NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 9 GENNAIO 2013
TORNA, RINNOVATO, IL GRUPPO FACEBOOK “PICCOLI E GRANDI PROBLEMI A PIOMBINO”
Nel giro di pochi giorni il gruppo di discussione su facebook “Piccoli & GRANDi problemi @ Piombino è passato dall’annunciare la chiusura (“il Gruppo, nella sua struttura attuale, è arrivato al capolinea”, si scriveva) al proclamare la rinascita citando Enzo Tortora “Dunque dov’eravamo rimasti?”. Cambia leggermente il nome ma è chiaro che si vuole dare una continuità alla vecchia piazza virtuale.
Così, dopo le polemiche a difesa e contro la chiusura, rinasce in un altro spazio il gruppo che contava circa 1600 iscritti. Il nuovo, a poche ore dalla creazione, ne conta già quasi 500 e già alcuni post riguardanti la realtà di Piombino. Un unico accorgimento in più, volto a tutelare l’ordine del gruppo che era venuto a mancare, secondo amministratori e molti membri del gruppo, nel gruppo precedente. Non vengono accettati account privi di identificazione (nick name o soprannomi sono banditi), sono vietati anche propaganda e simboli politici e post che esulino dalla realtà piombinese. E ovviamente si invita a un linguaggio educato e al rispetto per gli altri.
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PORTOFERRAIO: “PER NON MORIRE DI MAFIA” AL TEATRO DEI VIGILANTI
Prosegue la vendita dei biglietti dello spettacolo PER NON MORIRE DI MAFIA di Pietro Grasso in programmazione al Teatro dei Vigilanti domenica 13 gennaio.
Non un semplice spettacolo, lo definisce il regista, ma un ritratto, una indagine emotiva, una discesa nel lucido pensiero di un uomo che ha e sta dedicando la sua vita alla lotta contro il crimine per il trionfo della legalità. L’attore che interpreta il protagonista, il siciliano Sebastiano Lo Monaco, presenta in questo spettacolo il volto più cupo e drammatico della sua terra: quello dei morti ammazzati, dell’illegalità diffusa, dell’omertà. Sebastiano Lo Monaco e Pietro Grasso arrivano a condividere la stessa necessità: restituire un’esperienza rendendola simbolica, elaborando un evento che si colloca nel rito collettivo dell’incontro tra il teatro e la società civile, dando vita ad un vero e proprio progetto/spettacolo contro il silenzio, per far parlare, discutere, reagire. Risulta chiaro il motivo e l’idea per cui Grasso ha autorizzato l’adattamento teatrale della sua biografia.
Poco più di un’ora per ripercorrere le tappe storiche della lotta alla mafia in Italia. Il regista porta in scena la vita di un uomo coraggioso che ha deciso di impegnare la sua esistenza per combattere la criminalità e che, così facendo, ha messo a rischio se stesso e la sua famiglia, ipotecando la propria libertà per il raggiungimento di un più alto scopo: difendere la libertà di tutti. Ne nasce il ritratto di un uomo scrupoloso, capace di rapporti profondi, come quelli instaurati con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con cui condividerà gli stessi obiettivi. Grasso vive sotto scorta con la famiglia da anni e quando gli si chiede se ha paura, scrolla le spalle e schiudendosi in un sorriso, afferma di sentirsi solo un po’ “meno libero”.
Anche il teatro può aiutare a non morire di mafia. La battaglia della legalità la si può diffondere anche in palcoscenico. Dietro queste volontà c’è l’impegno civile di uomo, un magistrato, Pietro Grasso. Di mafia tutti ne parlano, ma nessuno più e meglio di Pietro Grasso sa come e che cosa, forse, si può e si dovrebbe fare “ Per non morire di mafia”.
Lo spettacolo verrà replicato lunedì mattina per i ragazzi delle scuole superiori, che incontreranno, alcuni rappresentanti della Fondazione Caponnetto di Firenze per un approfondimento sulla mafia e sulle tematiche dello spettacolo.
Prevendita biglietti per domenica 13 gennaio:
Da sabato 5 gennaio, presso la sede della Cosimo de’ Medici.
Lunedì, mercoledì, giovedì e sabato dalle 9 alle 14. Martedì e venerdì 9 – 12, 17 – 19.
Prezzo dei biglietti: € 15,00 palchi, € 10,00 palchi ridotto. Info 0565 944024.
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NUOVI BANDI PER GESTIRE ATTIVITA’ STAGIONALI NEL PARCO DELLA STERPAIA
Ancora nuove opportunità per fare impresa nei Parchi della Val di Cornia, questa volta all’interno del Parco costiero della Sterpaia.
