di gara per l’individuazione del concessionario e successivamente riportate nel contratto di concessione.
Tuttavia, non risulta che la società SAT, titolare della concessione, abbia partecipato ad una gara pubblica ed abbia fatto ricorso alla finanza di progetto, per cui sarebbe priva dei requisiti soggettivi per beneficiare delle agevolazioni fiscali.
Si rileva altresì che ogni altra forma di contributo pubblico per il finanziamento delle esenzioni dal pedaggio a favore della società concessionaria, può essere erogata solo nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie sugli aiuti di stato alle imprese. Non rispettare tali normative potrebbe costare caro all’Italia che verrebbe sanzionata dall’Unione Europea.
L’affermazione dell’Onorevole Sani (PD) che il Ministro Grilli non ha mantenuto fede all’impegno di “finanziare” con soldi pubblici il progetto di SAT è un falso storico e sarebbe bene che egli ricordasse tutti i veri mancati impegni di SAT che, non solo ha stralciato di sua iniziativa tutte le opere compensative che si era impegnata a fare a corredo del completamento del corridoio tirrenico autostradale, ma non ha mantenuto fede al progetto del 2008 approvato e licenziato senza alcun onore per lo Stato, condizione “sine qua non” e accettata da SAT.
Oggi, completare il corridoio autostradale tirrenico, non ha nessun vantaggio economico per i territori, lo sa la SAT che ha proposto lo stralcio della parte costosa dell’opera, il tratto a sud di Grosseto, chiedendo di poter continuare nella facile trasformazione in Autostrada del tratto gia esistente della Variante Aurelia, progetto con un alta resa economica dato che il traffico locale non avrebbe alcuna viabilità alternativa.
Se il governo accettasse questa proposta con l’aggiunta delle agevolazioni fiscali indebiterebbe tutti gli italiani per pagare la gabella a SAT e soci.
Sollevati dalle nuove difficoltà della SAT non possiamo però dirci contenti che un’opera inutile e dannosa per i cittadini sia fermata dalla crisi economica e non dal buon senso degli amministratori.
GIULIANO PARODI
coordinamentoTerritoriale
NO-SAT