NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 14 APRILE 2013
PARODI: «CAMPIGLIA E SUVERETO: FUSIONE O CON-FUSIONE?»
Riceviamo e pubblichiamo da Giuliano Parodi, capogruppo di Uniti per Suvereto.
«La decisione a cui saranno chiamati i cittadini di Suvereto di sciogliere in maniera irreversibile il proprio comune e di fonderlo con Campiglia M.ma non puo’ e non deve essere presa con il cuore ma con il cervello.
Ma per far cio’ le amministrazioni ed il partito di maggioranza dovevano prima presentarci un progetto definito ed accurato per dare ai cittadini elementi certi ed oggettivi sui vantaggi e gli svantaggi di tali operazione.
Uniti per Suvereto prova a fare un po’ di chiarezza su alcune questioni fondamentali: le fusioni dei comuni non sono fatte per risparmiare ma bensi’ per sanare situazioni di eccessiva frammentazione del territorio, come indica il legislatore, per accorpare i cosiddetti “comuni polvere”, ma non ‘e certo questo il caso di Suvereto con oltre 3000 abitanti e tanto meno quello di Campiglia con oltre 12mila.
Altresi’ le Unioni, costituite con numero sufficiente di Comuni, genera risparmio, efficienza e di conseguenza maggiori e migliori servizi per i cittadini senza perdita’ di autonomia per le varie realta’, piccole o medie che siano. Infatti proprio la legge impone alle unione un piano di efficientamento delle funzioni e dei servizi, monitorato e collegato direttamente, in caso di risultati positivi, a maggiori finanziamenti o trasferimenti di risorse, perche’ non dimentichiamoci mai che lo scopo di un amministrazione e’ solo quello di garantire e sviluppare servizi alla cittadinanza.
Nelle Unioni allargate sono i comuni piu’ piccoli che sedendosi al tavolo con pari dignita’ e peso politico degli altri a guadagnarci. (i consigli delle unioni sono in genere formati oltre che dal Sindaco da un consigliere di maggioranza e uno di minoranza per ogni comune indipendentemente dalla sua popolazione) basti vedere l’esempio sullo sviluppo del Piano Strutturale d’area o il regolamento urbanistico della Val di Cornia , ultimo atto fatto attraverso l’ex Circondario della Val di Cornia che ha permesso ad un comune come Suvereto di dotarsi di uno strumento completo e approfondito che altrimenti con le sole sue risorse di bilancio sarebbe stato impossibile.
La fusione, come viene sbandierato ormai in ogni sede portera’ si lo sblocco del patto di stabilita’ per il nuovo comune e maggiori risorse da parte della Regione, ma e’ bene chiarire che i soldi che verranno sul territorio non saranno certo utilizzati per maggiori servizi ma per riorganizzare la macchina burocratica.
Uniti per Suvereto mette a disposizione dei cittadini i suoi consiglieri comunali per ogni chiarimento e approfondimento dell’argomento, ed invita tutti i cittadini ad andare a votare al referendum dio settembre e votare NO per fermare questa operazione frutto dell’inefficienza di un partito e delle Amministrazioni attuali che non sono state in grado di mantenere le promesse elettorali di Unione a 5 della Val di Cornia e di dotare questo territorio della coesione e forza necessaria per affrontare la crisi strutturale che si e’ abbattuta.
Mentre Suvereto cerca di fondersi con Campiglia, Piombino sta forzando la mano per convogliare verso Grosseto e San Vincenzo sta accarezzando l’idea di spostarsi con Castagneto, questi sindaci che stanno mandando in pezzi l’idea stessa di Val di Cornia, solamente un anno fa hanno impegnato oltre 150mila euro di soldi pubblici per far studiare all’Istituto Sant’Anna cosa poteva fare da grande questa Valle, senza ad oggi nessuno risultato. Piu’ che di fusione parlerei di con-fusione epocale».
GIULIANO PARODI
Capogruppo UpS
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NIDI APERTI PIGOTTE E SOLIDARIETÀ A CAMPIGLIA: TANTE FAMIGLIE VISITANO I NIDI
Si è svolta questa mattina con successo la giornata “Nidi aperti e Pigotte”, la tradizionale giornata in collaborazione con l’Unicef che ha lo scopo, da una parte, di far conoscere alle famiglie i servizi comunali per l’infanzia dando la possibilità di visitare direttamente le strutture e dall’altra, di mettere in atto l’iniziativa di solidarietà in collaborazione con l’Unicef “Un bambino nato un bambino salvato” grazie all’acquisto da parte dell’amministrazione comunale delle Pigotte, le bambole di stoffa realizzate dalle volontarie dell’Auser.
Il comune dona una Pigotta ad ogni nuovo nato e con il ricavato l’Unicef finanzia il programma di vaccinazione dei bambini in ogni parte del mondo in cui è necessario.