La Parchi Val di Cornia Spa ha pubblicato due nuovi bandi per la concessione di servizio di due attività stagionali di somministrazione alimenti e bevande e noleggio attrezzatura da spiaggia in località Il Pino e in località Sterpaia.
Per l’attività situata in località Il Pino la base d’asta è €. 16.716,00 come canone annuo, mentre per quella in località Sterpaia è di €. 21.650,00.
Per entrambi i bandi la durata dell’affidamento è di 7 anni e la scadenza per la presentazione dell’offerta è fissata per le ore 13.00 del 25 febbraio 2013.
I documenti per partecipare alla gara possono essere scaricati dal sito internet www.parchivaldicornia.it.
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IN TOSCANA REGGE IL TURISMO, NONOSTANTE LA CRISI
Nonostante la crisi dei consumi, per quanto riguarda il settore turistico la Toscana continua ad essere la locomotiva d’Italia, afferma l’assessore regionale al turismo. La situazione resta negativa, le difficoltà economiche e finanziarie delle famiglie sono sotto gli occhi di tutti, ma basta confrontare i dati nazionali con quelli regionali per capire che in Toscana il turismo tiene, anche grazie alla vivace domanda straniera; e che è possibile un rilancio, soprattutto rispetto al mercato nazionale. La sfida delle prossime settimane sarà far tornare competitiva la Toscana, puntando con coraggio su prodotti mirati in grado di attirare i turisti, compresi gli italiani.
Rispetto alle previsioni di settembre, le stime sono state riviste al rialzo: le conferme della domanda estera in molte aree della nostra regione hanno circoscritto il forte calo che si temeva all’inizio della stagione.Il Centro Studi Turistici, sulla base delle statistiche ufficiali del settore stima a meno 1,4 per cento la contrazione degli arrivi; ed a meno 2,4 per cento la contrazione dei pernottamenti turistici nell’anno 2012.
Altro dato che rende ottimisti per il futuro sono le rilevazioni delle Banca d’Italia: nei primi nove mesi del 2012 la spesa dei viaggiatori stranieri in arrivo in Toscana è aumentata dello 0,1 per cento. Sempre nel periodo in esame è lievemente diminuita la spesa procapite giornaliera (da 94,3 a 93,6 euro) mentre la spesa procapite per viaggi è passata da 444 a 453 euro. Da un primo confronto con i dati nazionali (dati provvisori Istat Gennaio – Settembre, con gli arrivi a meno 5,7 per cento e le presenze a meno 6,8 per cento) emerge una forte tenuta dei flussi turistici a livello regionale. Le prime stime indicano un calo inferiore del mercato nazionale e valori migliori per quanto riguarda i flussi provenienti dai mercati esteri.
La minor disponibilità economica ha dunque ridotto la durata della vacanza e ha spinto i turisti a selezionare destinazioni e servizi, scegliendo sulla base dell’economicità delle proposte, aggiunge l’assessore al turismo. Nel 2012, in Toscana si è rilevato un calo del turismo nazionale stimato a meno 5,7 per cento (in Italia i primi dati ufficiali provvisori gennaio – settembre evidenziano un calo di oltre 11 punti percentuale), a differenza degli stranieri che hanno segnato un aumento pari allo 0,7 per cento (in Italia, dopo 9 mesi, si registra invece un calo di 1 punto e mezzo dei flussi stranieri), portando per la prima volta la quota del mercato estero al 52,2 per cento del movimento complessivo, con ottimi risultati su alcuni mercati dei paesi BRIC (in particolare Cina, India e Russia, mentre restano stabili i flussi del turismo brasiliano). Positivi anche i dati relativi al mercato tedesco e svizzero. Fra i mercati “minori”, in valori assoluti, in lieve crescita i flussi turistici provenienti dall’Australia, dal Giappone, dall’Argentina, dal Belgio e dalla Danimarca. Stabili i flussi provenienti dal Regno Unito. In calo i flussi provenienti dalla Francia, dalla Spagna e dall’Olanda. In lieve calo i flussi provenienti dagli Stati Uniti.
In conclusione, nonostante il calo generale del mercato nazionale, e dopo il record storico delle presenze turistiche del 2011, i dati a consuntivo dovrebbero riportare la Toscana al di sopra dei livelli registrati nello stesso periodo del 2010. Dall’analisi dei dati emerge che a reggere meglio sono state le imprese che hanno saputo formulare proposte specifiche per il mercato estero, e in generale per i consumatori a minor disponibilità di reddito. Complessivamente il comparto alberghiero segna una diminuzione del 2,3 per cento, quello extralberghiero il meno 2,6 per cento, con la quota di mercato del settore alberghiero attestata al 53 per cento del totale.