SCARLINO ENERGIA: LETTERA APERTA DEI LAVORATORI AL SINDACO BALDI E A RABITTI
Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
“Nel corso della recente seduta del “Sintetico contraddittorio”, tenutasi nella sala consiliare della Provincia di Grosseto mercoledì scorso – inizia la lettera aperta dei lavoratori di Scarlino Energia – il consulente del Comune di Follonica, l’ingegner Paolo Rabitti, ha dimostrato delle profonde lacune nella conoscenza e nel funzionamento del nostro impianto.
In particolare, nell’illustrazione delle osservazioni depositate per conto dell’amministrazione follonichese, l’ingegner Rabitti ha ribadito alcuni concetti adoperati nel calcolo della quantità di energia elettrica producibile dall’impianto. Il calcolo, non errato di per se, scaturiva dall’esame e dall’utilizzo di una serie di dati parziali rispetto a quanto proposto dall’azienda nella tabelle messe a disposizione negli allegati al progetto di autorizzazione.
In buona sostanza, da quanto risulta ai lavoratori di Scarlino Energia, l’ing. Rabitti ha estrapolato solamente alcune cifre e le ha utilizzate non tenendo considerazione tutto il resto della documentazione presentata. I risultati di questo “metodo” si sono manifestati attraverso le errate conclusioni e le infondate valutazioni alle quali il consulente è giunto.
Durante il dibattito del “Contraddittorio”, i tecnici di Scarlino Energia hanno evidenziato la fallacia della questa “metodologia”, ma nonostante ciò, non è stata fornita nessuna spiegazione plausibile e coerente con le tesi sostenute nelle osservazioni depositate presso gli uffici della Provincia di Grosseto.
Ciò che è successo, quindi, signor Rabitti, è allarmante perché dalla sua attività di consulenza dipende la vita – perché come lei ben sa, soprattutto di questi tempi, il lavoro è vita – di tanti lavoratori che sono convinti, pretendono e hanno il diritto di pensare che il lavoro e l’ambiente debbano andare di pari passo.
E’ allarmante perché Lei realizza degli studi e delle ricerche su materie molto complesse che quando finiscono sulle scrivanie dei giudici – che come è noto sono dei giuristi e non possono aver competenze tecniche – e nelle aule dei tribunali non possono che destare preoccupazione.
E’ allarmante, perché non è la prima volta che Lei, nello svolgimento della sua funzione di consulente del Comune di Follonica, ha fatto un uso quantomeno discutibile e arbitrario di documenti: come ben ricorderà, nel gennaio 2012, Arpat denunciò sulla stampa la sua “rilettura strumentale delle considerazioni fatte dall’Agenzia sul Canale Solmine giungendo a conclusioni diverse da quelle di Arpat, introducendo alcuni elementi errati, che hanno portato a supportare valutazioni finali infondate” (e Lei non ha mai smentito quanto affermato dall’Arpat).
Per questo, Noi lavoratori chiediamo a Lei e al sindaco del Comune di Follonica Eleonora Baldi, di spiegare all’opinione pubblica e anche a noi lavoratori come stanno in realtà le cose, quali sono i numeri veri e quali sono i calcoli esatti. Quei calcoli sui quali Lei, in sede di “Contraddittorio”, non ha fornito alcun chiarimento.
Vede, Ing. Rabitti, noi siamo convinti della bontà del nostro lavoro e ci piacerebbe essere altrettanto convinti della fondatezza delle sue valutazioni tecniche perché, in questa fase, anche da esse può dipendere il nostro futuro.
Noi – concludono i lavoraori – non vogliamo scegliere se stare dalla parte del lavoro o dell’ambiente, noi siamo convinti che a Scarlino, possa e debba esistere il lavoro nel rispetto dell’ambiente (e della salute)”.
I Lavoratori di Scarlino Energia