LUCCHINI: ANSELMI «KLESH DEVE TRATTARE ANCHE CON LE ISTITUZIONI»

Il sindaco di Piombino Anselmi

Riportiamo integralmente una lettera aperta del sindaco di Piombino Anselmi sulla trattativa tra il gruppo Klesh e la Lucchini per la cessione alla prima dello stabilimento piombinese.

“La proposta industriale che sarà presentata dal gruppo Klesh, se conforme a quanto emerso dalle anticipazioni di stampa, lascia il tempo che trova dal punto di vista della sua reale applicabilità, dal momento che il rilascio delle concessioni edilizie per la realizzazione di un eventuale forno elettrico come è noto compete al Comune, così come qualunque idea o ipotesi di utilizzo immobiliare delle aree attualmente occupate dagli impianti a caldo con finalità diverse da quelle industriali sono di competenza del consiglio comunale”.

Il sindaco esprime perplessità sulla trattativa in corso tra CdA Lucchini e gruppo Klesh che rischia di sviluppare la questione in maniera estremamente riduttiva e penalizzante per il territorio.

“In una vicenda che non può essere affrontata solo da un punto di vista finanziario, non si può prescindere da un ruolo politico istituzionale che deve essere rivestito a pieno titolo dal Governo e dalle amministrazioni locali, con il concorso delle forze sociali.

Non esiste cioè una via di uscita da questa impasse senza un necessario protagonismo delle istituzioni nella valutazione di un progetto industriale credibile. Qualunque soluzione deve essere discussa al tavolo del Governo, riconducendo in una dimensione fisiologica le necessità degli istituti bancari e tenendo nella giusta considerazione l’esposizione delle imprese dell’indotto  – spiega Anselmi.

La Lucchini e il polo siderurgico piombinese rappresentano un patrimonio industriale e non un semplice asset patrimoniale.

Quello che serve – ribadisce il sindaco – è un robusto intervento dello Stato, che deve diventare l’interlocutore principale anche per sciogliere i nodi relativi alle infrastrutture, porto e bonifiche, per il tempo necessario a ridefinire le prospettive industriali di Piombino. Occorre un’analisi oggettiva del polo siderurgico e del territorio che ne riaffermi le ragioni e la strategicità, per Piombino e per l’Italia. Solo politiche industriali nazionali possono far ritrovare competitività alla nostra siderurgia. Non può essere un pool di banche a traghettarci in questa fase così dura.

La trattativa con Klesh, invece, rischia di apparire solo un balletto teso a guadagnare tempo da parte, secondo logiche distanti dall’interesse generale e che non fanno i conti con le prerogative industriali e strategiche dell’area.

E’ con queste convinzioni che saremo, una volta di più, a manifestare le nostre ragioni lunedì pomeriggio alla manifestazione allestita dalle organizzazioni sindacali, auspicando una larga partecipazione della cittadinanza”.

Scritto da il 16.11.2012. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

38 Commenti per “LUCCHINI: ANSELMI «KLESH DEVE TRATTARE ANCHE CON LE ISTITUZIONI»”

  1. sasso indigesto

    “Occorre un’analisi oggettiva del polo siderurgico e del territorio che ne riaffermi le ragioni e la strategicità, per Piombino e per l’Italia.”
    Mi raccomando che questa analisi oggettiva non venga fatta fare a pagamento da qualche istituzione come il “Sant’Anna”. C’è già stata.
    ” Solo politiche industriali nazionali possono far ritrovare competitività alla nostra siderurgia.”
    Andavano fatte 20 anni fa, ora è tardi.
    “Non può essere un pool di banche a traghettarci in questa fase così dura.”
    Le banche non sono istituti di beneficienza.
    ” …lunedì pomeriggio alla manifestazione allestita dalle organizzazioni sindacali”
    Si risparmieranno 10 minuti di corrente elettrica.

