SEL ESPRIME PREOCCUPAZIONE PER LA CRISI IDRICA
Riceviamo e pubblichiamo da SEL Piombino-Val di Cornia sulla questione della crisi idrica che sta interessando il nostro territorio.
«Ci stiamo avvicinando al record negativo di abbassamento delle falde. Servono interventi urgenti.
Stando a quanto afferma ASA, il livello della falda acquifera della VdC si sta abbassando in modo costante di oltre un metro ogni 20 gg : un progressivo e pericoloso abbassamento che ci sta portando verso un livello che, nello stesso periodo, non aveva fino ad ora registrato valori tanto bassi. I livelli di falda più bassi si sono registrati nel 2003 e nel 2008 ( quando nel mese di ottobre si sono registrati rispettivamente un – 9,28 e un – 9,18 ) , ma in quegli anni, in questo stesso periodo, il livello era di -1,82 nel 2003 e di -2,79 nel 2008. Bene, nel mese di giugno 2012 il livello di falda era già a meno 5,5 sotto il livello del mare: un valore che deve suscitare allarme e forte preoccupazione , in quanto ci fa prevedere la concreta possibilità di raggiungere i dieci metri sotto il livello consentito, quota che fa scattare l’emergenza e il razionamento per non danneggiare i pozzi. Oltre al fatto che una riduzione delle falde comporta un peggioramento della qualità dell’acqua potabile. Chi sta pagando maggiormente con una situazione di forte sofferenza è l’agricoltura, per la quale è già partito un programma di razionamento.
Il direttore ASA, dopo aver assicurato alcuni giorni che l’allarme siccità è sotto controllo e che ancora non si deve parlare di emergenza idrica, in un comunicato apparso ieri sulla stampa locale ammette una certa preoccupazione e invita i cittadini a contenere i consumi. Secondo ASA la responsabilità è da ricondurre per intero all’eccezionalità climatica, alla forte riduzione delle piogge e alla previsione di precipitazioni pari allo zero. Sicuramente il dato atmosferico ha un peso rilevante, ma nessuno di noi è in grado di prevedere se avremo un autunno piovoso. In altri ambiti, invece, l’intervento e la programmazione dell’uomo possono molto.
Prima di tutto, gli sprechi, come Legambiente ha più volte segnalato. In base ai dati ASA, in VdC negli ultimi dieci anni si è registrato un deficit idrico di quasi 5 milioni di metri cubi di acqua: il consumo supera decisamente la capacità di accumulo delle falde. Le perdite della rete di distribuzione: sempre secondo i dati ASA nel 2008 , nel nostro territorio, si è registrata una perdita media del 37%. Solo a Piombino il 31% della risorsa idrica si perde a causa della fatiscenza degli acquedotti. ASA non ha mai fatto investimenti in questo senso e non ha mai presentato un piano per l’eliminazione delle perdite. Le piscine in VdC sono tante, alcune di dimensioni enormi, e usano tutte l’acqua dell’acquedotto. Si continua ad annaffiare rotonde, giardini pubblici e privati, senza alcun controllo, in deroga tra l’altro, al Regolamento Edilizio nel quale è espressamente vietato l’approvvigionamento idrico dall’acquedotto per piscine private . La stessa Regione ha previsto l’emissione di ordinanze per evitare il lavaggio di barche, auto , per innaffiare giardini e riempire piscine. Pertanto, se non possiamo modificare l’andamento meteorologico, possiamo però intervenire con progetti di risanamento e di eliminazione degli sprechi.
Noi riteniamo che la gestione della risorsa idrica non possa essere del tutto delegata a una azienda privata come ASA, il cui obiettivo, essendo un’azienda a carattere privato, è quello di vendere il bene acqua, realizzandone profitto. Ciò che è indispensabile è pertanto l’intervento della politica, dei sindaci e dei consigli comunali, uniche istituzioni deputate alla gestione e alla tutela dei beni comuni, l’acqua in primis. Le scelte politiche , specie quelle di così vitale importanza per la vita dei territori e dei cittadini, non possono essere demandate ai tecnici. Riteniamo che i sindaci della VdC debbano chiedere ad ASA un piano di risanamento della rete e un progetto per incentivare il risparmio della risorsa. Riteniamo che i sindaci e gli altri enti coinvolti nella gestione dell’acqua (dall’ASL all’ASA) debbano impegnarsi, ognuno per la propria competenza, alla programmazione delle verifiche e degli investimenti necessari».
Sinistra Ecologia Libertà
Piombino Val di Cornia