«BACCO IN MASCHERA 2013»: IL PROGRAMMA ED I PRINCIPALI APPUNTAMENTI
Per il sesto anno consecutivo la Pro Loco di Piombino, in collaborazione con il Coordinamento associazioni piombinesi ed i quartieri cittadini, organizza il «Bacco in maschera. Carnevale di Piombino Città del Vino».
La manifestazione nasce per promuovere la partecipazione tra le varie associazioni della città e contemporaneamente promuovere il territorio di Piombino durante i mesi invernali.
L’iniziativa si presenta anche questo anno a turisti e residenti come una manifestazione dal taglio nazionale, che unisce la tradizione carnevalesca piombinese con la promozione dei vini e delle tradizioni e tipicità locali. La manifestazione ha il patrocinio dell’Associazione Nazionale Città del Vino e della Regione Toscana. Per promuovere con forza il carnevale la Pro Loco di Piombino ha distribuito lo scorso 20 e 21 settembre alla fiera del Turismo di Cecina “BETA” materiale promozionale della città fornita dall’AVT, e il depliant promozionale del prossimo carnevale del vino 2013. La scheda distribuita alla BETA 2012 presso i BUYER Italiani e stranieri la manifestazione, ha prodotto un ottimo ritorno d’immagine in rapporto alla minima spesa sostenuta dall’amministrazione comunale.
Martedi 18 settembre inoltre si è tenuta la prima riunione del “Coordinamento Carnevale”. Sono state definite le date della manifestazione, con per la prima volta questo anno, ben 4 sfilate dei carri allegorici, e presentati i concorsi di Miss Carnevale, Manifesto del Carnevale e canzonetta del Carnevale. La manifestazione, come ormai tradizione avrà anche questo anno il patrocinio dell’associazione nazionale “Città del Vino” e della Regione Toscana, e gli organizzatori sperano nel massimo supporto della cittadinanza per un carnevale che, di anno in anno, sta tornando ai fasti di un tempo.
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MA PERCHE IL CARNEVALE DI PIOMBINO SI CHIAMA “BACCO IN MASCHERA”?
Il Carnevale piombinese ha solide radici storiche. “Bacco in Maschera” rappresenta l’unica manifestazione carnevalesca in Italia che abbia al centro il tema del vino, in coerenza con la vocazione agricola e produttiva di questo territorio, vista la millenaria tradizione enologica di tutta la Val di Cornia, territorio che vanta ben quattro Città del Vino: Piombino, Campiglia Marittima, Suvereto e San Vincenzo.
La cultura del vino in questa terra ha origini molto antiche; già dall’età degli etruschi quando, secondo alcuni studiosi, la città etrusca di Populonia, fiorente centro affacciato sul mare di fronte all’isola d’Elba, deriverebbe il suo nome dal dio del vino Fufluns. Questo, infatti, è il nome della divinità etrusca assimilabile al Bacco degli antichi romani, o Diòniso per i Greci. Fufluns era il dio del vino e dell’estasi, perpetuamente giovane e spensierato, figlio di Zeus e di Semele.
Il nome stesso di Populonia, nella forma con la f- (posteriore) viene associato dai ricercatori proprio a dio etrusco il cui nome significa “La città di Bacco”. La coltivazione della vite in questa zona era molto diffusa anche ai tempi degli etruschi, e a conforto di tale tesi, vi sono le iscrizioni monetali che riportano il nome etrusco della città, Pupluna, la cui forma arcaica era – appunto – Fufluna. Ulteriore prova dell’antica florida coltivazione della vite resta come testimonianza il colossale ceppo, scoperto nei dintorni dell’area populoniese, fatto raccogliere e conservare nel Museo di Storia Naturale di Firenze dal Granduca di Toscana Leopoldo II.
A partire dagli inizi del ’900 il carnevale rappresenta per la città Piombino una delle manifestazioni più importanti che si tramanda dal lontano 1927. Figura centrale di questa manifestazione è il “Cicciolo” mascherone di cartone che rappresenta un uomo con in mano un calice di vino, che al termine della manifestazione viene bruciato nella piazza principale della città (piazza Bovio) davanti a migliaia di persone.
