TOSCANA: LA REGIONE CHIEDE AL GOVERNO DELUCIDAZIONI SUI SIN
FIRENZE – “Stiamo lavorando perché nei SIN, i Siti di Interesse Nazionale da bonificare, venga rafforzato il ruolo della Regione nell’esercizio delle funzioni amministrative. In questo modo si potrebbe contribuire a rendere più agili e snelle le procedure per arrivare all’approvazione dei progetti di bonifica”. Lo afferma l’assessore all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini alla luce delle notizie che in questi giorni anche in Toscana hanno puntato i riflettori sulle bonifiche.
“A fine luglio – continua l’assessore – abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con il Ministero dell’Ambiente sui tre SIN più rilevanti, Massa Carrara, Livorno e Piombino. Stiamo dunque operando per avere accordi di programma che prevedano procedure semplificate per autorizzare gli interventi di bonifica in considerazione anche delle richieste e delle indicazioni segnalate dai sindaci dei Comuni interessati.
L’esperienza maturata ci dice che il vero problema è far partecipare i privati alle bonifiche. Nei tre siti più importanti della nostra regione sono previsti piani di reindustrializzazione e reinserimento di nuove aziende. Non possiamo più permetterci di ritardare ancora sia l’attività di bonifica, sia quella di reindustrializzazione.
Sarebbe perciò fondamentale che il Governo desse nuovo impulso a quanto già previsto nel Decreto Legislativo 152/2006 ed in particolare all’art. 252 bis, che prevede appunto un nuovo tipo di accordo di programma partecipato, una disciplina speciale che coniughi bonifica, riutilizzo industriale e nuovi insediamenti ecosostenibili.
In quest’ottica – conclude Anna Rita Bramerini – il trasferimento di funzioni amministrative alle Regioni affiancato da un intervento economico dello Stato, anche sotto forma di sgravi fiscali per le imprese che applicano tecnologie innovative di bonifica e di reinserimento, potrebbe essere risolutivo per accelerare il recupero di queste aree”.
In Toscana esistono 5 Siti di Interesse Nazionale (SIN) di cui i più importanti sono tre, Massa Carrara, Piombino e Livorno. Gli altri sono Orbetello e le Strillaie. Per quanto riguarda i primi due siti, sono stati siglati gli accordi tra Ministero, Regione ed Enti locali (accordi che oggi la Regione chiede di aggiornare) che definiscono le procedure di bonifica dei suoli e delle rispettive falde acquifere, sono in fase di definizione i numerosi progetti di intervento e alcuni di questi sono stati avviati. Nel caso di Livorno è in fase di definizione l’accordo che dovrebbe consentire l’avvio di tali procedure.
Nel complesso, per i cinque siti di interesse nazionale la Regione ha attivato, tra il 2007 e il 2011, circa 10 milioni di euro assegnati dal Ministero dell’Ambiente, ma sta anocra aspettando l’erogazione della quota più consistente di risorse.
Esistono poi numerosi siti di interesse regionale per i quali, sempre tra il 2007 e il 2011, sono state attivate risorse per circa 36 milioni di euro (oltre 7 milioni di euro l’anno). In questo caso gli interventi sono stati nella quasi totalità avviati e in gran parte conclusi.