ELBA: «NO» DEI RESIDENTI AL REFERENDUM SULLA FUSIONE DEI COMUNI
In tre dei quattro referendum per la fusione di 14 Comuni toscani, che si sono svolti ieri e oggi, gli elettori, in maggioranza, hanno detto “si” alla fusione (con percentuali comprese fra il 56 e l’81%) mentre in un caso (quello che riguardava il numero più elevato di cittadini e di Comuni: l’isola d’Elba) gli elettori hanno bocciato la richiesta di fusione (i “si” non hanno raggiunto il 40% e i “no” hanno superato quota 60%).
Disco verde, dunque, ai Comuni “Fabbriche di Vergemoli“, “Figline e Incisa Valdarno“, “Castelfranco Piandiscò“. Disco rosso al “Comune unico dell’Elba“.
In quest’ultimo referendum (11.867 i voti validi su 27.763 elettori), i “si” si sono fermati a quota 4.705 (39,65%) mentre i “no” sono saliti a 7.162 (60,35%). Schede bianche 19 e schede nulle 67. In uno solo degli 8 Comuni coinvolti (il più grande: Portoferraio) hanno prevalso i “si” (64,03%) sui “no” (35,97) mentre in tutti gli altri Comuni elbani hanno prevalso i “no” (con una punta massima – 76,85% – a Rio Marina).
In lucchesia gli abitanti di Vergemoli e Fabbriche di Vallico hanno, in complesso, detto “si” al Comune unico all’80,78% lasciando i “no” a quota 19,22%. I 489 voti validi sono così risultati: 395 “si” e 94 “no” (soltanto una scheda bianca e tre schede nulle).
Nel Valdarno i 5.885 voti validi espressi a Figline e Incisa sono risultati in favore del Comune unico al 70,54% (4.151 voti) e contrari per il restante 29,46% (1.734 voti). 35 le bianche e 19 le nulle.
Nel Pratomagno i 3.299 voti validi (19 le bianche e 14 le nulle), una volta scrutinati hanno visto la prevalenza dei “si” al Comune unico (56,59% con 1.867 voti) rispetto ai “no” (1.432 voti pari al 43,41%).
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Bugli: “Soddisfazione per alta partecipazione. Prendiamo atto del risultato”
FIRENZE – “Soddisfazione per l’alto livello di partecipazione, anche considerato il particolare tipo di chiamata al voto”. Così Vittorio Bugli, assessore regionale con delega alle riforme istituzionali e ai rapporti con gli enti locali, sull’esito della tornata referendaria che ha chiamato al voto i cittadini di 14 Comuni toscani per chiedere se erano o meno d’accordo nel ridurli a 4. “In tutto – sottolinea Bugli – ha partecipato quasi il 40% degli aventi diritto”.
Rispetto all’esito del voto, precisa sottolinea che questo ha mostrato “un largo consenso, in tre referendum su quattro, rispetto alla proposta di fusione: stati i casi in cui i Comuni stessi avevano promosso l’iniziativa, accompagnando la scadenza del voto con un ampio processo di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini”.
In merito a quanto invece accaduto all’Elba (dove “il referendum sulla costituzione del Comune unico dell’Isola d’Elba era stato promosso da un comitato dei cittadini”), davanti alla prevalenza dei “no”, l’assessore aggiunge “non possiamo che prendere atto di questo esito, rilevando il carattere più conflittuale del confronto che in quella realtà si è svolto”.
Notato come “spetta ora al Consiglio Regionale valutare gli esiti dei referendum e deliberare conseguentemente”, Bugli ricorda come altri importanti referendum sono previsti in autunno. “La Regione Toscana – conclude – non potrà che continuare nella linea seguita fino a questo momento: incoraggiare processi di aggregazione che favoriscano una migliore capacità di azione e di governo delle autonomie locali”.