  2. Riccardo Gelichi

    A questo punto non capisco per cosa dovrei manifestare e tantomeno per chi. Invece mi preoccupo del tono :
    “La proposta industriale che sarà presentata dal gruppo Klesh, se conforme a quanto emerso dalle anticipazioni di stampa, lascia il tempo che trova dal punto di vista della sua reale applicabilità, dal momento che il rilascio delle concessioni edilizie per la realizzazione di un eventuale forno elettrico come è noto compete al Comune, così come qualunque idea o ipotesi di utilizzo immobiliare delle aree attualmente occupate dagli impianti a caldo con finalità diverse da quelle industriali sono di competenza del consiglio comunale”.

  3. Luca

    E’ palese che il sindaco viene malconsigliato e che ogni tanto fa il verso a Napoleone.

    La realtà è che se Klesh è una bufala, lui gli ha mostrato il fianco, e se domani si ritirano dall’affare la colpa sara tutta sua.

    Se il commissario chiude lo stabilimento la colpa sarà sua e del suo partito, fermi dal 1992 sull’idea di una città il cui cuore è solo l’altoforno… contro tutto e contro tutti.

    Non c’è una, diconsi una alternativa creata da questa “casta” per salvare almeno parzialmente la città. Dove è il turismo con cui ha vinto le elezioni dott. Anselmi. Quali sono le proposte turistiche per le festività natalizie? E quali sono quelle per il Carnevale? A pasqua cosa ci propone l’amministrazione comunale? A maggio c’è “Quanto Basta” per finanziare i “Compagni” di merenda (ma anche di cena) e poi dritto dritto fino a luglio e agosto… poi più il nulla.

    Con un concerto a ferragosto ha azzittito tutti. Certo ha fatto gli europei…. 300 mila euro che hanno svuotato le casse comunali, e ora non ha una lira, pardon un euro, per le politiche per la casa, i giovani e gli invalidi.

    Che tristezza… Piombinesi, S V E G L I A T E V I ! ! !

  4. stefano

    Bene ,carissimo signor Sindaco , se la Klesh ritirera’ la sua offerta a causa delle sue non troppo velate minacce , credo che la responsabilita’ del sicuro fallimento della Lucchini sara’ a Lei attribuibile e credo anche che una bella class action nei confronti del Comune e solidarmente nei suoi confronti non gliela levera’ nessuno!

  5. elia

    Il sindaco con questa sparata a zero, ovvero lanciando a dosso tutto il male possibile contro il fondo mostra purtroppo la sua inadeguata capacita di gestire il problema siderurgico locale, ricordiamoci il documento comunale firmato da TUTTI i consiglieri comunali che delegittimavano in un paese repubblicano liberale un Cda di una azienda. Fatemi capire, ok noi tutti vorremo che esistesse una cordata di imprenditori che salvasse il ciclo integrale della nostra siderurgia, ma in due anni non si è presentato nessuno e adesso il Sindaco vorrebbe prendere tempo scacciando il fondo che ha una proposta concreta di salvare almeno il 60% dello stabilimento e TUTTO l’indotto che gira intorno ad esso per un commissariamento straordinario dove solo con l’avvento di un miracolo può salvarci.

    Qualcuno mi ha risposto che anche i politici hanno dei tecnici che per questo dobbiamo fidarci di loro. Ok siamo d’accordo ma stranamente nessuno di questi politici ci ha risposto COME? SU CHE NORMA? ci chiedono solo di dargli una cambiale in bianco e di sperare ad un miracolo alla faccia dei tecnici che di norma ti dicono sempre come e su che norma. Ma stiamo a scherza, davvero voi dareste il vostro futuro a qualcuno che non vi dice come vi salverà e anzi vi chiede un atto di fede e poi un atto di fede a dei politici. Io rimango sbigottito e imbarazzato di questo Sindaco che invece di pensare a salvare il paese in maniera CONCRETA e con SCELTE GIUDIZIOSE fa il guru proponendoci il nulla cosmico e chiedendo atti di fede.

    Io ricordo a tutti che sono un cattolico pertanto incline a credere nel prossimo e ai miracoli ma nella vita spesso come tutti voi ho affrontato i problemi no con le preghiere e atti di fede ma con azioni concrete e scelte giudiziose, ora io qui vorrei capire dalla gente che appoggia queste sparata a zero con che coraggio possono guardare in faccia migliaia di lavoratori e di imprese importanti locali giocando con il loro futruo, come possono appoggiare un uomo che ricopre una carica istituzionale vicino ad un accordo fra le parte di due imprese da delle minacce del genere che indurranno probabilmente il fondo a mollare la presa.

