RIO NELL’ELBA: DON LEONARDO COMMENTA LA “SUA” MESSA SU RAI UNO
Dopo molti anni la Santa Messa domenicale trasmessa da Rai Uno torna nei nostri territori. Domenica 2 settembre alle ore 11.00 ci sarà la diretta in mondovisione della Santa Messa dalla Chiesa dei SS. Giacomo e Quirico di Rio nell’Elba, concelebrata dal parroco Don Leonardo Biancalani e dal sacerdote Don Alessandro Biancalani. Ad apertura della Messa, come avviene ogni domenica, su Rai 1 manderà in onda un servizio di circa quattro minuti dedicati al paese di Rio nell’Elba. Le persone che il 2 settembre desiderano partecipare alla Santa Messa, per ragioni televisive, devono essere presenti entro e non oltre le ore 10.30 in Chiesa. Per tutti gli altri l’appuntamento è invece su Rai Uno alle 11.00.
Abbiamo intervistato don Leonardo per capire come ha raggiunto questo importante obbiettivo per la sua parrocchia e cosa si aspetta da questa importante iniziativa.
Come nasce questa iniziativa di domenica 2 settembre?
È un’iniziativa semplice che nasce da una richiesta fatta appena qualche mese fa, che ha subito trovato un riscontro immediato e inaspettato, generalmente per avere una diretta di Rai Uno ci vogliono mi dicono in media almeno quattro anni. Ho raccolto questa chiamata come un dono importante per la comunità parrocchiale e sociale di Rio nell’Elba.
Come vive la comunità parrocchiale questa attesa particolare?
Con la semplicità di fare un servizio liturgico come tutte le domeniche, con quella sobrietà e attenzione alla liturgia che caratterizza l’eucarestia settimanale, con una particolare sensibilità, perché grazie al mezzo di comunicazione televisivo ci sentiremo ancora più emotivamente partecipi, a quanti della nostra comunità vivono negli Stati Uniti e in Australia.
Come la comunità sociale riese ha accolto questa notizia?
Con particolare interesse e attenzione, ricordo che la giunta comunale è particolarmente schierata a sinistra, però subito si è fatta attenta a questo evento, con una immediata disponibilità a mettere a disposizione sia i parcheggi per i mezzi televisivi che saranno impegnati, sia per filmare nei musei comunali le bellezze e le ricchezze di questo paese, dato che prima della celebrazione normalmente la Rai parla circa quattro minuti della località dove trasmette.
Quali iniziative particolari collegata a questa?
Non ci saranno iniziative particolari, viviamo un momento di crisi, dove dobbiamo continuamente richiamare a uno stile sobrio ed essenziale. Quindi non ci saranno rinfreschi, né feste particolari. L’unica cosa che mi sembrava opportuna sacerdotalmente parlando, è l’invito che ho esteso a mio fratello sacerdotale don Alessandro, che concelebrerà con me l’eucarestia.
Come tesorizzare un’esperienza così importante?
I frutti non si raccolgono mai nel presente, ma sempre quando me uno se li aspetta. Credo che un’esperienza così mediaticamente significativa possa aiutare in modo più importante a far riscoprire alla comunità credente l’imprescindibilità dell’eucarestia settimanale, e a coloro che stanno sulla soglia della chiesa a interrogarsi in un mondo, che senza Cristo rimane senza uscite.
Giuseppe Trinchini