PIOMBINO: ASSOCIAZIONE SCRIVE A NAPOLITANO PER TUTELARE INVALIDO
Prosegue la protesta di Alberto Guerrieri (piombinese ultrasettantenne) coordinatore dell’associazione Dirittovitadignitosa.it e padre di persona in sindrome “Locked in” traumatica (unico caso in Toscana) che da cinque anni aspetta dai vertici ASL 6 la risposta ad una semplice domanda: «perchè è stata tolta a mio figlio la riabilitazione logopedica».
Dopo aver fatto volantini, vignette, la famosa protesta dei pannolini sporchi davanti alla Regione (nella foto), e scritto più volte sui giornali, Alberto Guerrieri ci tiene a precisare che la battaglia che sta intraprendendo da troppi anni non è solo per risolvere un caso specifico, ma per dare un segnale di carattere generale affinche le disavventure accorse a suo figlio, dopo il drammatico incidente che lo ha ridotto in questa grave situazione, non avvengano anche ad altre persone residenti in Toscana. Ora questa vera e propria protesta ha raggiunto il massimo vertice istituzionale: il Presidente della repubblica italiana.
Ricordiamo che www.dirittovitadignitosa.it, ha avanzato recentemente una proposta di legge alla Regione Toscana, per garantire un’assistenza domiciliare 24 ore su 24 a chi è affetto da una disabilità gravissima. La bozza, presentata nei mesi scorsi in un convegno tenuto a Firenze, e sostenuta in senso popolare da 300 firme raccolte solo a Piombino.
Il riferimento, benché legato a un caso specifico, viene espresso senza citarne gli estremi, per assecondare la volontà di www.dirittovitadignitosa.it nel proporre alla cittadinanza un problema che ha valore di principio generale. Questi i due punti sui quali il movimento associativo chiede ragione: «Le motivazioni che nella primavera 2007 hanno determinato la sospensione della riabilitazione logopedica a persona disabile gravissima, e il verbale della riunione in cui la commissione Asl comunicò al padre del disabile tale decisione, con decorrenza immediata».
Nella lettera al Presidente napolitano, che può essere letta integralmente a questo indirizzo, Guerrieri chiede coerenza di comportamento per il caso di suo figlio, il rispetto dell’articolo 3 della Costituzione, che invoca la pari dignità sociale, e presenta due esempi di diverso comportamento per due soggetti con la stessa malattia, il primo a Pacenza (problema risolto) e il secondo a Piombino, dove dopo cinque anni non si conoscono neanche le motivazioni per la cessazione del servizio erogato dall’ASL.
Speriamo solo che il presidente Napolitano, che conosce bene la nostra città, risolva questo caso e ridia pari dignità sociale anche ai cittadini italiani più sfortunati come in questo caso, in cui un giovane architetto, fu coinvolto involontariamente in un gravissimo incidente stradale.
Giuseppe Trinchini