PIETRELLI: CRESCE L’ATTENZIONE DEI MILITANTI PER I RENZIANI

Martina Pietrelli

Martina Pietrelli

Dopo la partecipata assemblea pubblica, “Adesso, il futuro dell’Italia”, promossa dai sostenitori di Matteo Renzi della Val di Cornia, svoltasi lo scorso 15 aprile a Piombino, abbiamo voluto fare alcune domande a Martina Pietrelli, coordiatrice el gruppo piombinese. 

Ostilità in vista tra Renzi e gli altri leader del PD. E’ più paura del cambiamento o solo lotta di poltrone? C’è il rischio di una scissione?

Mi auguro che nonostante la situazione di forte tensione a livello nazionale non ci sia nessuna scissione. Sicuramente non ci sarà da parte nostra. Noi non vogliamo fare un altro partito, vogliamo un Pd diverso, per citare Renzi, vogliamo “un Pd – Pd, Per Davvero”. Per averlo è necessario riprendere il progetto originario del Pd, quello del 2008 del Lingotto di Torino, un partito riformista, aperto, che parta dai problemi delle persone e non da tesi ingessate e precostituite e che faccia i conti con la realtà. Un partito del 40% in grado di candidarsi da solo alla guida del paese.

 

Dopo le note vicende del volantinaggio e la vittoria alle primarie, quale è il clima che si respira oggi all’interno del partito e nei confronti della segreteria?

Dopo le primarie, diciamo che i rapporti con il gruppo dirigente del PD sono almeno iniziati, perché durante le primarie purtroppo c’è stata una forte chiusura. Ma rimangono le differenze di visione e di impostazione. Certo l’attenzione di molti militanti nei nostri confronti è cresciuta, alcuni si sono ricreduti sia su Renzi sia su di noi e questa cosa mi fa molto piacere. Purtroppo la situazione nazionale pesa molto. Speriamo di uscire presto dall’empasse in cui ci troviamo perché sicuramente aiuterebbe molto a sciogliere i rapporti nei territori.

 

Come ha interpretato la recente vicenda delle case costruite ai Pozzetti?

Ora che le palazzine sono un metro mezzo sopra la strada e per di più con un aumento di volume non autorizzato, è chiaro che una multa da 100mila euro non potrà mai bastare a chi si sente usurpato di quell’angolo di panorama, diventato appannaggio dei pochi futuri abitanti dell’ultimo piano dell’ultimo palazzo. Ma non potrà comunque mai bastare anche a chi, meno sensibile al panorama ma molto di più al rispetto delle regole, vuole un’amministrazione autorevole che esiga lo stesso rispetto da parte di tutti, cittadini comuni o costruttori che siano. Non sarebbe giusto pretendere quello che la legge non prevede per rimediare a una previsione che noi pensiamo sia sbagliata; la questione casomai riguarda il giudizio su questa scelta, non la sua legittimità. Ma almeno quello che la legge prevede è giusto e doveroso pretenderlo. E a senso, se a un cittadino qualsiasi che realizza un aumento di volume abusivo viene ordinato di demolire tutto l’edificio, a un costruttore che fa più alti due palazzi di un metro e uno di 60 centimetri una multa di 100mila euro non mi sembra una sanzione proporzionata all’abuso commesso. 

Adesso si sta parlando di demolire il piano che esce fuori dalla quota della strada. La vedo dura ma se l’Amministrazione ce la fa, ne sarei felicissima.

 

Quale futuro per Piombino? Il gruppo dei renziani sta valutando un piano “B” nel caso lo stabilimento vada in liquidazione entro fine anno?

Nessun piano B. Piombino ha una sola strada ed è rimettere in pista un vero e credibile piano A che per me è, e non da ora, sviluppare quello che non è siderurgia e credere davvero nelle nostre enormi potenzialità. In questo senso non ci sono scorciatoie, ma un duro lavoro che parte dal capovolgimento dell’immagine industriale della città per arrivare alla creazione di opportunità di lavoro e di crescita incentrate sulla bellezza del territorio da un lato e sull’innovazione produttiva dell’impresa locale, sia di quella siderurgica che di quella non siderurgica. L’arrivo della Concordia non risolverebbe certo i nostri problemi, ma attenuerebbe l’impatto di una crisi che si preannuncia pesante. In particolare sarebbe il porto a beneficiarne e poi arriverebbero un po’ di soldi anche per le bonifiche e questo rende l’operazione interessante. In ogni caso io credo ancora nella sopravvivenza della siderurgia a Piombino, benché fortemente ridimensionata.

 

Meritocrazia a Piombino. Oggi viene prima l’appartenenza o la competenza? E domani?

Il merito sempre. Non voglio dire che fino ad oggi non sia valso abbastanza, ma posso dire che per me è l’unica cosa che vale e che deve valere sempre, in ogni ambito della vita pubblica e della società.

 

Ma come è possibile che una di sinistra come lei abbia deciso di seguire un boy scout – cattolico?

Fondamentalmente perché la mia natura mi porta a ribellarmi all’ordine costituito. E, anche se sembra strano, Renzi rappresenta soprattutto questo: la ribellione a un sistema che sta finendo per soffocare e opprimere un intero paese.

Giuseppe Trinchini

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Scritto da il 19.4.2013. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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