ELBA: PASSI AVANTI VERSO IL COMUNE UNICO
Il Comune Unico dell’Isola d’Elba sta cercando di organizzare incontri sul territorio, esortando associazioni, gruppi, partiti e quant’altro a contattare il comitato tramite il sito internet www.comuneunicoelba.it in modo da poter organizzare incontri dal vivo per spiegare i benefici di questa iniziativa. Intanto ne spiegano l’ipotetico funzionamento.
«Il referendum per il comune unico si avvicina; gli Elbani hanno dimostrato con i fatti, firmando a favore della consultazione, di avere ben compreso l’opportunità che abbiamo davanti. E’ adesso doveroso continuare nell’attività d’informazione attraverso tutti i canali comunicativi, con la ferma volontà di trasmettere alla nostra comunità la consapevolezza che questo “processo rivoluzionario” ci offrirà i mezzi per costruire un futuro di crescita e sviluppo. Vogliamo iniziare da un argomento di primario interesse per il cittadino.
I Municipi e i servizi ai cittadini
Il tema è molto serio. Gli elbani vogliono sapere dove finiranno i servizi che attualmente i comuni erogano nei rispettivi territori, dove si andrà per fare la carta di identità, per iscrivere i bambini all’asilo, per richiedere un certificato anagrafico ecc… La risposta è: esattamente dove andiamo adesso. La legge dello stato ( d.l.18/8/2000 n.267) impone che nella legge regionale che istituisce il nuovo comune sia garantito il decentramento dei servizi e la partecipazione delle comunità di origine. Proprio per questo la legge consente ai comuni che si fondono di istituire municipi, circoscrizioni ed altro, perfino con forme di elezione diretta. Con il comune unico anche paesi come Pomonte, Procchio, Lacona e Cavo potranno avere un municipio. I municipi continueranno a rappresentare il punto di riferimento per i servizi alle persone. Saranno verosimilmente accorpati gli uffici per il personale, la segreteria, la ragioneria, gli uffici tecnici. Liberandosi spazi, gli edifici municipali potranno essere utilizzati per raggruppare altri servizi pubblici sparsi sul territorio o assenti per mancanza di sede, realizzandosi così l’opportunità di un generale innalzamento della qualità dei servizi resi al cittadino.
La rappresentanza e la partecipazione degli enti municipali
Per quanto riguarda funzioni e rappresentatività dei Municipi, in gran parte questo dipenderà dagli amministratori che usciranno vincitori dalle elezioni. I loro strumenti saranno la legge regionale istitutiva del comune, lo statuto e il regolamento; Lo statuto sarà lo strumento con il quale i rappresentanti eletti, in un processo che vedrà obbligatoriamente coinvolte le opposizioni, sceglieranno la struttura del nuovo comune, l’istituzione di forme di decentramento ( municipi, circoscrizioni…), le loro funzioni e molto altro; quanto meno dettagliate e specifiche saranno le previsioni dello statuto, tanto più sarà possibile adeguare forme e funzioni del nuovo comune alle esigenze concrete tramite il più flessibile strumento del regolamento. La legge statale non pone vincoli in questo senso; le forze che si candideranno a governare l’Elba dovranno proporre modelli convincenti, che potranno andare nel senso di spingere al massimo il ruolo dei Municipi o al contrario renderli meri organi esecutivi della volontà del Comune unico, o vie di mezzo tra queste ipotesi.
1. elezione diretta dei rappresentanti locali
2. nomina da parte del nuovo consiglio
3. un “maire” alla francese con 2 o più collaboratori per rappresentare i vecchi comuni di origine
Queste non sono che alcune ipotesi; anche per quanto riguarda le funzioni da attribuire ai municipi non esiste un’unica ricetta o scuola di pensiero. Da Capoliveri si propone un modello di tipo circoscrizioni dei grandi comuni : municipi a elezione diretta dei rappresentanti locali con i dipendenti comunali che restano a seguire
le pratiche di competenza territoriale come prima mentre invece uno staff di dirigenti e di segreteria è a disposizione dei nuovi organi , sindaco , giunta e consiglio che provvedono invece alle grandi scelte comprensoriali magari chiedendo il parere agli organismi municipali Da altre parti si propone invece un avvio più stringente del comune unico per dare un segnale di svolta, soprattutto per superare tutti i campanilismi che hanno fin ad oggi impedito la realizzazione di opere comprensoriali e presentarsi con decisioni unitarie e rapide sui grandi temi che frenano lo sviluppo dell’isola d’Elba in particolare sulla promozione del turismo, sui trasporti, sull’urbanistica , sull’ambiente , sulla scuola, sui rifiuti. Ai municipi quindi una nomina di secondo livello e un ruolo di front office per i cittadini e di riferimento per mantenere e potenziare storia, tradizioni e folklore locale . Il Nuovo Comune Unico sarà modellato esattamente come decideranno gli elbani; questa è la grande differenza rispetto ad una aggregazione che potrà essere imposta dall’alto. Potremo anche impiegare del tempo per ottenere la ricetta migliore di comune unico, ma in ogni caso avremo scelto noi per il nostro futuro, senza subire decisioni imposte da organi distanti anni luce dalla nostra realtà».
Comitato Comune Unico dell’Isola d’Elba