SIDERURGIA: I SINDACATI INCONTRANO LE ISTITUZIONI

Gli operai occupano simbolicamente la direzione Lucchini

Piombino– «La siderurgia deve avere un futuro a livello nazionale e Piombino è e deve essere parte di questo futuro». L’ha detto l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini sintetizzando il senso dell’incontro convocato oggi in Regione con le organizzazioni sindacali provinciali e di categoria, le Rsu della Lucchini, sindaco di Piombino Gianni Anselmi, l’assessore al lavoro della Provincia di Livorno Ringo Anselmi.

«La Regione e le istituzioni locali – ha spiegato l’assessore – condividono le preoccupazioni manifestate dalle organizzazioni sindacali e dal territorio, soprattutto riguardo ai tempi sempre più stretti per una soluzione della vicenda, una vicenda che si conferma come uno snodo, fondamentale, di un problema nazionale e della possibilità di mantenere la siderurgia in Italia attraverso una forte sinergia che mette insieme, in un piano nazionale, i principali siti produttivi, oggi tutti in discussione».

Nel corso dell’incontro si è sottolineata l’imminenza del piano che sta elaborando la Commissione europea che prevede una ripartizione dei volumi produttivi siderurgici fra i vari paesi produttori a fronte del calo della domanda che si è verificato in questi anni.  L’Italia e Piombino sono pienamente dentro questa partita e per questo Regione e istituzioni, consapevoli dell’importanza di questa scadenza, chiederanno un incontro urgente con il vice presidente della Commissione europea Antonio Tajani.

«E’ importante che il sottosegretario De Vincenti – ha ricordato l’assessore – abbia ribadito che l’Italia deve avere nella siderurgia uno dei settori strategici del proprio apparato produttivo. In questo quadro Piombino, secondo polo siderurgico e primo polo per i prodotti lunghi, è fondamentale.  Il nuovo governo, qualunque esso sia, dovrà ripartire da qui: proseguire il confronto nazionale e garantire, in quello aperto a livello europeo, adeguati livelli produttivi al nostro paese».

Sul piano nazionale Regione e istituzioni hanno poi  sottolineato il lavoro in corso per arrivare al decreto, ormai prossimo alla firma, su Piombino area di crisi complessa.

Le organizzazioni sindacali hanno annunciato la volontà di organizzare per il prossimo 7 maggio una manifestazione nazionale su Piombino e la siderurgia. Regione e istituzioni si sono dette disponibili a sostenere e promuovere la manifestazione, assicurando fin da ora la loro presenza e l’impegno per chiedere al Parlamento di acquisire il tema della siderurgia come centrale per lo sviluppo.

Scritto da il 15.4.2013. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

3 Commenti per “SIDERURGIA: I SINDACATI INCONTRANO LE ISTITUZIONI”

  1. elia

    Quando si sentono i discorsi dei Politici a volte si rimane davvero sbigottiti (dopo vi spiego il perché), ma nessuno ha comunicato all’Assessore che la Lucchini è commissariata e a fine giugno il commissario straordinario presenterà il programma insieme al contestuale situazione dell’insolvenza, ovviamente, almeno che non chieda un’ulteriore proroga per la preparazione del programma di altri 90 giorni. Dopo tale scadenza probabilmente chiederà il Commissario altri sei mesi per inizierà la procedura della cessione del complesso aziendale o della sua stessa chiusura, visto che l’attuale congiuntura e l’attuale capacità produttiva, almeno ad oggi, del sito è sotto produzione e in continuo deflusso economico.

    Posso capire di continuare in maniera coerente il percorso intercorso ma non capisco perché non dire chiaramente che lo Stato ad oggi non può intervenire a salvare l’impresa, anche se entriamo nel decreto sulle aree di crisi complesse perché non ci saranno Aiuti per la infrastruttura e rilancio della struttura esistente e anche la bella proposta di Tajani se riuscirà a passare indenne presso la Commissione EU, ci vorranno almeno, vista la situazione di urgenza, uno o due anni prima che sia attuabile, tempo che purtroppo noi non abbiamo, perché proprio il territorio e non i creditori hanno voluto il Commissario Straordinario, facendo così partire una serie di procedure vincolanti.

    E qui nasce il mio sbigottimento, ok è giustissimo che facciamo di tutto per salvare la Lucchini, percorrendo tutte le strade possibili ma io non capisco perché la Politica nel fra tempo non dica chiaramente che il passaggio di Piombino alle grandi aree di crisi industriali, in realtà non salvano la Lucchini ma permetteranno di poter avere delle agevolazioni per la PMI e fare degli interventi di reindustrializzazione che potrà così riassorbire in parte i vari dismessi della Lucchini e delle imprese dell’indotto, permettetemi è quello che io chiedo da più di 18 mesi ovvero un progetto di assorbimento degli esuberi tramite la PMI.

    Ok aspettiamo che esca il decreto che permetterà di accorciare i tempi ma oggi in caso che qualcuno non lo sapesse già esiste la possibilità di iniziare un progetto di riqualificazione del territorio con la sinergia delle Associazioni di Categoria e delle Istituzioni, tramite gli Aiuti di Stato per le area di crisi industriali per le PMI; permettetemi una banalità, perché non iniziare una procedura di salvaguardia del territorio in caso mai il miracolo salvezza Lucchini non vada a buon fine; perché dopo dover rincorrere i tempi anche se verranno accorciati in caso entrassimo nel decreto grandi aree di crisi complesse, se eventualmente inizierà il problema, anticipiamoci evitando di creare così un periodo di enorme disagio per il territorio e soprattutto per i lavoratori.

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