SOPRAVVIVERE ALLA CRISI VIVENDO ALLA GIORNATA
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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Corriere Etrusco “numero 2” del 12 aprile 2013
«La crisi economica si sta abbattendo come una scure sul potere di acquisto anche nella nostra provincia. Le difficoltà delle nostre famiglie per “arrivare alla fine del mese” affollano giornali e televisioni di ogni colore e orientamento. L’andamento costantemente negativo dell’economia del nostro paese, ha fatto sì che le famiglie oggi siano in difficoltà anche ad effettuare gli acquisti della terza settimana.
Una condizione che spinge le persone alla “sindrome del day by day”, a vivere alla giornata insomma, senza alcuna previsione per un futuro, anche solo a breve termine, e con la consapevolezza di doversi barcamenare nel quotidiano. A questo si è aggiunto, o si aggiungerà a breve, per molti lavoratori un drastico taglio delle ore o peggio la perdita del posto di lavoro, che aggraverà ulteriormente la loro già precaria situazione.
Due giorni fa è arrivata alla nostra redazione una lettera dai “Disoccupati Organizzati di Cecina” chiaro esempio della crisi che colpisce anche la provincia di Livorno.
«Quest’anno 16 lavoratori dentro l’uovo di Pasqua hanno trovato la lettera di licenziamento. Si tratta di 12 lavoratrici della DUSSman di Poggio Gagliardo (in Val di Cecina) che sono state licenziate in tronco il 31 marzo e di 4 lavoratori della coop sociale COMIL (nel Mugello), licenziati lo stesso giorno dopo 15 mesi di Cassa Integrazione. Le motivazioni sono che c’è la crisi, non c’è lavoro e sono costretti a ridimensionare l’organico, ma in realtà danno in sub-appalto a peggiori condizioni lavorative e sobbarcando di lavoro extra chi rimane costringendoli a pericolose e forsennate modalità di lavoro, in barba al contratto nazionale dei lavoratori. Anche questi due episodi dimostrano che il lavoro da fare c’è: i Sindaci devono schierarsi e insieme ai sindacati devono fare la loro parte per trovare soluzioni concrete istituendo “Tavoli per il lavoro”».
Perché sta accadendo tutto questo? Le responsabilità vanno cercate tra chi “ieri” doveva svolgere un azione preventiva di intermediazione, e invece “oggi” è buono solo a strapparsi le vesti dopo che i buoi sono scappati…».
Giuseppe Trinchini