LUCCHINI: LAVORATORI IN CORTEO A ROMA, STABILIMENTO A RISCHIO
AGGIORNAMENTO – Piombino (LI) – Circa 400-500 lavoratori della Lucchini, e degli altri stabilimenti dell’indotto sono partiti questa mattina dalla Val di Cornia in direzione di Roma, dove era prevista la manifestazione in piazza Santi Apostoli. Una delegazione di sindacalisti è stata poi ricevuta a Montecitorio dalla presidente della Camera Laura Boldrini e dalla vicepresidente del Senato Valeria Fedeli. Insieme ai metalmeccanici piombinesi c’erano anche quelli degli altri stabilimenti del Gruppo Lucchini (Trieste, Condove e Lecco) e delegazioni dell’Ilva di Taranto e Novi Ligure.
Il corteo si è snodato martedì mattina a Roma dietro lo striscione «Siderurgia sì! Sicurezza sì» contro il rischio di chiusura degli stabilimenti di Piombino (Livorno), Trieste, Condove (Torino) e Lecco, in amministrazione controllata da dicembre. Una delegazione unitaria della Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil è poi andata alla Camera per incontrare la presidente Laura Boldrini. A questa è seguita una riunione al ministero dello Sviluppo economico con il sottosegretario Claudio De Vincenti.
“Abbiamo chiesto al Presidente del Camera una forte sensibilizzazione per la questione industriale e per quella siderurgica in particolare” lo ha detto Mario Ghini Segretario nazionale della Uilm, all’uscita dal palazzo della Camera dei Deputati dopo essere stato ricevuto, insieme alle delegazioni sindacali nel Gruppo Lucchini, dalla Presidente della Camera Laura Boldrini. “Siamo soddisfatti delle rassicurazioni sul suo impegno – ha riferito Ghini – perché ci ha ribadito che il lavoro per lei è la madre di tutte le urgenze. Le abbiamo chiesto nel corso dell’incontro durato più di un’ora che si realizzi un’azione condivisa per fare sistema a favore del Paese. La siderurgia ne rappresenta dal punto di vista industriale una parte importante: siamo secondi solo alla Germania nella produzione specifica. I poli siderurgici sul territorio nazionale come quello di Piombino, ma anche quello di Taranto si rilanciano agendo sul costo dell’energia, sull’impianto delle infrastrutture e agendo sulla questione ambientale.
In questo senso auspichiamo la conversione in Legge del decreto 43 del 23 aprile 2013, sulle aree industriali complesse che avrà ricadute sul territorio di Piombino. Ma è fondamentale per il Gruppo Lucchini la presentazione entro giugno dell’atteso piano industriale. Infine, è indispensabile un tavolo unico di confronto nazionale per affrontare l’intera questione siderurgica”.
Le delegazioni sindacali e delle realtà istituzionali dove è ubicato il Gruppo Lucchini sono poi state ricevute al Ministero dello Sviluppo Economico dal sottosegretario Claudio De Vincenti.
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GOZZI: «INTERESSE DI DUFERCO PER ADESSO È UNA BOUTADE»
Intanto ieri Antonio Gozzi (amministratore delegato di Duferco Group, professore di economia all’Università di Genova e presidente di Federacciai), ha smentito – con un intervista alla testata SiderWeb – per adesso la possibile partecipazione di Duferco ad una cordata pro Lucchini. La notizia diffusa nei giorni scorsi sulla nostra stampa locale, sembra aver avuto vita breve anche se potrebbe aver intercettato qualche «movimento sospetto» in maniera frammentaria.
«Ovviamente seguo da vicino la vicenda Lucchini, per il dovere istituzionale che mi viene dato dalla carica di presidente di Federacciai – chiarisce il CEO del Gruppo Duferco -. Non ci sono però ulteriori motivazioni, e la notizia di un nostro interesse appare al momento più come una “boutade” (battuta “di spirito”, ndr.) che altro».
Una boutade probabilmente condizionata dalla notizia dell’affidamento da parte di Lucchini della consulenza per la valutazione preliminare del progetto di un forno elettrico da 900 mila tonnellate, su un’area vicina ai convertitori. Una consulenza che rientra nel programma di raccolta informazioni per la stesura del maxi piano industriale che il mese prossimo il commissario della Lucchini Piero Nardi dovrà presentare al nuovo Governo, un piano vincolato, come si può intuire, a tre ipotesi fondamentalmente diverse: il mantenimento del ciclo integrale, la conversione a forno elettrico o la chiusura dell’azienda.
