GELICHI: MANTENERE A PIOMBINO IL GIUDICE DI PACE
Riceviamo e pubblichiamo da Riccardo Gelichi della lista civica “Ascolta Piombino”.
«Il ridisegno degli uffici giudiziari prospettato dal governo è allarmante per le conseguenze che ricadrebbero sui cittadini, se la speranza di mantenere il Tribunale di Piombino è piuttosto remota, ma Lista Civica Ascolta Piombino intende sostenere tutte le forze che intendano mantenerne la sede in loco, per la salvezza degli uffici del Giudice di Pace l’amministrazione comunale potrebbe ancora intervenire.
E’ bene ricordare che l’ufficio del Giudice di Pace è l’unico ufficio per la giustizia civile cui il cittadino può rivolgersi per cause del valore non superiori al milione delle vecchie lire, anche personalmente, senza l’ausilio dell’avvocato. E’ inoltre competente per tutte le controversie civili per un valore massimo di euro 5.000 e per gli incidenti stradali fino a 20.000 euro. E’ competente in materia penale per molti reati perseguibili a querela, quali ingiuria, diffamazione, lesioni personali, danneggiamento, imbrattamento di cose altrui ecc..
Nell’anno 2011 sono stati iniziati e ultimati 785 procedimenti, di cui 657 opposizioni a sanzioni amministrative e procedimenti civili, con una produttività di 801,3 quando il governo ritiene sufficiente per il mantenimento della sede in loco, una produttività di 568,3.
Sarebbe quindi auspicabile che il Sindaco di Piombino prenda carta e penna e convochi i colleghi dell’hinterland, sottoscrivendo con loro una proposta al Ministero, con l’espressione di volontà dei Comuni interessati al mantenimento dell’ufficio, facendosi carico della gestione economica e le spese per il personale.
Considerato il fatto – conclude Gelichi – che la struttura è comunale e le spese generali comprensive dei tre dipendenti, potrebbero ammontare a circa 100 mila euro, che ripartire fra i comuni interessati, potrebbe gravare ai cittadini di un evento estivo in meno, penso che sarebbe un bel passo verso la concretezza dei servizi, rispetto all’attuale edulcorazione dell’apparenza».
Riccardo Gelichi
Portavoce di AscoltaPiombino
Il sig. Gelichi vuole salvare gli uffici del Giudice di Pace.
Nobile proposito.
Soltanto una osservazione. La cosa non è lasciata alle facoltà discrezionali dei sindaci.
Peccato, le buone intenzioni del consigliere di “Ascolta Piombino” cozzano con le norme che devono seguire chi “ascolta le leggi dello Stato”.
Lei sig. angelo dovrebbe studiare :”decreto legge 138 13/08/2011 convertito in legge 14/09011 n 148, deve aggiornarsi, anche sul sarcasmo.
Chi “ascolta le leggi dello Stato ” è nelle condizioni di capire che questa legge si muove nell’ambito della stabilizzazione finanziaria ( vuole risparmiare).
Lei, invece, che ASCOLTA PIOMBINO desidera che questa spesa sia a carico delle tasse dei soli concittadini.
E allora a proposito del sarcasmo, non solo ascolti ma parli anche con Piombino e
anzitutto non sogni cose impraticabili visto il contesto nel quale dovrebbe muoversi la città per realizzare quanto da lei auspicato.
Vede, un sognatore già c’è e per fortuna ancora per poco ; cosa facciamo lo sostituiamo con un altro ?
Non sia permaloso ma si concentri sulle cose che possono essere fatte e dimentichi Dreamland.
Serena giornata.