TIRRENICA: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA INDAGINI PRELIMINARI
Prosegue l’iter europeo della petizione per evitare la messa a pagamento della variante Aurelia con il pedaggio più caro d’Italia, promossa dal gruppo “No pedaggio sull’autostrada Aurelia” che ha raccolto alcuni mesi fa circa mille firme su internet da parte di altrettanti cittadini che non vogliono accettare il pedaggio imposto da SAT sulla Variante Aurelia.
La presidente della commissione per le petizioni dell’Unione Europea Erminia Mazzoni dopo l’esame di quanto inviato dal groppo “No pedaggio” ha ritenuto ricevibili, a norma del regolamento del parlamento europeo, le questioni sollevate, in quanto pertinenti alle attività dell’Unione.
La commissione ha avviato quindi l’esame della petizione e ha deciso di chiedere alla commissione europea di svolgere un’indagine preliminare sui vari aspetti del problema.
«Finalmente si inizia a muovere qualcosa – commenta il gruppo – e, anche se non è una vittoria, sicuramente è il segnale che le questioni da noi poste non sono campate per aria. Siamo anche in attesa di notizie in relazione all’esposto che abbiamo inviato alle varie procure coinvolte nel percorso autostradale, e crediamo che, visto anche l’organigramma dei soci che compongono SAT, ci saranno a breve interessanti novità in proposito».
Fra le prossime iniziative del gruppo allo studio, quella di avviare azioni per rimuovere il pedaggio da 0,60 centesimi per chi non prende l’autostrada a Rosignano. «La qualità del servizio con il casello a Rosignano è peggiorata da quando ci sono i caselli di SAT, code nei periodi estivi, oppure gincane tra rotatorie che fanno aumentare notevolmente i tempi di percorrenza in quei 3 miseri chilometri di “autostrada”».
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Ecco il testo della petizione pubblicata ad aprile 2012 dal gruppo “No Pedaggio”:
TIRRENICA: NO SAT SU AURELIA CON IL PEDAGGIO PIU’ ALTO D’EUROPA
Creata il 29 Aprile – Obiettivo firme raccolte: 1000
La Società Autostrada Tirrenica (SAT), concessionaria, senza aver partecipato a nessuna gara europea, per la realizzazione della nuova autostrada tirrenica (Livorno-Civitavecchia), a breve acquisirà interamente il tracciato dell’attuale variante Aurelia a 4 corsie da Cecina a Grosseto e da Grosseto a Civitavecchia.
Questo comporterà la scomparsa di questa strada gratuita che sarà adeguata (allargando la corsia d’emergenza ove possibile e cambiando i colori dei cartelli da blu a verde) in autostrada a pedaggio, senza realizzare complanari degne di tale nome.
Il pedaggio applicato da SAT sarà di 15-18 centesimi al km, il più alto d’Europa. Per esempio il tratto Livorno-Civitavecchia costerà circa 45 € solo andata, Livorno-Grosseto circa 20 € solo andata.
Inoltre l’opera mostra più di un’ombra dal punto di vista politico e legale: il presidente di SAT Antonio Bargone, avvocato di Massimo D’Alema (PD), è stato nominato dall’allora ministro Altero Matteoli (PDL) commissario straordinario del Governo per la corretta esecuzione dell’opera. Il presidente di SAT è quindi controllore di se stesso.
Mentre la Regione Toscana, in cambio di 20 miseri chilometri falsamente gratuiti per i soli residenti muniti di telepass (a pagamento), avvalla regalie spropositate a SAT che, a differenza di tutte le altre imprese d’Italia, acquisirà la variante Aurelia senza pagare l’affitto all’ANAS per i terreni, e senza pagare le tasse allo Stato italiano, e questo per realizzare il solo adeguamento di una superstrada già esistente, pagata e realizzata con i soldi pubblici.
Ma chi è SAT?
Il capitale sociale di SAT è composto da Holcoa (strumento creato dalle cooperative di costruzioni CCC, CMB di Carpi, CMC di Ravenna e Unieco – le Coop rosse) per entrare nel settore delle concessioni autostradali (25%), dal Gruppo Vianini di proprietà del gruppo Caltagirone (25%), da Autostrade Ligure Toscana (10%), quali ulteriori partner industriali, nonché da Banca Monte dei Paschi di Siena (15%), Autostrade per l’Italia (Benetton) ora scesa al 25%.
Le Coop Rosse ed il gruppo Monte dei Paschi ruotano storicamente nell’area del Partito Democratico, che come partito di maggioranza che governa la regione Toscana è di fatto in conflitto d’interessi.
Da una parte deve decidere sull’opera (che ha avuto parere negativo da tutti i comuni percorsi dalla strada) e dall’altra è quello che ha, seppur indirettamente, il ritorno economico dall’operazione a danno dei cittadini residenti.
SAT è il concessionario per la gestione della tratta Livorno – Cecina (Rosignano) (Km 36,6) ed è titolare della concessione per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle tratte Cecina (Rosignano) – Grosseto (km 110,5) e Grosseto – Civitavecchia (km 95,5) per un importo lavori di 2,0 – 2,5 miliardi di Euro.
Una notizia importante e di buon auspicio per chi crede nel progetto NO SAT, faccio i complimenti ai promotori di tale iniziativa che non hanno mai mollato anche quando sembrava tutto finito.
e aspettiamo fiduciosi che la magistratura apra il fascicolo dopo l’esposto che abbiamo mandato….sai quanti conigli dal cilindro usciranno
Il PD dirà che come per la vicenda Montepaschi, anche per quella SAT non ne sa niente? Comunque in arrivo un altro problema per Montepaschi che tra i vari affari fatti in questi ultimi 5 anni c’è stato anche l’acquisto del 15% di SAT… chissa chi lo consiglia in questi businness…