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SIMONCINI: «SIDERURGIA QUESTIONE NAZIONALE ED EUROPEA»
«Piombino grande questione nazionale per il futuro dell’industria e grande questione sociale a livello regionale per le miglia di lavoratori coinvolti direttamente e nelle imprese dell’indotto. C’è bisogno di una politica nazionale per la siderurgia, che ne salvaguardi il ruolo nel nostro paese, secondo paese produttore a livello europeo, costruendo sinergie e strategie».
E’ quanto sottolineato nel suo intervento dall’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini che ha partecipato oggi a Roma alla manifestazione nazionale indetta a sostegno della siderurgia da sindacati e Rsu di Lucchini, Dalmine e Magona di Piombino.
L’assessore, insieme ai sindacati, si è poi incontrato con la presidente della Camera Laura Boldrini, con la vice presidente del Senato Valeria Fedeli, con il ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato e il sottosegretario Claudio De Vincenti. Nel corso dell’incontro l’assessore Simoncini ha chiesto un indirizzo forte al Governo da parte del Parlamento perchè «la siderurgia sia assunta come una delle priorità per il rilancio industriale del paese. In tal senso c’è bisogno di una presenza forte sui tavoli europei che a breve debbono definire i nuovi livelli produttivi, e la siderurgia italiana deve essere salvaguardata».
In particolare al sottosegretario De Vincenti l’assessore ha chiesto una rapida convocazione del tavolo per Lucchini, in modo da poter fare il punto con il commissario Nardi sullo stato di avanzamento del piano industriale che sta predisponendo. Una richiesta accolta dal ministro, che ha deciso di farlo mettere in agenda entro la fine di maggio.
Ribadendo la necessità che vengano rifinanziati quanto prima gli ammortizzatori sociali, l’assessore ha ricordato che la Regione Toscana ha incentivato e promuove l’utilizzo dei contratti di solidarietà. «Si devono mettere in campo – ha detto – tutti gli interventi che costruiscano il futuro».
Simoncini ha infine sollecitato una rapida conversione in legge del decreto, approvato dal consiglio dei ministri la scorsa settimana, su Piombino area di crisi complessa, auspicando modifiche che possano allentare i vincoli del patto di stabilità per favorire un veloce utilizzo delle risorse disponibili.
Anche sul piano europeo la Regione si è mossa da tempo, chiedendo un incontro al vice presidente della Commissione Antonio Tajani a proposito del piano che la commissione sta elaborando per la ripartizione dei volumi siderurgici fra paesi produttori a fronte del calo di domanda degli ultimi anni. In vista dell’incontro è stata già messa in piedi una riunione preparatoria in maggio con lo staff del commissario.
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MANCIULLI (PD): «PRESTO TAVOLO NAZIONALE»
«La crisi morde e le vertenze di importanti aziende come la Lucchini urgono di risposte e non devono essere considerate soltanto come vicende locali: non si tratta soltanto della salvaguardia di migliaia di posti di lavoro, ma anche un’idea più complessiva di economia che rilanci la produzione industriale nel nostro Paese».
Così Andrea Manciulli, deputato e segretario toscano del Pd, commenta gli incontri, a cui ha preso parte, sulla situazione del polo siderurgico piombinese tra una delegazione di lavoratori di Lucchini, Magona e Dalmine, rappresentanti delle istituzioni locali e il Presidente della Camera Boldrini e del sottosegretario allo Sviluppo economico de Vincenti oggi a Roma.
«Dagli incontri di oggi con i vertici del Parlamento e i rappresentanti del nuovo Governo – dice Manciulli – i lavoratori del polo siderurgico di Piombino hanno richiamato l’attenzione sulla situazione in cui versa il settore e espresso e condiviso con i rappresentanti delle istituzioni locali quanto sia necessario un piano industriale nazionale che esprima una politica di medio-lungo termine per un comparto produttivo fondamentale per un paese industrializzato. Per questo serve un piano nazionale e adesso è stato concordato che in tempi rapidi si costituirà un Tavolo di lavoro e l’impegno del Governo di porre attenzione sul problema di tutto il comparto siderurgico italiano. Un Paese industriale non può fare a meno di investire su questo settore. È positivo dunque l’ampio ascolto che è stato dato alla delegazione di lavoratori e istituzioni locali e l’impegno nostro adesso sarà favorire ogni iniziativa per il rilancio della siderurgia a Piombino e in Italia».
