RIFONDAZIONE: «UNA SOLA MANIFESTAZIONE NON SALVERA’ PIOMBINO»
Riceviamo e pubblichiamo integralmente un commento di Rifondazione Comunista Piombino sulla crisi siderurgica e la manifestazione dello scorso 19 novembre dove molte migliaia di persone hanno manifestato per le vie della città.
«La grande manifestazione del 19 Novembre – commente Rifondazione – è stata per Piombino e la Val di Cornia un fatto politico importante perché ha segnalato l’inizio di una presa di coscienza da parte dei cittadini e dei lavoratori di ogni comparto rispetto alla gravità di una situazione che rischia di precipitare. La partecipazione straordinaria di tutte le categorie, dal commercio, all’indotto generale, agli studenti per arrivare ai pensionati ha messo in campo una massa critica disponibile a lottare per il mantenimento dell’industria a Piombino.
Si è fatta anche chiarezza sugli obiettivi della vertenza. La prima questione è la trasformazione da problema territoriale a problema regionale e nazionale, la seconda è la rivendicazione della strategicità della produzione dell’acciaio per l’Italia, la terza è la necessità dell’intervento dello stato. Su queste cose il sindaco Anselmi ha fatto chiarezza nel suo intervento addivenendo, finalmente, alle posizioni che il PRC sostiene dall’inizio della crisi cioè dal 2009. La richiesta del commissariamento e del licenziamento del CDA, in questo contesto, appare un elemento politico rilevante e mirante a far si che il governo Monti si assuma le proprie responsabilità. La politica industriale del ministro Passera appare, da questo punto di vista del tutto consimile a quella del governo Berlusconi.
E’ evidente che adesso si è aperta una contraddizione forte tra le posizioni di chi sostiene nazionalmente la maggioranza governativa, PD, PDL, e UDC. La stessa Deputata Velo ha votato decine di fiducie a questo governo tenendo il piede in due staffe. Non si può prescindere dal fatt0 che l’industria siderurgica mondiale si trova stretta tra un eccesso di offerta che comprime i prezzi di vendita e l’estrema volatilità dei prezzi delle materie prime, la situazione del mercato è particolarmente critica in Europa. L’industria italiana appare particolarmente debole, tanto è vero che continuano a crescere le importazioni di acciaio, e la sua situazione generale appare molto fragile dal punto di vista organizzativo finanziario ed economico.
La siderurgia piombinese non può farcela da sola, così come l’ILVA ed anche il comparto della produzione attraverso forni elettrici. Appare quindi come necessario che il governo apra al più presto un tavolo sui problemi della siderurgia italiana e si misuri con la costruzione di una politica industriale, mentre ciò che arriva dalle istituzioni è solo la disponibilità ad agire sulle bonifiche e sulla parte ambientale. A Piombino, come a Taranto, non è vero che si deve investire solo per l’ambiente, così come è falso il luogo comune che gli impianti siderurgici siano per forza inquinanti. Sono già oggi disponibili tecnologie mature, adottate da impianti concorrenti, in Germania ed in Austria, che riducono in maniera significativa le emissioni, tendenzialmente a zero.
A Piombino si può fare e possono essere stimati, per la parte ambientale e industriale in 1 miliardo e mezzo di euro. Si dice che mancano le risorse finanziarie e c’è la difficoltà di reperirle ma in realtà manca la volontà politica perché non si capisce quale sia la ragione per cui non si contempla la possibilità dell’utilizzo, per tutto il settore, del Fondo Strategico della Cassa Depositi e Prestiti ridefinendo anche l’assetto organizzativo e societario del Gruppo Lucchini. In questa maniera – conclude Rifondazione Comunista – si può garantire il rifacimento dell’altoforno, della cokeria, dei parchi minerali e dei treni. Per questo i lavoratori ed i cittadini dovrebbero intraprendere una lotta quotidiana che arrivi anche all’autogestione degli impianti».
