TOSCANA: DA SITI D’INTERESSE NAZIONALE A SITI D’INTERESSE REGIONALE
FIRENZE – Sarà ridefinito il perimetro dei siti di interesse nazionale (SIN) sul territorio regionale. La Regione Toscana, prima Regione a statuto ordinario a farlo in Italia, ha richiesto al Ministero dell’Ambiente (come prevede il recente articolo 36-bis comma 3 della legge 134/2012) di riperimetrare i suoi principali SIN ovvero quelli di Massa Carrara, Livorno e Piombino, che occupano una superficie totale di circa 85 chilometri quadri: 53 di mare e 33 di terra. Obiettivo centrale della richiesta: ridurre il perimetro dei SIN mantenendo di competenza statale solo ed esclusivamente le bonifiche che non possono costituire oggetto di revisione del perimetro, ovvero le aree dove ci sono raffinerie, impianti chimici integrati, acciaierie, ecc e le attività per le quali è richiesta l’AIA nazionale.
Tutto il resto passerà dalla competenza statale a quella regionale. Diventerà cioè un SIR, Sito di Interesse Regionale. In questo modo, nel SIR, le attività di bonifica dovranno seguire sempre e comunque il percorso amministrativo disciplinato dal decreto 152/2006, ma saranno gestite direttamente dalla Regione con l’obiettivo di rendere tutto più rapido e snello.
“Per la Toscana non si tratta di una novità – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini – Con la legge regionale finanziaria del 2012, infatti avevamo già deciso di attivarci presso il Ministero dell’Ambiente per vedersi attribuire l’esercizio delle funzioni amministrative relative alla bonifica dei SIN. Fa piacere che il Ministero dell’Ambiente abbia creato le condizioni di legge perché questo possa avvenire.
Abbiamo portato a termine un lavoro complesso ma efficace – continua Bramerini – fatto in stretta connessione con gli enti locali, le Autorità Portuali, Arpat e l’Avvocatura regionale. Tutta la partita sarà inoltrata adesso al Ministero dell’Ambiente, con il quale siamo in contatto, che convocherà una Conferenza dei Servizi per verificare la congruità della riperimetrazione.
Mi preme sottolineare – conclude l’assessore – che siamo di fronte ad una operazione di forte impatto in termini di semplificazione amministrativa, nonché di sussidiarietà per porzioni di territorio di estremo interesse per le attività di carattere industriale ed economiche che vi insistono. Da troppo tempo su queste aree sono bloccati investimenti che invece sarebbero preziosi per la zona e per la Toscana tutta. A questo proposito sia io che Simoncini avvieremo una serie di incontri con le associazioni delle categorie economiche di quelle realtà per illustrare la portata innovativa dell’operazione”.
La Regione intende inoltre dare impulso ad un’attività di progettazione unitaria della bonifica della falda, la parte più critica dell’intera operazione, dei nuovi SIR di Massa Carrara e di Livorno. L’obiettivo è già stato illustrato al Ministero per l’Ambiente sia per Livorno, per impiegare 1,7 ‑milioni di euro, sia per Massa Carrara, dove le somme a disposizione sono 3 milioni di euro.