    Ovviamente la sua lettera spera questa azione ma come fa a dormire la notte lasciando così un porto sicuro per guidarci in un mare tempestoso e per giunta di notte senza luna, solo un folle navigherebbe su tali acque ma noi Piombinesi uomini di fede abbiamo tale ardire, gente lavoratori meditate su queste parole e prendete provvedimenti.

  6. andrea

    io sono un lavoratore lucchini e spero vivamente che klesc si tolga d mezzo ,e appoggio ciò che dice il sindaco perchè vendere a klesc sarebbe una chiusura posticipata di pochi anni,.e a chi dice che nel 92 si doveva cambiare strategia industriale rispondo ma dove trovava tutti i posti di lavoro creati in quel periodo.alla manifestazione di lunedi dovremmo essere in tanti per dimostrare che teniamo alla nosta citta.

  7. Luca

    Caro Andrea,
    lo sai come dice il proverbio… chi visse sperando…
    bene, considerando che la crisi economica durera almeno fino al 2015, e che quindi fino a tale data temo che non arriveranno compratori, vedo molto azzardata l’ipotesi del commissario.

    Non vi piace Klesh… ok, trovate un altro copratore. Altrimenti non credo che una manifestazione dove qualcuno spegnerà le luci per 10 minuti possa risolvere il problema.

    Nel 1992 cambiare strategia significava porsi realmente il problema di una diversificazione nelle fonti di reddito della città. Non è stato fatto, si è continuato a usare lo stabilimento come serbatoio di tessere e voti. Oggi il partito e il sindacato raccolgono semplicemente quello che hanno seminato.

    Tutto il resto… parafrasando Califano… è noia.

  8. andrea

    Luca non capisco quello che vuoi, sei con noi o sei uno di quelli che non ha mai voluto la fabbrica nel suo territorio? comunque ribadisco che nel 92 abbiamo lottato x tenere il ciclo integrale con i famosi 38 giorni di sciopero e c siamo riusciti con o senza le tessere sindacali.ora proviamo con una grossa mobilitazione cittadina dopo di che andremo a Roma e li guardiamo cosa possiamo fare.se poi a te da fastidio spengere le luci tienile accese e spera nelle tue idee

  9. elia

    Intanto allo sciopero di Lunedì bisogna essere non in tanti ma una moltitudine, anche se non condivido la strategia dei sindacati quando loro in maniera unitaria convocano lo sciopero il lavoratore deve partecipare. Poi Andrea i tempi cambiano, le cose si modificano, un anno e mezzo fa io urlavo nel deserto di chiedere ai sindacati ed alla politica di chiedere alle Banche titolari oggi dello stabilimento di investire sul ciclo integrale invece di viaggi e assunzioni inutili. Oggi anche se è brutto dirlo la speranza di salvare qualcosa a Piombino lo porta un fondo come la Klesh, il quale io non amo per nulla ma devo essere concreto e con un pensiero di management serio e pensare ai lavoratori e alle imprese dell’indotto. Un manager serio o un sindacato serio o un politico serio non può vivere nel mondo dei sogni e delle speranze; pertanto il sindaco per me ha sbagliato ancora NEL MINACCIARE in caso di compravendita di cercare di bloccare un loro progetto di sviluppo e di riorganizzazione.

  10. sasso indigesto

    “… Non è stato fatto, si è continuato a usare lo stabilimento come serbatoio di tessere e voti. Oggi il partito e il sindacato raccolgono semplicemente quello che hanno seminato.” e continuano a cercare di TENERE IN PIEDI IL LORO SISTEMA DI POTERE in cui ci sono briciole per molti (anzi c’erano), buoni posticini per alcuni e carrierone e affari per pochi (e quelle continuano ad esserci).

  11. stefano

    ribadisco che nella lettera del sindaco che minaccia 2 soggetti privati di non trovare un accordo perchè altrimenti li punirà decidendo fin d’ora che non verranno concessi permessi da parte della pubblica amministrazione (che magari verranno concessi ad altri soggetti a lui graditi ,come ad esempio la licenza per costruire un forno elettrico che se la chiede il Commissario invece va bene !) sono contenuti diversi reati penali. C’e’ in rete qualche avvocato che vuole provare a farlo ? comunque qualcuno prima o poi lo farà !