«Quando i vostri figli saranno un po’ più gradi e gli mostrerete queste belle bambole – ha detto la rappresentante provinciale Unicef Paola Bachini – dite loro che questa Pigotta ha salvato un bambino lontano. Grazie al comune di Campiglia – ha concluso Bachini – perché, anche se come molti altri comuni alle prese con un difficile bilancio, ha voluto confermare l’impegno con l’Unicef per aiutare concretamente l’infanzia nel mondo e dare un esempio positivo ai suoi cittadini neonati» .
Il sindaco di Campiglia Rossana Soffritti nel salutare tutti gli intervenuti, non solo le famiglie dei nuovi nati ma anche chi già utilizza i servizi e chi è interessato a conoscerli, ha ringraziato l’Auser che è sempre presente e insostituibile con i suoi servi ausiliari e ha sottolineato «Tutte le cose belle per poter essere realizzate hanno bisogno dell’impegno di molte persone e anche la giornata di oggi ne è dimostrazione». Il sindaco ha inoltre espresso soddisfazione per la sensibilità dei genitori che hanno organizzato una pesca di beneficenza a favore della ricostruzione della Città della Scienza di Napoli, tragicamente distrutta da un incendio di origine dolosa il 5 marzo scorso.
Il programma dell’evento ha preso avvio con il ritrovo al nido “I colori del mondo” a Venturina dove si è tenuta la cerimonia di consegna ai nati nel 2012 delle Pigotte dell’Unicef. Quindi è stata visitata la struttura e di seguito i partecipanti si trasferiti al Ciaf “L’Arca” in viale del Popolo a Venturina che ospita le sezioni di nido gestite per conto del comune dalla Coop Di Vittorio, anche qui visita della struttura, molto apprezzata come I colori del Mondo dalle famiglie, in contemporanea la pesca di beneficenza e per finire un rinfresco curato dalla Vivenda, l’azienda che ha in appalto il servizio di refezione scolastica. Chi non ha potuto partecipare e ricevere la Pigotta può contattare l’ufficio scuola del comune di Campiglia M.ma tel. 0565 839253-252. Chi desidera avere le proprie foto dell’evento può rivolgersi all’ufficio stampa e pubbliche relazioni tel. 0565839204-203.
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FOLLONICA, M5S «NESSUNO VUOLE LA DARSENA, MA LA GIUNTA NON DECIDE»
Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
«Il M5S di Follonica prende atto con soddisfazione della replica e della presa di distanza del PD locale dal Progetto Darsena. Il M5S di Follonica apprende altresì con interesse dell’esistenza di Gruppi di lavoro tematici all’interno della struttura del PD.
A questo proposito Il M5S di Follonica suggerisce al PD di attivare anche un Gruppo di Esperti nel Linguaggio dei Segni, in modo che l’Assemblea del PD ed i componenti PD del Consiglio Comunale possano finalmente portare a conoscenza dei membri della Giunta (evidentemente affetti da una grave forma di ipoacusia) la loro profonda e convinta contrarietà al Progetto Darsena. Ciò condurrebbe, forse, all’auspicata emissione di Atti Ufficiali da parte della Giunta stessa, che pongano fine a questa annosa vicenda, come auspicato congiuntamente dal M5S e dal PD».
Movimento 5 Stelle Follonica
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L’ARTE DELLA DANZA AL VERDI DI SAN VINCENZO
A San Vincenzo si celebra la Giornata Internazionale della Danza. Lunedì 29 aprile 2013 dalle ore 18 al Teatro Verdi di San Vincenzo c’è un ricco programma per gli appassionati di questa forma di arte.
Alle ore 18 si parte con la proiezione del film “Pina”, per poi proseguire alle ore 20 con la degustazione di vini e prodotti locali. Alle ore ore 21 proiezione del video ” Disamore ” (1995 ) di Giorgia Macchi , interpretato da Gianni Bernardini, musica di A. Schnittke. Concerto per violino e orchestra, pianoforte invisibile e corpi in-stabili (Nuova Produzione Teatro Verdi – coreografia Giorgia Macchi musica Alfred Schnittke).
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NUOVE CARICHE PER L’ENTE DI VALORIZZAZIONE DI CAMPIGLIA
Mercoledì 3 aprile si è tenuta la prima assemblea del nuovo consiglio dell’Ente Valorizzazione Campiglia Marittima, a seguito della rinuncia da parte di alcuni candidati eletti, il nuovo consiglio ha proceduto alla nomina degli incarichi.
