CACCIATORI TOSCANI BLOCCATI AL PORTO GRECO DI IGOUMENITSA
AGGIORNAMENTO: Sono riusciti ad imbarcarsi per tornare in Italia i cacciatori venturinesi che erano bloccato da sabato scorso, insieme a un centinaio di altri italiani, al porto di Igoumenitsa per uno sciopero dei marittimi greci, inizialmente proclamato per 48 ore e poi prorogato di altri giorni.
Ieri mattina, dopo ore di tensione e l’intervento anche di forze militari mobilitate in caso in cui la situazione potesse precipitare, nel porto greco è scattata la precettazione e così anche il traghetto diretto ad Ancona è potuto salpare con a bordo il gruppo dei venturinesi e degli altri italiani. Il gruppo di tre cacciatori locali (con i due venturinesi bloccato in Grecia c’era anche un grossetano) era arrivato il 27 gennaio a Igoumenitsa da Ancona, poi in auto aveva raggiunto la Bulgaria – lontana un migliaio di chilometri dal porto greco sull’Adriatico – per una battuta alle beccacce.
___________________________________
La deputata del Pd Silvia Velo ha depositato una interrogazione al ministro degli Esteri in merito al caso di alcuni cittadini italiani bloccati da uno sciopero dei marittimi al Porto greco di Igoumenitsa, e chiede l’intervento della Farnesina.
“Da alcuni giorni – spiega Silvia Velo – un centinaio di nostri connazionali sono in attesa di poter rientrare in Italia. Si tratta di cacciatori che si erano recati in Romania a fini venatori: visto che trasportano fucili, ovviamente regolari, e cani da caccia, non possono prendere altri mezzi. Il consolato italiano, con il quale si sono messi in contatto, gli avrebbe risposto di non essere in grado di fare niente, perché l’altra possibile strada, l’Albania, non è praticabile per motivi di sicurezza causati dalla presenza in zona delle armi. La situazione sta diventando sempre più tesa e apparentemente senza soluzione, per questo ho chiesto alla Farnesina di intervenire in loro soccorso”.
«Siamo bloccati qui da sabato, stiamo bene, ma la situazione comincia a farsi pesante». Orio Pellegrini di Venturina è uno dei cento cacciatori rimasti «intrappolati» al porto di Igoumenitsa, nel nord della Grecia. Insieme a Luciano Brogi, anche lui di Venturina e Rolando Monticchiari di Grosseto avevano preso il traghetto ad Ancona il 26 di gennaio per una settimana di caccia in Romania. Dovevano rientrare sabato 2 febbraio, ma la nave non è partita a causa dello sciopero dei marittimi. Uno sciopero che doveva esaurirsi domenica, ma che poi è andato avanti ad oltranza. La situazione in Grecia non è facile, alla base della protesta pare ci sia il ritardato pagamento degli stipendi.
Anche questa sembra più una barzelletta da bar che un dramma skakesperiano. Io penserei di più alla gente che non si può permettere di fare viaggi in Grecia per giunta sapendo cosa succeda la e penserei di più a chi è restato a casa e ha dificoltà a pagare le bollette e mettere il piatto in tavolo per i figli.