  12. elia

    Stefano anche io sono convinto che le parole hanno un peso e uno dovrà risponderne per quello che ha detto, ancora più buffo fare documenti tipo delegittimazione di un Cda, minaccia velata non troppo di non concedere una concessione di sviluppo industriale se il patner non è gradito dimenticando che chi parla e chi fa il documento sono delle Istituzioni.
    Ok, ok i presupposti secondo me ci sono tutti però decidera l’azienda che subira il danno o qualche imprese dell’indotto che di colpo si vedranno sfumare la possibilità di recuperare i propri crediti.

  13. andrea

    il sindaco non minaccia nessuno dice solo che sarà il consiglio comunale a decidere di dare la concessione o no e questo è legittimo.poi dove è scritto che un sindaco non può deligittimare il cda di una azienda che pensa solo a vendere il vendibile infischiandosene delle famiglie che lascia a casa.

  14. Riccardo Gelichi

    Strano, come si è rotto l’idillio con l’azienda ? Non si può ricucire ? Hanno perso i cellulari ? Tacere le verità dure e impopolari è un metodo antico, aiuta a passare il Natale. Invece di fare lettere sarebbe auspicabile rimettere sul tavolo della trattativa tutti gli interlocutori, Governo-Azienda-Comune-Regione-Sindacati, e farlo lavorare quel,tavolo, questo è importante. Insomma se c’è un progetto per salvare almeno un ramo dell’Azienda, credo sarebbe utile ponderarlo bene, se non accoglierlo con gioia, visto i tempi che corrono; poi, dopo il terremoto, perchè di questo si tratta, anzi durante il terremoto, è necessario mettere in campo tutto quello che serve al territorio per un rilancio economico, senza aspettare il Sant’Anna, cioè da ieri. Siamo in ritardo e le idee sono deludenti.

  15. stefano

    caro Andrea la minaccia invece c’è ed è pesantissima ,e un amminiasteatore pubblico proprio non se la può permettere; mi sa che le cose cominciano a mettersi male per davvero!

  16. Davide

    Quale minaccia? Il sindaco ha fatto presente che la trattativa se c’e é una buffonata. Cerchiamo di essere chiari : quale azienda fa dei piani senza interpellare chi quei piani deve avallare ? Forse sarebbe stato più opportuno da parte di klerch incontrare il sindaco e chiarire la propria idea di sviluppo. Da ciò che scrivete sembra che qualunque cosa viene deciso il comune si deve adeguare. Io sono per la concertazione ,ma questo vuol dire avere voce in capitolo. O pensate che per la paura di chiudere va accettato tutto ? Siete parecchio arrendevoli e timorosi …per curiosità dormite anche con la luce accesa ?

  17. Riccardo Gelichi

    Senti Davide, io mi auguro che il Sindaco e i sindacati salvino tutto, e tutti, e che questo territorio continui a vivere di rendita assistenziale per altri cinquanta anni, pagati dai cittadini italiani, quelli un pò più scemi e meno partitici che lavorano prevalentemente al nord nelle imprese produttive. Qui mamma Fabbrica ha dato tanto e ha tolto tanto al territorio, ma temo che se non ci mettiamo al passo con i tempi, non so quanto il sitema ci possa ancora mantenere. Io ad un’altra Piombino ci credo, si dovrebbe lavorare per avere aiuti statali per le infrastrutture, da subito 398 e Fiorentina Ghiaccioni o Poggio ai Venti san Rocco,senza impiccarsi con la fregatura Tirrenica, contestualmente far diventare questa città il più grande polo portuale e nautico d’Italia e fare turismo serio salvaguardando quello archeologico di ” Baratti”, ma vi affacciate mai al mare ? Ma vedete dove siamo ? Con questo io alla manifestazione ci sarò per la gente che lavora nella Fabbrica, che però non mi sento nè di prendere in giro, nè di identificarla come il bene supremo e insostituibile di questo territorio, salviamo il salvabile, altrimenti si rischia di restare con un pugno di mosche.