Presidente: Marta La Mura, vicepresidente: Francesco Parri, segretario: Gianluca Iacometti, tesoriere/amministrazione: Giulia Rosi e Luca Biondi, logistica: Francesco Calistri, Valerio Paponi e Filippo Bertini, pubbliche relazioni: Riccardo Ferroni, spettacoli/pubblicità: Luca Marconcini e Graziano Poggetti, rapporti con i commercianti: Gianni Teglia, rapporti con i giovani: Giovanni Guidi e Alberto Brogioni, rappresentati dei rioni: Annamaria Furiosi (Rione Foriporta), Mirko Grassini (Rione Paese Novo), Maria Nardini (Rione Rocca), rappresentante del Comune: assessore Jacopo Bertocchi. Dall’assemblea è emersa la volontà del nuovo consiglio di realizzare con serietà e impegno le iniziative e le attività dell’anno 2013, rinnovando la collaborazione con le istituzioni e con le associazioni locali.
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«I 16 PUNTI PER IL COMUNE UNICO ALL’ELBA»
Riceviamo e pubblichiamo integralmente l’appello al voto del Comitato Comune Unico dell’Elba.
«Il Comune Unico in 16 righe.
A distanza di pochi giorni dal referendum per Il Comune unico dell’Elba tutti dobbiamo sapere che:
non vi sarà alcuna perdita di posti di lavoro dei dipendenti pubblici comunali. Vi sarà un migliore impiego delle loro professionalità.
vi sarà una perdita di posti “politici” ed affini. Scompariranno 7 sindaci, molti consiglieri ed assessori. L’assetto finale del comune dell’Elba sarà costituito da 1 sindaco, 7 assessori e 24 consiglieri.
Il progetto del Comune dell’Isola d’Elba privilegia la funzionalità della macchina amministrativa a discapito del numero delle poltrone.
Il progetto del Comune dell’Isola d’Elba non ha alcuna matrice politica. E’ nato dal basso, da tutte le categorie produttive dell’isola e da singoli cittadini allo scopo di ricostruire una solida unità d’intenti fra tutte le comunità elbane ed acquisire un’interfaccia più autorevole nei rapporti con il continente.
Pur vedendo con favore le fusioni dei comuni, la Regione è neutrale rispetto al progetto ed aspetta la decisione degli elbani.
Anticipare volontariamente adesso ciò che quasi certamente sarà imposto in un futuro prossimo porta consistenti vantaggi finanziari all’isola. Chi per incertezza rimanda, domani troverà la dispensa vuota.
La storia passata ha dimostrato che l’applicazione del modello delle “gestioni associate” all’isola non ha mai dato soluzioni efficaci ai nostri problemi comprensoriali. E per conseguenza siamo incapaci di decidere, mentre là fuori il mondo corre veloce come un jet, mentre l’economia reclama risposte rapide, immediate
I cittadini elbani di ogni comune non perderanno nessuno dei servizi che hanno oggi disponibili, ma il Comune dell’Isola d’Elba avrà a disposizione molte più risorse umane e finanziarie per incrementarli.
Nessuna comunità perderà neanche in minima parte la sua identità storico-culturale, ma verrà invece rafforzato fortemente ciò che le unisce: l’appartenenza comune all’Elba.
Il Comune dell’Isola d’Elba non è proposto come soluzione miracolosa e la sua costruzione non sarà un percorso facile, ma sicuramente restituirà capacità decisionale, efficienza, armonizzazione, rapidità al sistema amministrativo locale. Sarà la poderosa spinta iniziale per invertire il declino del sistema Elba.
Unendo le forze acquisiremo maggiore autonomia politica e finanziaria e potremo allearci, od anche ribellarci, con più risolutezza verso le determinazioni esterne. Saremo più rispettati.
Proponiamo di votare SI agli elbani che sono insoddisfatti delle attuali situazioni dei problemi comprensoriali dell’Elba (trasporti, sanità, rifiuti, promozione, ambiente, energia….). Coloro che invece valutano positivamente l’andamento dei fatti elbani votino NO al rinnovamento.
Il SI significa CAMBIAMENTO, il NO significa IMMOBILISMO.
Dopo aver ascoltato tutti, ognuno decida con la propria testa a chi dare fiducia. Il sindaco o l’impiegato, l’ammiraglio od il mozzo, l’imprenditore o l’operaio, tutti hanno lo stesso peso: 1 voto cadauno.
La posizione di ogni singolo elbano su questo referendum merita il massimo rispetto da parte di tutti. Il progetto del Comune dell’Isola d’Elba NON deve essere motivo di divisione ed ogni tentativo di strumentalizzazione in tal senso deve essere fermamente respinto.
La decisione che verrà presa è di enorme importanza per la nostra bella Isola, farà sentire i suoi effetti positivi e negativi per molti anni a venire. E’ perciò importante come non mai che TUTTI gli elbani partecipino alle votazioni del prossimo 21 e 22 aprile.
Comitato Comune Unico dell’Elba