PIOMBINO: «ASSOCIAZIONI SENZA SEDI, E LORO DEMOLISCONO»
Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato di Luigi Coppola consigliere dell’UDC a Piombino su una vicenda quanto meno imbarazzante. L’Ex ufficio turistico di Fiorentina che è usato da Riolab come magazzino dal 2000 (anche se non risultano a nostra conoscenza atti di affidamento ufficiali), e stato quindi richiesto dalla Pro Loco dal 2006 con lo scopo di restituirlo al proprio uso originale di ufficio turistico. Dopo due interpellanze dell’UDC volte a capire come utilizzare meglio la struttura, recentemente l’assessore Pallini ha comunicato l’intenzione di demolire la casetta creando, oltre ai danni indirettamente causati alle due associazioni, anche la beffa a tutti i cittadini di Piombino di spendere cinquemila euro per rimuovere un bene che Pro Loco (quarta associazione della città in base ai recenti risultati del 5X1000) e Riolab ritengono importante per le loro attività, e più in generale per la comunità pioombinese.
«Dopo 2 interpellanze in merito alla casetta in legno di Fiorentina – inizia il consigliere dell’UDC – e precise risposte ricevute dall’assessore, anche se abbastanza sommarie, sembra che vi sia l’intenzione di demolirla alla modica cifra di € 5.000, nonostante tale ipotesi non fosse mai stata menzionata.
A suo tempo la Pro Loco aveva richiesto di utilizzarla con l’obbiettivo di restituirle l’originaria funzione di riferimento per informazioni turistiche, peraltro assumendosi tutti gli oneri di gestione e manutenzione, ma essendo però in possesso dell’associazione Rio Lab ed utilizzata come deposito, fu deciso di mantenere tale fruizione.
In questi giorni però è stato richiesto al responsabile della medesima associazione di restituire le chiavi lasciandola libera definitivamente ed oltretutto a quanto pare il tutto sia avvenuto in modo informale, visto che stranamente di fatto non vi è mai stato un atto scritto che certifichi l’usufrutto.
Sinceramente a fronte di questa novità della demolizione emergono una serie di considerazioni che lasciano spazio alle più ampie ipotesi, anche alla luce del fatto che vi sono stati una serie di atteggiamenti da parte dell’amministrazione che fanno pensare a questioni politicamente rilevanti inerenti i rapporti con Pro Loco da sempre ed oggi anche con Rio Lab.
Ovviamente il nostro interesse esula da situazioni di questo genere, ma riteniamo che spendere 5.000 euro in un momento di difficoltà per le casse comunali a fronte di un intervento molto discutibile lascia spazio alle più disparate ipotesi.
Oltretutto vi sono evidenti e chiare interpretazioni da parte nostra che ci fanno prendere atto del fatto che non ci sia stata l’adeguata lucidità nel dare risposte chiare ed attendibile alle nostre interpellanze.
A fronte di ciò – continua Coppola – ne presenteremo una terza con l’intento di capire quali siano le attuali ed ipotetiche intenzioni dell’amministrazione, evidenziando che al di là delle immaginabili polemiche con le associazioni citate, la soluzione della demolizione sarebbe una definitiva decisione senza ritorno, che distruggerebbe un bene dei cittadini lautamente pagato al momento dell’acquisto e dell’istallazione.
Sarebbe opportuno capire cosa stia accadendo e chiarendo anche se l’area su cui la casetta è posizionata sia ancora di proprietà della Provincia di Livorno.
In tal caso non vorremmo che vi siano ulteriori significati che riguardano anche le tensioni di questi ultimi tempi fra i due enti – conclude – che certamente al di là delle legittime posizioni non possono prescindere da corretti rapporti istituzionali».
Luigi Coppola
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