  18. elia

    Avallare chi? chiedere a chi?, Mi dispiace non funziona così semplice come dice il sindaco ma è più complesso, per esempio non si possono bloccare iniziative industriale rivolte al miglioramento dell’ambiente almeno che esse non cagionino danni ambientali. Lasciamo perdere l’Iter burocratico della concessione di riorganizzazioni delle aree industriali, ma un sindaco non può farsi soggetto attivo in una trattativa tra due aziende, essa anzi dovrebbe essere un interlocutori imparziale ma come può chiedere l’imparzialità avendo delegittimato il Cda di una azienda ed essere ostile all’eventuale compratore. Davide io dormo con la luce spenta ma sappi che il mondo del business non è chi ha le palle o no e chi ha i finanziamenti o no, pertanto come detto prima un manager serio, un sindacato serio, un politico serio fa scelte concrete e giudiziose non segue filosofia di nessun genere. Oggi dopo due anni è l’unica offerta concreta il commissariamento vuol dire FALLIMENTO e le banche il giorno dopo non pagano più le retribuzioni, nessuna legge obbliga la banca a dare soldi all’azienda almeno che voi pensiate in maniera errata che è lo Stato che deve pagare i lavoratori, non scambiate Cig o straordinaria, ordinaria, in deroga con retribuzioni. L’unica cosa certa con il commissariamento e che arriverà in pochi mesi e non in 2 o 3 anni la mobilità non di una parte ma di tutti i lavoratori. Contenti i lavoratori, le istituzioni, contenti tutti. Ma l’importante che si parli chiaro non ci sono investitori per il ciclo integrale. Lo Stato non può dare soldi per il ciclo integrale. Pertanto gente lavoratori futuri e probabili disoccupati meditate su quello che dico e prendete provvedimenti

  19. andrea

    scusa ma i provvedimenti quali sono?quelli di salvare il salvabile?io sono uno che lavora nel ciclo integrale e ho paura di restare disoccupato ,credo che non c sia futuro ne x me e nemmeno per chi lavora ai treni xrchè un fondo se non guadagna da subito vende .io sono scettico sul futuro di tutta la lucchini ma ti dico o ci si salva tutti o affondiamo tutti .

  20. stefano

    Cerchiamo di fare un ragionamento sereno e coerente: vedete,amici, un conto è dire “voglio che il governo vigili sulla correttezza di tutta l’operazione e usi ogni stumento in suo possesso per cercare di salvare più occupazione possibile e perchè nuova imprenditoria e nuova occupazione siano attirati sul territorio” -cosa corretta e assolutamente condivisibile-e un conto e dire ” o si fa come dico io (cioè Commissariamento) oppurre mi metterò per traverso ad ogni iniziativa anche negando permessi e licenze (anche se dovuti)”. Infatti un sindaco ,che è anche commercialista e consulente aziendale, dovrebbe sapere benissmo che l’ipotesi Commissario -l’ho spiegato qui tante volte non mi ripeto- è tecnicamente impossile in questo particolare caso in cui tutte le maggiori banche sono ormai proprietarie dello stabilimento e quindi perseguendo questa via si va diretti al fallimento in pochi mesi.
    Quindi se continua ad invocarlo ad ogni piè sospinto o è un totale spovveduto oppure è in mala fede perchè cerca di usare la disperazione di tanti , compresa la tua Andrea , probabilmente solo per guadagnare tempo e per far si che l’irreparabile accada quando non c’è più lui e quindi non essere additato come l’uomo del fallimento.
    Il dovere di un bravo amministratore, invece di stracciarsi le vesti fin da subito, è almeno quello di andare a vedere seriamente le carte di Klesh, che ancora non mi risultano pubbliche, e poi come in tutte le trattative ragionare insieme al CDA , invece di “destituirlo” da subito, per ottenere dal nuovo acquirente ( che per me è un miracolo solo il fatto che ci sia) le migliori condizioni dal punto di vista sociale ed ambientale , se poi c’è da mettere sul piatto un premio in futuribili cubature turistico\ricettive non vedo che male ci sia , non si parla sempre anche di riconversione?
    se poi l’offerta sarà una bufala ( ma onestamente non vedo perchè una multinazionale ci perderebbe tutto questo tempo) la si tratterà come tale , ma vogliamo metterci a tavolino a ragionare insieme a tutte le parti ,governo compreso , invece di sparare al buio -prendendosi anche dei rischi penali- con veti nevrotici e contro la legge, per poi buttare sicuramente a mare sia stabilimento che lavoratori che indotto ?

