AURORA PONSELE’: «UN EUROPEO DI NUOTO INDIMENTICABILE»

Aurora Ponselé ieri all’arrivo della 5 km cronometro

Dopo il quarto posto all’esordio nella 5 km dei Campionati Europei di Piombino abbiamo intervistato Aurora Ponselè, la matricola della nazionale Italiana. “Nonostante la medaglia di legno non faccia mai piacere non posso che essere soddisfatta della mia prima gara a questo livello. Nuotare davanti al proprio pubblico è un’esperienza che mi rimarrà nel cuore” – le sue prime parole. Ecco cosa ci ha raccontato, nella intervista rilasciata alla nostra testata la ventenne di Pesaro.

D. Prima gara internazionale e subito un quarto posto. Soddisfatta?
R. Non posso che esserlo! Sono soltanto alla mia sesta gara in mare e non ho ancora l’esperienza delle altre nuotatrici nell’affrontare le onde, le correnti e gli imprevisti di queste situazioni. Certo, la medaglia di legno non piace a nessuno ma sono arrivata comunque dietro a campionesse che sono state alle Olimpiadi o che hanno già vinto molti titoli. Quindi il bilancio è sicuramente positivo.

D. Sei un’esordiente in Nazionale. Cosa si prova a rappresentare l’Italia “in casa” ?
R. É un’esperienza che mette i brividi, una sensazione difficile da spiegare. Per me è stato tutto “velocissimo”: dopo appena 3 collegiali e poche gare in mare trovarsi a competere con i più grandi atleti del nuoto di fondo e a difendere i colori dell’Italia a Piombino è una cosa che non è facile descrivere. Magari a freddo mi renderò conto meglio di quello che mi sta succedendo.

D. Com’è stata l’accoglienza nel gruppo Italia? Che atmosfera si respira?
R. Devo ammettere che non mi aspettavo neanche io un accoglienza così bella. Spesso tra donne c’è più diffidenza che tra uomini ma in questo gruppo tutti sono pronti a darti una mano e si respira davvero una bella atmosfera. Sono stata anche fortunata col “battesimo” che spetta alle matricole: me la sono cavata con i capelli biondo ossigenato e con un ciuffo verde che per fortuna è già sparito!

D. Piombino si è impegnata per realizzare un grande Europeo. Credi che ce l’abbia fatta?
R. Assolutamente sì. Sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla gentilezza e dalla disponibilità dei ragazzi dello staff: non ci hanno fatto mancare niente né a livello logistico né organizzativo. In più avete un mare bellissimo in cui è stato creato un campo gara spettacolare.

D. Da dove nasce la tua passione per il nuoto di fondo?
R. Ho iniziato a nuotare a 6 anni in piscina perché volevo imitare i miei cugini più grandi. Da lì questa voglia si è trasformata in passione e non mi sono più fermata: sono 14 anni che nuoto e spero di continuare ancora per molto. L’idea di passare al fondo è stata del mio allenatore: all’inizio non ero convintissima perché avevo un po’ di paura del mare ma adesso, alla luce di questi risultati, non posso che ringraziarlo per quella proposta!

D. Sappiamo che i nuotatori devono fare quotidianamente grandi sacrifici. Tu come li vivi? Com’è la tua vita fuori dall’acqua?
R. I sacrifici ci sono ma non superano mai la voglia di nuotare e la passione che ci metto ogni giorno per migliorare. Ovviamente la mia vita privata risente dei doppi allenamenti quotidiani e della fatica ma riesco comunque a ritagliarmi degli spazi per stare con il mio ragazzo e con i miei amici come fanno tutti i miei coetanei. In definitiva sono soddisfatta della vita che faccio: non mi vedo proprio a passare le giornate al bar o in giro senza far niente!

D. Progetti per il futuro?
R. Dopo il diploma ho deciso di provare a dedicarmi completamente al nuoto: e la gara di oggi mi ha dato la conferma che è stata la scelta giusta. Per adesso penso di continuare per questa strada e cercare di migliorarmi più possibile. Se un giorno i sacrifici cominceranno a pesarmi e la voglia sarà passata ricomincerò a studiare e mi iscriverò all’università.

Andrea Fabbri

 

Scritto da il 16.9.2012. Registrato sotto Foto, Giovani e Sapere, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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