PIOMBINO: IL COMUNE CONTRO BACCO, QUESTO ANNO NIENTE CARNEVALE?

Gira già da qualche giorno la voce in città che quest’anno «Bacco in Maschera – Carnevale di Piombino città del Vino» non si farà. Motivo? Il comune non può garantire il contributo di 7.500 euro stanziato (e mai aumentato in questi ultimi quattro anni, ndr.),  che copriva a stento il 60% dei costi della manifestazione, riducendolo a 2000-2500 euro, insufficienti anche per pagare le sole polizze assicurative dei carri allegorici. Si tratterebbe in questo caso quindi di una vera e propria “eliminazione” della storica manifestazione carnevalesca che, dopo tanti anni di oblio, era tornata a splendere sotto l’egida delle “Città del Vino”.

I motivi che fanno pensare che ci sia una precisa volontà politica sono comunque molti. Perché anche se i piombinesi di taglio in taglio sanno che il comune ha molte difficoltà di bilancio, tutto questo stona con le affermazioni fatte recentemente dalla giunta comunale nei riguardi della neo istituita “Tassa di Soggiorno“, per la quale sono entrati circa 600 mila euro extra nelle casse comunali (anche se erano stati previsti inizialmente 800 mila euro).

Tra le attività che deve andare a finanziare la nuova tassa turistica c’è la “Promozione della ricettività locale” e il “Cofinanziamento di interventi promozionali da realizzarsi in collaborazione con la regione e gli Enti locali“. «Bacco in Maschera» ha il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Livorno e dell’Associazione Nazionale Città del Vino, e promuove la città in un periodo di bassissima stagione (febbraio) coinvolgendo numerose associazioni cittadine, prima fra tutte la Pro Loco, e le scuole della città, e rientra quindi a pieno titolo tra le voci finanziabili dalla tassa di soggiorno senza togliere fondi ad altre voci del sociale.

Un altra motivazione per cui la frase “non ci sono soldi” stona parecchio con un contributo economico così piccolo riguarda una precisa scadenza che i piombinesi dovranno pagare, con grandi sacrifici, entro il prossimo 16 dicembre. L’ultima rata dell’IMU.

Questa rata una buona parte andrà nelle casse comunali. Gli introiti saranno probabilmente superiori a quelli della vecchia ICI, e quindi affermazioni di questo tipo fanno quanto meno riflettere. Certo in questo momento tutti i capitoli del bilancio comunale sono bloccati, ma un’amministrazione che crede in una manifestazione turistica storica principalmente rivolta ai bambini, che dura un mese e che si svolge per di più in bassa stagione, 7.500 euro in qualche modo li trova.

Anche perché eventi e spettacoli ben più costosi sono stati finanziati dal Comune di Piombino questo anno, con la crisi ed i tagli del governo Monti già in atto, senza battere ciglio, e l’elenco è molto lungo. Perché allora il comune vuole accanirsi proprio sul Carnevale Piombinese?

Voci di popolo” parlano addirittura, nel caso fosse solo un problema di blocco momentaneo nell’erogazione dei contributi, della disponibilità da parte del mondo del volontariato di anticipare “di tasca loro” i soldi pur di poter far svolgere regolarmente la manifestazione. Un amore per i bambini e per coriandoli che, in un periodo così cupo per i destini della città, toglierà ai piombinesi anche un breve momento di sorriso perché probabilmente non ci sarà neanche il loro amato carnevale.

Un video del Carnevale di questo anno

Scritto da il 26.11.2012. Registrato sotto Foto, sagre_feste, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

3 Commenti per “PIOMBINO: IL COMUNE CONTRO BACCO, QUESTO ANNO NIENTE CARNEVALE?”

  1. Luca

    Vicenda davvero scandalosa, specie per i passaggi relativi all’IMU e alla tassa di soggiorno.

    Si parlava su questo giornale proprio un mese fa che il comune aveva speso 20 mila euro per l’Open Box per un giorno di “Luna park” in centro, però non ha 7500 euro per un mese di manifestazioni a febbraio. Con che coraggio Anselmi proporra questo anno quella manifestazione scandalo di “Quanto Basta”? (180.000 euro). E il Festival Jazz? (20.000). Magari torna anche Visionaria e il giro d’Italia (200.000). Festival estivo e concerti a ferragosto sicuramente non mancheranno, ma per il “Bacco in Maschera” soldi non c’è n’è.

    Il problema secondo me è sempre lo stesso… il nome. Se si fosse chiamato “Carnival” o “Bacchus mask” vedrai che i soldi li trovavano. Ma siccome è una manifestazione che vuole tramandare la memoria storica della città, e con successo, deve essere abbattuta, eliminata, da questa classe politica che oltre a essere senza memoria è anche senza storia.

    Stessa cosa successa con il Polpo Lesso. Forse chiamandolo “boiled Octopus” questa gente senza storia e memoria magari lo riprendono in considerazione.

    Una sola parola… VERGOGNA!

  2. Herman

    Ma non pensate che non è più tempo del divertimento ? E’ difficile andare al carnevale affamato !

  3. “Bacco in Maschera” era stato studiato come mezzo per portare a Piombino ECONOMIA TURISTICA in un periodo di bassa stagione come il mese di febbraio.
    Tradotto nel progetto della Pro Loco la manifestazione doveva produrre denaro ed economia per la città nel campo del turismo carnevalesco.
    Purtroppo la visione dell’amministrazione comunale è ben diversa…
    Bisognerebbe, per dirla in un linguaggio a te ben comprensibile, capire chi dei due regala un pesce, e chi invece cerca di insegnare ai piombinesi a pescare.

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