  21. Davide

    Elia tutto giusto ,ma tralasci i risvolti politici e sociali della questione. Ragionando solo dal punto di vista economico lo stabilimento era chiuso dal 93.
    Comunque per ora sono solo chiacchiere perché di ufficiale non c’e nulla.

  22. Astuto Cacciatore

    Mi sembra strano che certe posizioni come quelle del nostro caro Sindaco, il cui modo di fare “arrogante” è ben visibile, siano solo supportate da interessi elettorali. Ma se lo fossero il gioco sarebbe ancora più squallido

  23. Davide

    Astuto cacciatore non perde occasione per sparare (da buon cacciatore) contro il sindaco.Bisogna pero’ decidersi se si espone è per fini politico elettorali,se tace è perchè vuole abbandonare lo stabilimento…forse non è che manca un po’ di obbiettività? O lei è come gli antiberlusconiani che avevano da ridire se il cavaliere dava il buogiorno al portiere usciendo da palazzo Grazioli?
    Da come la vedo io è un bene che il sindaco faccia parte attiva sulla questione,purtroppo solo i fatti gli daranno torto o ragione…quello che pero’ gradirei sarebbe un po’ meno interventi a vanvera e un po’ meno allenatori della nazionale che hanno una risposta su tutto avendo pero’ le sole informazioni riportate dai giornali…

  24. Riccardo Gelichi

    Hai Ragione Davide, le foti dirette le ha sempre avute chi ha condotto la cosa fino ad ora, di che ci lamentiamo allora ? Va tutto bene.

  25. angelo

    Per quanto riguarda la questione grande industria non aggiungerò una parola a quanto affermato dal sig. Stefano perchè condivido totalmente il suo pensiero.
    Mi permetto solo una piccola riflessione su un aspetto esistenziale della vicenda.
    Io credo che il Sig. Sindaco sia in un momento di grande fragilità politica, culturale e psicologica. Lo dico, con grande rispetto per l’uomo.
    Va detto anche, un uomo solo al comando , perchè questa è l’immagine e la sostanza della sua azione fin qui espressa in nove anni di governo della città.
    Il condottiero dalla cui iniziativa tutto dipende.
    E’ stato fin qui amministratore e politico. Ha deciso tutto da solo, facendo solo finta di ascoltare quelli che si era messo intorno come accompagnatori ben disposti.
    Qualche rapporto con Manciulli e Tortolini e per il resto decide il grande Gianni che sicuramente verrà ricompensato al momento opportuno con un’ufficio prestigioso a Roma. Così egli pensava.
    Ora si trova questa patata bollente in mano e da solo non riesce a mantenere una lucidità di pensiero tale da aiutarlo a trovare la strada giusta.
    Si appoggia ai sindacati nella speranza che questi si ricorderano di lui al momento opportuno e con loro va sulla ciminiera e ulula alla luna , poi strizza l’occhio alla città facendo credere che se egli potesse passare la palla al governo la vittoria sarebbe assicurata.
    Chi ragiona sa che le cose non sono così perchè così non sono normativamente strutturati i rapporti civili, industriali, economici e istituzionali.
    Sarebbe già difficile lottare per i forti e i bravi, immaginiamo ora come sia impossibile per un uomo abbandonato a se stesso.
    Perchè è fin troppo chiaro che i compagni lo stanno mandando alla deriva.
    Fino a ieri tutti a fare da grande coro alle sue parole perchè ritenuto politico di successo in rapida ascesa ora non si trova più un cane che voglia accompagnarlo in un semplice canto a due voci.
    Probabilmente gli stanno edificando intorno una specie di cordone sanitario politico .
    Non è proprio il caso; ora va davvero aiutato perchè di mezzo c’è il futuro di questa città.
    Ci stiamo giocando tutto e non possiamo permetterci un atteggiamento alla Sansone.
    Che Sansone vada pure in malora ( politica ) ma noi Filistei dobbiamo provare a
    salvarci, dobbiamo reagire con la ragione e con decisioni che non siano solo il frutto di una strumentalità meschina .
    Il PD con le sue teste pensanti deve intervenire alla svelta.
    Non fate gli struzzi, comportatevi seriamente, prendete in mano la situazione e agite per il meglio.
    Il vostro campione è stanco e sta per fallire.
    Sostenetelo affiancandolo prima che sia troppo tardi.
    Sareste voi i responsabili del default di Piombino non il Sig. Gianni Anselmi.
    Con tutta serenità.