Fin troppo semplice collegare a doppio filo la figura del Cicciolo a quella del dio Fufluns con il calice del vino in mano, che “beone e buontempone” guida le sfilate del carnevale della città. Così è nata l’idea di valorizzare la figura del “Cicciolo Re del vino” del carnevale Piombinese accostando a questa manifestazione una campagna di promozione dei vini del territorio attraverso la realizzazione di iniziative di comunicazione e valorizzazione dei prodotti enogastronomici della Val di Cornia e della Costa degli Etruschi.
Piombino è “Città del Vino” dal 1987 (anno di fondazione dell’associazione nazionale Città del vino) e custodisce nel proprio territorio comunale molte aziende vinicole che negli ultimi anni hanno ricevuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali. Sono numerosi i riconoscimenti ai vini piombinesinell’ambito del concorso enologico “La Selezione del Sindaco”, organizzato dall’Associazione Nazionale Città del Vino.
La festa piombinese vuol diventare un punto di riferimento del “turismo del carnevale” che riveste grande interesse per i turisti appassionati di maschere e coriandoli nei mesi di febbraio-marzo, che è anche un buon motivo di business per i tour operator.
Il territorio della Val di Cornia, patria degli Etruschi, offre ricchi musei, parchi (il più celebre è quello di Baratti-Populonia), opere monumentali, visite ai borghi medioevali, percorsi di trekking e ciclo turismo alcune tra le più belle cantine d’Italia. Inserito nel programma della manifestazione c’è anche il tradizionale “concerto di carnevale” di musica classica dell’orchestra Toscana, percorsi di degustazione a cura di Sommelier e l’accoglienza, da parte dell’organizzazione, alle altre città del Vino che arrivano in città ad animare con i loro colori e tradizioni il “Bacco in Maschera”.
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PROGRAMMA DEL CARNEVALE DI PIOMBINO – CITTA’ DEL VINO 2013
Il programma della manifestazione in via di completamento prevederà incontri a tema vitivinicolo, iniziative sportive, spettacoli, veglioni per bambini, percorsi di degustazione di vini e spettacoli e mostre organizzate dalla Parchi Val di Cornia. Quello indicato sotto è solo un estratto delle principali iniziative del Carnevale di Piombino.
5 o 6 gennaio 2013 “Aspettando il Carnevale” Festa in maschera per l’epifania. Premiazione del concorso per il manifesto 2013 del carnevale piombinese.
1 febbraio 2013 Serata di premiazione della Miss e della canzonetta vincitrici del Carnevale 2013.
2 febbraio 2013 Grande veglione per Bambini. Serata danzante per adulti.
3 febbraio 2013 I° Domenica di Carnevale. Stand gastronomici e percorsi di degustazione vini.
7 febbraio 2013 Giovedì Grasso “Concerto di Carnevale” dell’Orchestra Toscana.
9 febbraio 2013 Grande veglione per bambini. Serata danzante per adulti.
10 febbraio 2013 II° Domenica di Carnevale. Stand gastronomici e percorsi di degustazione vini.
12 febbraio 2013 Martedì Grasso. Stand gastronomici e percorsi di degustazione vini.
17 febbraio 2013 III° Domenica di Carnevale. Stand gastronomici e percorsi di degustazione vini.
Le domeniche e il martedì grasso sfilate con carri allegorici. Il martedì grasso tradizionale rogo del “Cicciolo” in Piazza Bovio a partire dalle ore 17.00.
Il sito ufficiale della manifestazione è http://carnevale.prolocopiombino.it (in aggiornamento)
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I CONCORSI DI “BACCO IN MASCHERA”
La manifestazione è arricchita anche da tre concorsi (Miss carnevale, canzone del carnevale e manifesto del carnevale) che sono già stati pubblicati ed in distribuzione, ed un loro estratto è consultabile qui sotto.
