RIFONDAZIONE A FIANCO DEI LAVORATORI PUBBLICI IN SCIOPERO
Venerdì 28 settembre sciopero generale del pubblico impiego indetto da Cgil e Uil. La manifestazione principale si terrà a Roma con partenza da Piazza della Repubblica alle ore 9, e comizi finali in Piazza Santi Apostoli indicativamente alle ore 11. Per i leader della Cgil, della Fp e della Flc, la protesta “è il naturale sbocco” di un lungo percorso di mobilitazione che il sindacato ha messo in campo in opposizione alle scelte del governo Monti sul lavoro pubblico, e sarà anche “l’occasione per rilanciare un’idea di riorganizzazione e valorizzazione del lavoro pubblico in risposta agli effetti devastanti della crisi in atto. Lanciarla insieme alle categorie della Uil – afferma la Cgil – è il grande valore aggiunto che questo sciopero generale ci consegna”. Rifondazione sostiene pienamente lo sciopero e ha inviato un comunicato di protesta che pubblichiamo integralmente.
«Il pubblico impiego – inizia Rifondazione Comunista – è sotto attacco oramai da molti anni, ma con il Governo Monti questo attacco è divenuto violento, sistematico e progressivo.
Prima di Monti questa aggressione era tutta “politica” in quanto il blocco della contrattazione e dei salari, i tagli “orizzontali”, le privatizzazioni e le esternalizzazioni avevano l’obiettivo di rendere sempre più inefficiente e di erodere lo spazio pubblico per favorire l’ingresso dei privati in settori prima “protetti”; ora il ridimensionamento del pubblico diventa anche un obiettivo direttamente economico.
La modifica dell’art. 81 della Costituzione sull’obbligo del pareggio di bilancio e la nuova formulazione dell’art. 18, approvate in parlamento con voto bipartizan, consentono di intervenire direttamente licenziando anche nel pubblico impiego per “motivi economici”. E meno male che la Commissione Europea ha bocciato il regolamento che Monti aveva proposto per limitare ulteriormente il diritto di sciopero!
Difendere il sistema ed il lavoro pubblico significa innanzitutto difendere la qualità e la quantità dei servizi pubblici, come scuole, asili nido, sanità ed ospedali ed altro che rappresentano uno dei sostegni fondamentali per i lavoratori ed i pensionati; come affrontare, per esempio, interventi chirurgici del costo di migliaia di euro per chi vive con un apensione o uno stipendio di 1000 euro al mese? Se gli interventi del Governo Monti e della sua maggioranza peggioreranno i servizi pubblici ed il lavoro, i dipendenti pubblici rischiano di diventare il bersaglio immediato e diretto dei cittadini giustamente insoddisfatti (“nullafacenti e privilegiati”) così come lo Stato sarà percepito come “capace di chiedere sempre più tasse ma indifferente alla qualità dei servizi che eroga”.
Pretendere buone condizioni di lavoro per pretendere ed avere servizi buoni ed efficienti è la battaglia che il sindacato che oggi sciopera sta conducendo.
Siamo a fianco dei lavoratori pubblici in sciopero perché la loro lotta non è solo finalizzata a difendere i loro sacrosanti diritti ma anzitutto a difendere lo “spazio pubblico”. Più lo spazio pubblico si indebolisce o riduce, meno sono i diritti le protezioni garantite a tutti.
Lo Sciopero Generale di FP CGIL, UIL FPL e UIL PA è sacrosanto ma sarà insufficiente se non sostenuto con convinzione dalle confederazioni e dalle forze politiche della sinistra. L’attacco al lavoro pubblico riguarda tutti i cittadini del Paese e deve essere sostenuto da una mobilitazione generale che unifichi le vertenze del privato con quella del pubblico».
Rifondazione Comunista