Rifondazione Comunista Piombino
Cavolo di bischerate ne ho sentite tante in vita mia ma ora siamo alla pura demagogia e inizio della campagna elettorale a scapito dei lavoratori. Per la Velo bensì non sia un suo sostenitore devo per etica morale e principio spezzare una lancia a suo favore infatti è sul un giornale di oggi la sua proposta accettata da Governo la quale dovrà Lei presentare un emendamento sulla proroga della norma relativa all’aumento del trattamento di integrazione salariale dei contratti di solidarietà, una proposta seria e concreta che permetterebbe in questo periodo la salvaguardia di molti posti di lavoro. Chiederei a rifondazione comunista che di aggiornarsi con i tempi, non esiste proprio che si possa licenziare un Cda o una autogestione della azienda per favore studiate alcune norme di economia e procedure Ministeriali e dopo presentate una proposta concreta e non demagogica altrimenti continuano ad prendere per i fondelli i poveri lavoratori che stanno rischiando il lavoro, non basta dire il governo deve intervenire e trovare i fondi altrimenti mi domando dove siete stati negli ultimi 15 anni su Marte.
Per favore per il bene della cittadinanza e per i lavoratori meno discorsi demagogici in quello purtroppo ci sta già pensando qualcun altro e più proposte concrete, pensiamo ad azioni SERIE E CONCRETE per salvare il più possibile il LAVORO e non il POSTO DI LAVORO. Perché dico il LAVORO perché se invece di lavorare in Lucchini come operaio un lavoratore dovesse andare a lavorare in un magazzino come magazziniere io non ci vedo niente di male basta che lavori e per tanto abbiamo fatto il nostro compito istituzionale di salvaguardare il diritto al lavoro e non allo specifico posto di lavoro. Ripeto per favore non trasformate il serio problema della lucchini in una assurda propaganda politica questo è riferito a tutti i politici locali, meglio perdere due o tre cento voti che perdere due o trecento posti di lavoro.
vedi elia di parole ne dici tante forse sai anche che non si potrà fare l’autogestione perchè è più grossa di noi ma sei contro tutti e dici di aiutare noi operai ma tutte le iniziative sono sbagliate o tardive.illuminaci ,però non dire perdiamone 800 per salvarne 1200 perchè non funziona cosi.
Purtroppo Andrea, non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire, io non sono contro tutti, anzi come detto prima quando viene fatta una azione seria anche da chi io non condivida il pensiero lo apprezzo, vedi Velo sopra o alcune azioni fatte da Anselmi, io però non do carta bianca a nessuno, giudico di volta in volta le sue azioni se condivido apprezzo se no dissenso. Nella vita mi hanno insegnato ad essere chiaro e non prendere per i fondelli nessuno e sopratuto due pesi e due misure, non gioco sulla ignoranza dei lavoratori ma tu non sei nuovo che mi rispondi ed io ti rispondo come al solito che adesso la proposta unica di management serio è accettare l’accordo della Klesch, e nei 2/3 anni che serviranno alla creazione del forno elettrico il sindacato e la politica devono iniziare ad attivarsi con progetti di aiuti di stato orizzontali per la PMI e per la formazione e riqualificazione dei lavoratori. Che vuol dire perdi il posto di lavoro in lucchini ok ma poco dopo vai a lavorare come magazziniere, come generico, come antennista ecc. l’importante è salvaguardare il lavoro non il tuo specifico posto di lavoro. Nel pensare in maniera egoista come te per provare a salvare il tuo POSTICINO metti a rischio quello degli altri, mentre noi dobbiamo in maniera seria rimetterti nel ciclo lavorativo. Non credere chi non ti asseconda le tue pretese assurde ti sia nemico mentre chi ti dice che hai ragione anche quando stai sbagliando ti sia amico.
certo gente che non capisce se ne vede tanta ma il signor Elia non è intellettualmente onesto. Il suo problema è che vuole chiudere la siderurgia a piombino e fare qualcosaltro e poi perchè i lavoratori non possono decidere per se? Forse pensa che ci sia bisogno di questi dirigenti e quadri intermedi per far marciare lo stabilimento mi sembra molto interessante l’idea della Cassa depositi e prestiti.
