CAMPI-RETO: PARTE LA PROCEDURA PER FONDERE I DUE COMUNI
Campiglia M.ma (LI) – Il Consiglio Comunale di Campiglia si è riunito questa mattina in seduta aperta ed ha approvato la delibera che autorizza il sindaco di Campiglia, di concerto con il sindaco di Suvereto a chiedere alla regione Toscana di avviare lì’iniziativa legislativa per l’istituzione del nuovo comune a seguito della fusione dei comuni di Campiglia marittima e di Suvereto. Un avvenimento storico ed epocale, comunque la si pensi, la prima parola di un percorso che attraverso il coinvolgimento di tutta la popolazione dei due comuni porterà i cittadini ad esprimere direttamente la loro volontà attraverso un referendum che, dai tempi previsti dalla normativa, si svolgerà a settembre di quest’anno.
Dopo un ricco e lungo dibattito al quale hanno partecipato sia i consiglieri comunali e gli assessori sia i cittadini, i consiglieri hanno espresso il loro voto. Favorevoli quelli del gruppo di maggioranza Campiglia democratica e quelli del Pdl, contrari i consiglieri del gruppo Comune dei cittadini. Una decisione che porta verso una scelta arretrata che non porterà alcun beneficio, ha detto il capogruppo del Cdc Massimo Zucconi, mentre una decisione che guarda al futuro e alle nuove generazioni per il capogruppo Pdl Carlo Felice Rafanelli; lo stesso consigliere ha espresso soddisfazione anche come presidente della commissione consiliare affari istituzionali.
Il capogruppo Cd, coalizione di maggioranza, Matteo Brogioni esprimendo ovviamente volto favorevole ha parlato di una scelta politica che va nel senso del coraggio di andare avanti superando un quadro istituzionale-normativo che dal 2009 a oggi è totalmente cambiato ed ha parlato di innovazione e di responsabilità nel voler garantire ai cittadini servizi, diritti e alleggerimento della morsa fiscale. Ci sono stati interventi con sfaccettature di vario tipo ma tutti, escluso i consiglieri Cdc, favorevoli a iniziare il percorso. Sono intervenuti oltre ai già citati l’assessore Jacopo Bertocchi, i consiglieri Franco Baldassarri, Giampaolo Barabaschi, Enrico Cerrini, Giacomo Serini, Stefano Sicurani, Riccardo Verdura (Cd), Daniele Scafaro e Giacomo Spinelli (Cdc), i cittadini (tra cui anche rappresentati di istituzioni e formazioni politiche) Vito Bartalesi, Valerio Fabiani, Daniele Fioretti, Giovanni Piazza, Enzo Raspolli, Alberta Ticciati.
Il sindaco Soffriti nella premessa ha illustrato la volontà di aprire l’opportunità di innovazione della pubblica amministrazione seguendo una richiesta che in ogni occasione i cittadini e il mondo imprenditoriale non mancano di sollecitare. Soffritti ha sottolineato che in primo luogo va perseguito l’obiettivo di una pubblica amministrazione efficiente e adeguata alle necessità del mondo moderno. Ha assicurato che non ci sarà nessun allontanamento dei presidi comunali dai cittadini e ha informato anche sui vantaggi che deriverebbero dalla fusione se i cittadini vorranno procedere esprimendosi a favore con il referendum: 250.000 euro per ogni comune per 5 anni dalla regione più una cifra parti al 10% dei trasferimenti statali riferiti al 2010 all’anno per 10 anni dallo stato (per Campiglia si tratta di oltre 700.000 euro l’anno) e l’azzeramento del patto di stabilità per tre anni dando la possibilità di spendere per investimenti i 7 milioni di euro nelle casse di Campiglia.
Il quadro normativo in veloce evoluzione negli ultimi due anni ha fatto sì che in poco tempo si decidesse di portare l’argomento in consiglio, ma non è poco il tempo che i cittadini hanno per essere informati, conoscere l’argomento e scegliere se andare verso il comune unico. Alla base della scelta c’è un quadro di collaborazioni già in atto, alcune funzioni già associate, un unico istituto scolastico comprensivo, un’omogeneità e una continuità territoriale che sui esprimono nell’economia e nella società, la convinzione di offrire ai cittadini maggiori opportunità di sviluppo e di servizi.
“Ognuno – ha affermato il sindaco – porterà la sua identità e la sua storia come patrimonio nella futura realtà che sarà capace di valorizzarle ancora di più. L’avvio di questo percorso su cui decideranno i cittadini, è mettere un tassello importante dal quale proseguire per trovare la forma migliore per perseguire la strategia di una Val di Cornia unita. Infine ringrazio tutti e voglio sottolineare la soddisfazione la partecipazione, la passione, l’impegno e l’alta qualità degli interventi di questo consiglio comunale aperto”.