  26. marco

    Non si nega al principe che sta per crollare un pò’ di clemenza e solidarietà psicologica. Stringiamoci a lui, oltre che per l’interesse dela città facciamolo anche per un pò di sana pietas cristiana.

  27. sasso indigesto

    “E’ stato fin qui amministratore e politico. Ha deciso tutto da solo, facendo solo finta di ascoltare quelli che si era messo intorno come accompagnatori ben disposti.
    Qualche rapporto con Manciulli e Tortolini e per il resto decide il grande Gianni che sicuramente verrà ricompensato al momento opportuno con un’ufficio prestigioso a Roma. Così egli pensava.”
    Diceva la canzone dei Pooh, Uomini soli “… un uomo è da solo … per la smania di successo…”
    In questo momento la cittadinanza ha bisogno di lui, del resto in moltissimi lo hanno votato, si faccia umile, abbandoni la sua solita arroganza e forse il suo aiuto sarà più utile e apprezzato.

  28. davide

    Ole’, e con questa siamo al gran completo: ci mancava l’analisi psicologica del Sindaco…

  29. Luca

    Purtroppo la saggezza di un popolo si analizza anche da quanto riesce ad osservare in modo oggettivo chi lo governa.

    L’Italia non è proprio saggia da questo punto di vista. Senza fare un elenco di chi ci ha amministrato prima, negli ultimi 20 anni abbiamo avuto Silvio, che è stato sostituito da un tecnico assunto per far risparmiare l’Italia e che invece dopo più di un anno ha ottenuto come risultato un ulteriore aumento del debito pubblico.

    A livello locale abbiamo Gianni. Da otto anni a questa parte non ne ha azzeccata una… per l’elenco basta sfogliare i commenti del giornale… e anche adesso sta gestendo in modo anomalo la vicenda Lucchini, ma tutto il popolo in coro grida “Meno male che Gianni C’è” parafrasando lo slogan berlusconiano, perché ha fatto marciapiedi, dossi e rotonde.

    Poco contano le interessanti analisi che facciamo su queste pagine. Il sindaco è leader e sta guidando il popolo verso la terra promessa del nuovo AFO 5.

    Il giorno che i piombinesi si sveglieranno disoccupati, capiranno di botto che le promesse fatte servivano solo ad arrivare a fine mandato e a lasciare la patata bollente a chi verrà dopo, che, come già successo con il Guerrieri, darà la colpa alla gestione passata (bada bene dello stesso partito) che era molto meno bravo del nuovo sindaco.

    In bocca al lupo… ne avremo tanto bisogno.

  30. davide

    Scusa Luca,ma di cosa stai parlando?un analisi oggettiva ? un analisi oggettiva fatta da te o da me o da uno dei commercianti che con Belusconi ha potuto aumentare i prezzi senza controllo,fatta da notai,tassisti,farmacisti che con Monti hanno mantenuto i loro status…e poi basta con questa solfa che noi italiani siamo più coglioni degli altri. Sarcozy ,bush,Margaret Thatcher ti sembrano degli esempi di statista?
    Premetto che politicamente la vedo molto diversamente dal Sindaco,ma mi devi anche riconoscere che è stato lasciato solo.Hai per caso visto qualche politico o sindacalista di livello nazionale intervenire su Piombino? Ecco queste per me sono analisi oggettive e come puoi vedere sono diverse dalle tue.