BANDO DI CONCORSO “MISS CARNEVALE 2013”
Per essere ammessi al Concorso le aspiranti debbono necessariamente possedere i seguenti requisiti, nessuno escluso:
a) essere residenti in Toscana;
b) avere almeno 14 anni e meno di 26 anni;
c) essere di altezza superiore a 1,68 metri per la fascia di “Miss Carnevale”, o di altezza superiore a 1,58 metri per la fascia di “Bellissima 2013″ del Carnevale.
La domanda di ammissione deve essere redatta in conformità del modello allegato al Bando di Concorso e presentata entro la mezzanotte del 15 gennaio 2013.
La vincitrice parteciperà alla finale nazionale del concorso “Miss Carnevali D’Italia 2013” alla quale il concorso piombinese è legato.
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BANDO CONCORSO “MANIFESTO DEL CARNEVALE” 2013
Al presente concorso possono partecipare gli studenti delle classi 5° elementare e delle scuole medie della città di Piombino. Ogni scuola/istituto potrà presentare un progetto per classe tra tutti quelli realizzati dagli alunni.
Il progetto del manifesto potrà essere realizzato da una o più partecipanti, su un cartone rigido formato UNI A3 in verticale (base cm. 29,7 x altezza cm. 42) e presentarlo sotto forma di bozzetto per la stampa in offset.
Tutti gli studenti che parteciperanno alla manifestazione dovranno far pervenire il bozzetto in una busta chiusa, sigillata nei lembi con del nastro adesivo, entro e non oltre le ore 1300 del 17 dicembre 2012, consegnandolo presso le segreterie delle scuole, che li custodiranno fino a quando passera un incaricato della Pro Loco delegato per il ritiro il giorno 18 dicembre 2012.
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BANDO CONCORSO “CANZONETTA DEL CARNEVALE” 2013
Al presente concorso possono partecipare tutti i residenti in Italia, singoli o gruppi.
La canzone deve essere compresa di musica e testo. Il brano deve essere presentato sia su spartito che su supporto audio (mp3 oppure CD audio). La qualità dell’incisione non fa parte degli elementi di valutazione.
La busta con spartito, testo e registrazione sonora devono essere inviati entro le ore 13.00 del 31 gennaio 2012, consegnandolo presso la sede legale della Pro Loco in Via Ruffilli, 6/a a Piombino (Studio Petraroja).
Per contattare la Pro Loco di Piombino inviare una e-mail a info@prolocopiombino.it o chiamare il numero 347-3521002 Web: http://www.prolocopiombino.it http://carnevale.prolocopiombino.it
Fermo restando l’importanza della manifestazione e l’elogio incondizionato per gli organizzatori io farei qualcosa di diverso e originale. I costi e gli spazi impediscono carri di buon livello; per questo ricorrerei solo alle mascherate a terra, alle bande del territorio, alle scuole di ballo oltre a cicciolo e concentrerei tutte le manifestazioni dal giovedì grasso al matedi successivo col rogo di cicciolo. Tutti i giorni una sfilata o una manifestazione di rilievo con abbinamento ai prodotti tipici.
Secondo me non sono assolutamente “i costi e gli spazi” che impediscono carri di buon livello, ma sono lo scarsissimo numero di volontari che fanno i carri (mi hanno detto che tutti i carri sono fatti da meno di 10 persone) e un amministrazione comunale che contribuisce al carnevale, che dura più di un mese, con solo 7.500 (settemila cinquecento euro). Se 2000 le prende la SIAE e altrettanti l’assicurazione…. cosa ci rimane per fare i carri proprio non so….
Ben vengano le scuole di ballo, le bande (che probabilmente vorranno essere pagate) e altre amenità. Ma se non ci va più gente a fare i carri e se il comune non ci crede un pò di più nel suo carnevale… credo che sarà difficile avere una manifestazione di successo più di quello che ha raggiunto…