Scusami Roberta perché non sarei intellettualmente onesto, IO NON LAVORO PER LA LUCCHINI, IO NON LAVORO PER DITTE ESTERNE E CREDITRICI DELLA LUCHHINI, anzi in questo periodo fino ai primi di Gennaio sono senza incarichi pertanto un cane sciolto e non devo rendere conto a nessuno, Poi i lavoratori decidere per se, che significa? credo che neanché in Cina funzioni così. Non ho mai saputo che la lucchini forse una cooperativa del lavoro. Poi mi dici l’Idea della Cassa depositi e prestiti o forse non sai che anche essa non può errogare finanziamenti per la ristrutturazione e organizzazione alla singola azienda industriale. Come detto prima non credete chi vi promette la luna solo perché vi piace quello che dice ma ascoltate come facciamo tutti nella vita reale a proposte serie e scelte giudiziose.
L’ipotesi di Rifondazione è interessante, certo siccome la siderurgia italiana va salvata e così anche la produzione a Piombino ci vuole un piano per tutti gli stabilimenti in italia e poi ci vuole il ritorno del pubblico nell’industria i privati forse hanno rubato e lottizzato meno? Hanno concusso meno? E poi noi operai non contiamo niente se permette elia io sono 30 anni che lavoro allo stabilimento e so fare tante cose, io non voglio fare il magazziniere e poi dove?
ti sbagli caro Elia perchè lo statuto della cassa depositi e prestiti è cambiato e può finanziare, ma insomma il lavoro operaio ti fà proprio schifo?
Roberta per favore non dire bischerate, essa non può erogare alle imprese industriali per ristrutturazioni altrimenti vengono immediatamente visti come aiuti di stato, e non possono essere dati. Chi dice diversamente vi sta solo prendento per i fondelli e non sa come funziona la disclipina degli aiuti di stato e le norme CE. Poi chi si è mai permesso di offendere il lavoro degli operai, o che dici, perché mi metti in bocca cose non mie, anzi io sono per la salvaguardia del LAVORO in tutte le sue forme. Ahhh ho capito visto che non sai cosa dire usi la tattica della DIFFAMAZIONE e FALSITA senza argomentazione, se questo è il livello tuo di confronto siamo ridotti male.
mi sembra che elia non voglia capire che se si può o non si pùò erogare aiuti di stato non gliene freghi niente a nessuno, il problema è tornare indietro dalle privatizzazioni e senza lo stato l’industri in italia muore e non solo a piombino quindi levati le fette di mortadella dagli occhi, se si vuole si può fare tutto, l’Argentina ha nazionalizzato il petrolio e quando gli americani hanno detto alla kirchner non si può lei ha risposto e chi l’ha detto che non si può?
@Alberto scafai scusa ho letto solo ora il tuo post, chi ti ha detto che non sei capace nella tua mansione di lavoro, poi uno che ha 30 anni di contributi come te esistono altre vie che il semplice riqualificarti, magari tutti avessero dentro l’azienda i tuoi periodi di lavoro. Poi permettimi il lavoro è sempre lavoro. La proposta di rifondazione ti può anche piacere peccato che non funziona come dicono loro, le strategie dell’industria siderurgica si discutano in ambito Europeo non solo in Italia, per questo prima ho scritto dove avete vissuto negli ultimi 15 anni su Marte, perché le proposte sentite qua a Piombino sono ferme agli anni quando in Italia esisteva l’IRI, OGGI MI DISPIACE MA NON ESISTE PIU’.
