CAMPIGLIA: LA GIUNTA RIDUCE L’IMU AL 5 %
A Campiglia si riduce l’Imu sull’abitazione principale. Il primo provvedimento del Comune di Campiglia sul bilancio 2013 è infatti la riduzione dell’Imu sulla prima casa di 1 punto. La delibera, che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale del 29 aprile alle 20.30, propone di ridurre dal 6 al 5 per mille l’aliquota sulla prima abitazione, mentre rimangono invariate le altre aliquote.
«I tagli al nostro bilancio sono disastrosi – afferma il Sindaco – dobbiamo coprire centinaia di migliaia di euro, ma aggiungeremo alle risorse da trovare anche la riduzione della tassazione sulla prima casa. In questo provvedimento abbiamo anche stabilito un’ulteriore riduzione all’aliquota per la prima casa portandola al 4 per mille per i disoccupati. In questo momento di grande difficoltà dobbiamo cercare di avvantaggiare il più possibile chi è senza lavoro o ha gravi difficoltà. La prima casa rappresenta un bene primario. Abbiamo aspettato ad approvare il bilancio per capire se a livello nazionale ci sarebbero stati provvedimenti che ci avrebbero consentito di affrontare una situazione meno grave. Ora dobbiamo prendere delle decisioni. Abbiamo tagliato tantissime spese e ridotto al minimo il personale. Bisognerà confrontarsi sulla necessità di mantenere i servizi importantissimi che il Comune eroga ai cittadini. Questa scelta porterà senza dubbio ad aumentare l’addizionale irpef che è ferma al 4 per mille da molti anni. Riteniamo equo chiedere a chi ha un reddito e progressivamente a chi lo ha più alto, di garantire la tenuta sociale. Ci confronteremo con i cittadini e le categorie per condividere più largamente possibile le scelte che faremo nelle prossime settimana».
«L’auspicio – prosegue Soffritti – è che possiamo lavorare al più presto in condizioni di stabilità e con maggiori capacità di programmazione e risposta efficace ai bisogni dei cittadini che sono tanti e sempre crescenti. L’Imu ha visto cambiare le regole per il 2013. Le entrate derivanti dalle attività produttive passeranno allo Stato per intero, non restando nulla al Comune. Resteranno invece le entrate delle seconde case che però, a Campiglia, rappresentano una minima parte del gettito. Ancora una volta si assiste ad una tassazione locale, che di locale ha ben poco, infatti un tributo locale, per sua natura, dovrebbe restare per intero alla comunità che lo versa e dovrebbe consentire a chi lo applica di poter fare davvero scelte di politica fiscale che sono invece ridotte al minimo».