CAMPIGLIA E IL BILANCIO 2013: IL SINDACO SPIEGA LE DIFFICOLTA’
Campiglia ha sempre cercato, riuscendoci, di chiudere il bilancio il prima possibile, ma quest’anno contrariamente agli anni passati, le difficoltà e le incertezze sono tali, da rendere la sua approvazione molto difficile. Ne spiega le ragioni il sindaco Rossana Soffritti. «Rispetto al 2012 abbiamo da coprire ulteriori 800.000 euro di tagli – afferma il sindaco – In più le incertezze sulla normativa Imu, sulla Tares e sul patto di stabilità, ci costringono a lavorare in modo inaccettabile».
L’indirizzo dell’amministrazione è quello di risparmiare al massimo sulla spesa pubblica, in tre anni la spesa di personale é scesa di 200.000 euro, molto si punterà sul recupero dell’evasione, sulla diminuzione dell’indebitamento, sui tagli a contributi e manifestazioni.
«La pressione fiscale sui cittadini è veramente alta – afferma Soffritti – e aspettiamo provvedimenti nazionali che ci consentano soluzioni meno gravose per i cittadini”. Il sindaco esprime preoccupazione perché se sarà confermata anche solo parzialmente la Tares, cittadini e aziende vedranno aumentare le loro bollette e i comuni non potranno avere niente da spendere o da far risparmiare ai contribuenti. Se non saranno modificate le norme sull’Imu i comuni con poche seconde case come quello di Campiglia Marittima saranno ancora una volta fortemente penalizzati.
Ad aggravare la sperequazione del 2012, quest’anno infatti i comuni potranno tenere tutto il gettito da seconde case, toccasana sempre per le stesse tipologie di comuni per lo più turistici. D’altro lato dovremo cedere allo stato l’intero gettito derivante dalle attività produttive. “È molto semplice intuire la iniquità e la sconsideratezza di tali provvedimenti” afferma il sindaco di Campiglia, ed è piuttosto semplice capire cosa succede a Campiglia dove le seconde case sono poche mentre è esteso il tessuto di piccole e medie imprese.
Infine uno sguardo al patto di stabilità. Molte speranze sono riposte sulle notizie che circolano ufficiosamente, di una modifica favorevole delle norme. I sette milioni nelle casse del comune di Campiglia che in questi anni ha fatto molto per la gestione corretta e oculata dei conti, sarebbero un impulso importantissimo per l’economia. “Alcune forze politiche che evidentemente non hanno idea della realtà in cui viviamo – dice il sindaco – sostengono che sia un provvedimento che favorisce le banche che rientrerebbero dei crediti verso le aziende. Invece il tema vero é che le aziende sono strangolate e gli investimenti sono fermi. C’é bisogno di un intervento in tempi brevi».
(Comunicato a cura del Comune di Campiglia)
A proposito di difficoltà finanziarie dei Comuni della nostra cara Repubblica, o non è che anche a Campiglia si finirà come a Siena ? Se volete informarvi meglio leggetevi questa pagina del “fratello illuminato”, in cui si spiega come va in un’altro bel comune targato “partitocrazia” piddina !
http://shamael.noblogs.org/