ASPETTANDO IN VAL DI CORNIA IL SOCIAL FORUM EUROPEO
Un appuntamento rivolto a Associazioni/Movimenti/Cittadini che parteciparono al Piombino Social Forum e a tutti coloro che, pur non avendo vissuto quell’esperienza, in questi anni hanno maturato la convinzione che un’altra fuoriuscita dalla crisi è possibile e necessaria. E’ questa l’idea di chi vuole organizzare anche in Val di Cornia un appuntamento in attesa del Social Forum di Firenze.
A novembre si terrà infatti il Social Forum Europeo (8-11 novembre c/o Fortezza da Basso – Firenze). In quell’occasione torneranno a riunirsi e confrontarsi le reti sociali del nostro continente, con l’obbiettivo di mettere al centro delle politiche europee i cittadini, a partire dai più deboli.
Ambiente, Diritti, Pace, Bene-essere, Accoglienza, Beni Comuni, Consumo consapevole e nuovi stili di vita come antitesi a Finanza, Mercato, Banche, Accumulo, Spread. L’economia (e la politica) egemone a livello mondiale si fonda su dettami ideologici applicati col peggiore integralismo dai governi al potere:
– deregolamentazione (attacco a sicurezza, retribuzione e diritti dei lavoratori, legittimazione nell’ottica della ricerca del profitto di comportamenti dannosi …)
– stato minimo (smantellamento sistema pensioni, sanità, welfare … riducendo il controllo democratico su aspetti determinanti del governo dei Paesi)
– imprese (trasferimento risorse pubbliche ai privati, dismissione beni comuni e spazio aperto alle multinazionali, tutto diventa merce: paesaggio, agricoltura che assume logiche quantitative a danno della biodiversità e dell’autosufficienza alimentare…)
«In questa logica – commentano gli organizzatori – alle banche, in fallimento per spericolate speculazioni, vengono assegnati i soldi dei cittadini, che vengono tagliati da ospedali, scuole, mobilità … senza nemmeno ottenere il controllo “pubblico” sula loro gestione, per evitare il ripetersi dei fallimenti.
Nuove tasse, accise, sacrifici, vengono imposti agli strati deboli della popolazione, senza che vengano alterati i meccanismi che producono la crisi, col risultato che, al netto dei nuovi incassi, vengono raggiunti ulteriori record nel deficit.
La distribuzione della ricchezza ha accentuato la propria polarizzazione con pochi stra-ricchi sempre più ricchi ed enormi quantità di cittadini intorno e sotto la soglia di povertà. Questa ingiustizia provoca il panico in milioni di Italiani, che cercano di risparmiare su tutto presagendo tempi ancora peggiori, e che difficilmente cambieranno atteggiamento anche a fronte di eventuali parziali detassazioni.
La guerra, praticata anche dall’Italia su più scenari, diventa la via normale per raggiungere il controllo di territori, mercati, risorse. Nessuno che persegua crimini di guerra o le provette con presunte armi chimiche agitate davanti all’ONU.
E’ indispensabile riorientare l’intera economia, non secondo la logica della competizione economica sfrenata che accelera la perdita dei diritti umani ( lavoro, salute, istruzione, acqua, ecc..) sia al Sud che al Nord del mondo ma introducendo politiche di cooperazione internazionale che sono un ambito strategico, l’orizzonte futuro di nuovi assetti mondiali e di una diversa globalizzazione economica più mite, più giusta, più solidale».
Venerdì 14 settembre alle ore 21, presso l’Arci Piombino, via Pisacane 64, gli organizzatori invitano tutti ad un incontro organizzativo per costruire in Val di Cornia un evento che parli di tutto questo, verso il Social Forum Europeo.