  31. Luca

    No Davide,
    io condivido a pieno quello che hai detto. Gianni è solo!
    La differenza sta nel motivo della sua solitudine.
    Io credo sia solo fondamentalmente perché la classe politica del PD della Val di Cornia sia fatto da soggetti che non sono idonei a rivestire il ruolo che hanno.

    E guarda che nella scala dell’incompetenza Anselmi si classifica ultimo. Ed è questo, unito a una sfera caratteriale discutibile, e all’aver scelto persone poco competenti come assessori, che lo ha portato alla condizione in cui è.

    Comunque in questi passaggi io sono per sostenerlo, perché comunque rappresenta la città. Ma proprio perché lo sostengo sono il primo a criticare le sue scelte fino ad oggi.

    Con meno boria e più ascolto non si sarebbe trovato nelle condizioni in cui oggi è, e la città sta per fare una brutta, bruttissima fine, e lui alla fine sarà quello con il cerino in mano.

    E i suoi amici e “compagni” saranno da un altra parte…

  32. zeno

    il corriere etrusco dovrebbe dividere in due cose distinte lo spazio destinato ai commenti e alle repliche in particolare quando si argomenta sulla pubblica amministrazione.
    Uno spazio destinato ai commenti e alle osservazioni e un altro riservato alle maldicenze.
    Una vera onesta e democratica offerta di prodotto mediatico solo che si ha il garbo di avvisare il lettore.
    E’ vero anche che ci sarà qualcuno di infinita pervicacia che non desisterà dallo sconfinare ma almeno si era avvisato prima.

  33. Riccardo Gelichi

    Certo, fai una cernita Trinchini, i commenti favorevoli sono commenti, quelli contrari sono maldicenze. Anzi io farei un’altra cosa, oscurerei questa testata così torniamo al pensiero unico così tanto di moda da queste parti. E’ mai possibile non avere la pazienza e la decenza di ascoltare anche le voci del dissenso, alcune pure sgradevoli, mica siamo tutti santi, senza farsi venire la voglia di soffocare o di etichettare come eretico chi non coincide con il nostro pensiero ? Luca invece, a mio giudizio, su alcune valutazioni ha fatto centro.

  34. davide

    Zeno i commenti su testate online è uguale praticamente per tutte, si cerca di epurare solamente gli insulti e offese,per il resto ogni commento è pubblicatocome è giusto che sia. Se poi su alcune testate trovi commenti più graditi o meno dipende soprattutto dalla linea politica della redazione: sul Giornale troverai commenti tendenzialmente diversi da Repubblica e no perchè vengono censurati ,ma semplicemente per il lettore tipo che scrive. Qui ,ad esempio ,è facile trovare commenti contro l’amministrazione di Piombino ,lo leggo sopratutto per avere un punto di vista critico…e tornando a bomba ,Luca a ragione ,forse farebbe bene anche alla direzione del PD analizzare le critiche (non tutte …)

  35. sasso indigesto

    ” farebbe bene anche alla direzione del PD analizzare le critiche” … Ma se loro hanno già la verità in tasca…

  36. angelo

    La grande industria è a pezzi
    La sanità è a pezzi
    Le casse comunali sono a pezzi
    Le infrastrutture ( 398,Ospedale Riotorto,piscina,licei,città futura,porto turistico,parchi) sono a pezzi
    Il comune unico è a pezzi

  37. angelo

    Il passaggio nella provincia di Grosseto è a pezzi
    La svolta epocale è a pezzi
    La modernità è a pezzi
    L’innovazione è a pezzi
    C’è di intero qualcosa?
    Ditelo.

  38. Luca

    Che funzionano ci sono:
    le rotonde…
    I dossi spacca ammortizzatori…
    I marciapiedi…

    tutte cose che è risaputo hanno bisogno per essere realizzate di un sindaco e nove membri di giunta…

    Per la serie “a pezzi” ci sono anche le coste, le frane e piazza Manzoni…
    Il commercio
    e principalmente il tessuto sociale della città e il volontariato
    Anche i partiti sono a pezzi… specie quello storico che guida Piombino “democraticamente” da 70 anni…

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    88 mesi, 21 giorni, 21 ore, 12 minute fa

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