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SPIRITO LIBERO: «POSITIVO L’INCONTRO A ROMA, ORA UN PIANO INDUSTRIALE»
Stefano Ferrini, segretario socialista ed uno dei promotori di Spirito Libero, commenta positivamente le conclusioni dell’incontro a Roma tra i sindacati, le istituzioni locali ed il Ministro dello Sviluppo Economico.
«Aver ottenuto date certe, e cioè entro i primi di giugno, i termini per la presentazione del piano industriale per la Lucchini e per il tavolo nazionale sulla siderurgia nel quale affrontare tutte le problematiche dei nostri stabilimenti, è un fatto nuovo e positivo ed è senzaltro merito della grande mobilitazione dei lavoratori, dei sindacati e del costante impegno del Sindaco Anselmi».
Prosegue poi Ferrini: «Sul piano industriale valuteremo molto attentamente tutte le possibili varianti che cerchino non solo di difendere gli attuali posti di lavoro, ma soprattutto quelle che possono innescare processi nuovi di sviluppo. Per parlar chiaro, non difenderemmo strenuamente il ciclo integrale se progetti che accanto alla laminazione, puntano a creare nuovi poli industriali legati allo smantellamento delle navi ed alle energie pulite saranno, dati alla mano, in grado non solo di mantenere gli attuali posti di lavoro, ma di aumentarli».
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SEL: «SIAMO AL FIANCO DEI LAVORATORI»
«Sinistra Ecologia Libertà è al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici oggi in sciopero per la difesa del posto di lavoro e per il rilancio della siderurgia nel nostro paese». Lo afferma la deputata toscana di Sinistra Ecologia Libertà Marisa Nicchi al termine dell’incontro tra la delegazione unitaria della Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil e la presidente della Camera dei Deputati on. Laura Boldrini.
«La crisi che ha investito la siderurgia italiana necessita di interventi radicali – spiega Nicchi – ma è necessario, soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, non perdere neanche un posto di lavoro».
«Il decreto-legge n. 63 per le emergenze recentemente approvato dal governo – continua – ha dichiarato Piombino «area di crisi industriale complessa, definendo le regole per l’ammodernamento e l’adeguamento del porto e può considerarsi un primo passo verso il rilancio del polo siderurgico toscano». «Sinistra Ecologia Libertà – prosegue – chiede al Governo e al Parlamento di convertire rapidamente in legge il decreto n. 63 e di attivare, da subito, un tavolo con le organizzazioni sindacali, imprenditoriali e gli enti locali su tutte le realtà siderurgiche del nostro paese (Lucchini, ILVA e acciaierie di Terni) oggi in profonda crisi. E’ inoltre necessario il rafforzamento della posizione italiana sul piano europeo per la siderurgia che sarà varato a giugno prossimo».
«Per uscire dalla crisi – conclude l’on. Marisa Nicchi – è necessaria una politica industriale e nessuna politica industriale può avvenire senza una siderurgia riqualificata, ad alta innovazione tecnologica e ambientalmente sostenibile».
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UNA DELEGAZIONE DI LAVORATORI INCONTRA IL M5S
Una delegazione di lavoratori della Lucchini di Piombino ha incontrato oggi a Roma i rappresentanti in Parlamento del Movimento 5 Stelle. La delegazione guidata da Francesco Vagelli ha incontrato i parlamentari a 5 stelle Sara Paglini, Alessandra Bencini e Nunzia Catalfo facenti parte della Commissione Lavoro del Senato e Samuele Segoni della Camera.
La delegazione di lavoratori insieme al sindaco di Piombino Gianni Ansielmi ed alcuni parlamentari ha incontrato la Presidente della Camera Laura Boldrini. «La Lucchini è la seconda realtà in Italia per il comparto dell’acciaio. Da lavoro a quasi diecimila persone tra dipendenti e indotto. E’ una realtà che va difesa e salvaguardata e troppo» ha spiegato Vagelli. Incontrando i lavoratori, Sara Paglini e gli altri parlamentari hanno raccolto le loro richieste. «Abbiamo già attivato il nostro ufficio legislativo – spiega Sara Paglini – e metteremo in campo ogni azione parlamentare con interrogazioni, proposte, emendamenti per impegnare il governo a salvaguardare i posti di lavoro della Lucchini e rilanciare il comparto».
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