senti non le dire te le bischerate la cosa che non ti interessa è come uscire dalla crisi o aspetti qualche compratore cinese e agli operai che gli vuoi far fare i bagnini? I muratori? Facci capire quali sono le tue proposte e riguardo alla cassa depositi e prestiti informati meglio
In questa partita, forse una delle poche voci intelletualmente oneste è quella di Elia. Rifondazione fà Rifondazione, anche lei è onesta intellettualmente e ideologicamente, ma sbaglia, e mi auguro tanto di prendere una cantonata. Il problema è che nel frattempo, si perde ancora tempo.
scusa gelichi si perde tempo per fare ch?
Questa è la mia ultima risposta visto oggi il livello delle risposte è poi spero che siano altri a rispondervi perché davvero gente chi crede alla nazionalizzazione OGGI, vuol dire che non ha capito cosa comporterebbe davvero fare quello che dice e non sapere in che realtà vive e soprattutto in che tempi vive, fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, fra la demagogia e la concretezza esiste la realtà dei fatti uno dei quali La cassa depositi e prestiti non può fare quello che dice Roberta, l’ho già spiegato in altri post il motivo con norme e leggi (non ho voglia di scrivere un altro poema) adesso si tu Roberta a darmi la norma o la Legge che gli permette ciò altrimenti le tue parole stanno a zero e sei un quaquaraqua. E in ultimo farmi capire che problema c’è nel fare il muratore, il magazziniere, ecc invece di fare l’operaio alla Lucchini, per caso loro sono per te lavoratori di seri B mentre quelli in Lucchini sono di serie A. Cavolo siamo alla guerra dei poveri e bischieri. Io sono per il diritto al lavoro per tutti non alla salvaguardia dello specifico posto di lavoro a scapito degli altri lavoratori.
In sostanza per Elia esiste solo la compatibilità, io dubito che un falegname faccia volentieri il cameriere o un insegnante il netturbino, poi Elia non ci spiega che propone lui, il “Dottor Sottile”
In un mio precedente articolo fatto in questo sito ovvero dove spiegavo cosa sono gli aiuti di Stato avevo consigliato alle forze politiche e sindacati di attivarsi anche per l’attività della PMI locale con i progetti di sviluppo territoriali e Aiuti orizzontali, tramite la legge 181/1989 (Rilancio delle aree industriali) dove si può applicare nei comuni dove esiste aree di crisi industriale, come per esempio da noi dopo che circa un anno di ritardo (tempi della politica o incapacità mah) la Regione Toscana ha provveduto a tale adempimento dove lo Stato permette la realizzazione di unità produttive, oppure di interventi su unità produttive esistenti con ammodernamenti, ristrutturazioni, ecc.. tramite finanziamenti all’impresa con contributi a fondo perduto o con mutui agevolati, dove lo Stato acquisisce una quota di minoranza dell’impresa . Questo discorso sembra quello che i sindacati chiedano al MISE per la crisi siderurgica locale sole che l’unico problema di questa proposta e che è rivolto all’imprese PMI economicamente e finanziariamente sane e non di certo nell’INDUSTRIA, poi tramite gli aiuti di stato sulla riqualificazione e formazione dei lavoratori dismessi dal ciclo industriale ad agevolare all’inserimento nelle PMI o dove onde è possibile in strutture industriali. In poche parole lavorare seriamente alla salvaguardia del più possibile della struttura industriale a Piombino e lavorare a riqualificare e assorbire i lavoratori dismessi con piani e accordi con lo Stato, sindacato, Territorio e azienda. In fine Vittorio in periodo di crisi come questa il lavoro è lavoro ma nessuno dice che se il vento cambia lui non possa tornare a fare quello che gli piaceva o anzi trovare qualcosa di meglio.
Si perde tempo a fare lettere aperte, mentre serve un tavolo che lavora notte e giorno con tecnici preparati, e la politica faccia il suo mestiere a livello Nazionale.